DC Rebirth Week 16 & 17: partono Teen Titans, Batman Beyond, Shade The Changing Girl
Pubblicato il 7 Novembre 2016 alle 16:00
Al via anche tante nuove mini-serie!
Con il grosso del Rebirth ormai arrivato sugli scaffali, la DC Comics inizia ad esplorare gli angoli più reconditi e “diversi” del suo universo narrativo ed ecco puntuali alcune serie e soprattutto mini-serie che accontenteranno i gusti più disparati passando dall’azione tout-court all’horror fino allo sci-fi.
Da segnalare inoltre per l’imprinting Young Animal il debutto di Shade The Changing Girl!
Buona lettura!
TEEN TITANS REBIRTH #1 di BENJAMIN PERCY & JONBOY MYERS
Più che una “rinascita” questo one-shot d’apertura per i Teen Titans ha tutte le sembianze di un vero e proprio rilancio, lo scrittore Benjamin Percy – che sta facendo molto bene su Green Arrow – infatti imbastisce un albo dalla struttura semplice ma efficace giocandosi poi il twist del plot nel finale, twist che funge anche da cliffhanger.
Con un paio di pagine a testa Percy & Meyers (re)introducono i personaggi della serie: Beast Boy, Starfire, Raven e Kid Flash tutti collocati nel loro habitat e tutti improvvisamente rapiti da un misterioso deus ex-machina che si rivelerà solo nel finale. Tutti i personaggi restano fedeli a quella che è la continuity più recente, basti vedere Starfire e Kid Flash, ma anche alle loro origini classiche, soprattutto Beast Boy, mentre Raven è quella che soffre maggiormente risultando vagamente diversa da quella vista nella mini-serie che ha esordito la scorsa settimana.
Lo scrittore fa un ottimo lavoro quindi nel bilanciare plot, per quanto semplice e lineare, con la reintroduzione dei personaggi anche se a volte peccata di ingenuità come ad esempio nell’uso troppo marcato delle didascalie nelle pagine dedicate a Beast Boy appesantendo leggermente il ritmo della lettura.
Parte grafica molto moderna e tagliente da parte di un Jonboy Myers – già dimissionario dalla testata – che dona all’albo quel senso a-là DC YOU, quel senso di freschezza che era mancato durante tutta l’era New 52.
Seppur non senza difficoltà il duo Percy/Myers dimostra di aver inteso cosa rende peculiari questi personaggi e cosa rende peculiare il franchise resta ora da vedere se lo scrittore saprà fondere questa consapevolezza con un plot degno di questo nome.
In attesa di conferme.
VOTO: 6,5
BATMAN BEYOND REBIRTH #1 di DAN JURGENS & RYAN SOOK
Ammetto di non essere mai stato un grande appassionato del Batman del futuro o per lo meno non di quel futuro in cui Terry McGinnis è l’erede di Bruce Wayne e del manto di Batman.
Fatta questa premessa questo one-shot riesce nell’intento di essere una lettura piacevole e convincente perfettamente equilibrata fra il rinarrare le origini del concept di Batman Beyond e tuffare il lettore nel plot con il ritorno dei Jokerz e del misterioso villain Terminal.
Jurgens va a nozze con uno script solidissimamente classico ed un plot semplice e lineare in cui il ritmo è scandito dall’alternarsi di ottime scene d’azione con flashbacks in cui prevalgono le didascalie; se lo scrittore fornisce solide fondamenta è compito delle matite di Ryan Sook “dipingere” Neo Gotham, la Gotham del futuro, che ricorda la Los Angeles di Blade Runner nella splash-page d’apertura, senza per questo snaturare il suo stile classico e pulito ben inquadrato in una costruzione della tavola versatile.
Il grande pregio di questo albo è quello di reintrodurre il franchise in maniera diretta ed essenziale senza particolari orpelli il che beneficia i vecchi lettori, soprattutto quelli che forse si erano persi per strada durante la versione DC YOU del personaggio, ma anche i nuovi che vengono direttamente proiettati nell’azione.
VOTO: 6,5
BLUE BEETLE #1 di KEITH GIFFEN & SCOTT KOLINS
La coppia Giffen/Kolins continua sostanzialmente con il canovaccio già utilizzato nel #1 realizzando un albo pressoché identico per struttura, ritmo e plot.
Se nel #1 si esplorava il ritorno di Tek Kord, in questo #2 “protagonista” è il Doctor Fate e le origini dello scarabeo – tuttavia il plot scorre ad un ritmo blando e Giffen, forte della sua esperienza, lo diluisce con quel pizzico di azione tale da mantenere viva l’attenzione del lettore ma senza affondare il colpo.
Lo scrittore infatti recupera uno dei concept più diffusi per quello che riguarda gli eroi teen ovvero una banda di teenagers con poteri metaumani lanciandovi contro Jaime confezionando così la più classica delle scazzottate.
Rispetto al #1 Kolins riesce a rendere le sue matite leggermente più dinamiche grazie anche ad una maggiore attenzione nella costruzione della tavola – lo stile del disegnatore è ormai radicalmente cambiato virando verso una maggiore stilizzazione sacrificando particolari che vanno dalle anatomie fino alle espressioni.
Se i lettori aspettano con ansia la “risoluzione” dietro il ritorno di Ted Kord ed alle origini dello scarabeo dovranno fare i conti che una serie che si muove su binari estremamente tradizionali: ciò che manca davvero a questo albo, e fino ad ora alla serie, è quella scintilla di originalità e freschezza tale da attirare lettori nuovi e vecchi.
Più che una rinascita, con annessa reinterpretazione dei concepts, Blue Beetle è una rilettura di quanto di buono è avvenuto precedentemente.
VOTO: 4,5
THE DEATH OF HAWKMAN #1 di MARC ANDREYKO & AARON LOPRESTI
Sfruttando il buon lavoro fatto prima da Jeff Lemire e poi da Jeff Parker con Adam Strange la DC prova a mantenere alta l’attenzione sul versante “cosmico” del suo parco personaggi con questa mini-serie di 6 numeri affidata a Marc Andreyko autore che si mise in luce qualche anno fa con un discreto lavoro su Manhunter.
La mini si apre con Adam Strange ed Hawkman, personaggio dalla martoriata storia editoriale, nel bel mezzo di uno scenario di guerra sul pianeta Rann – pianeta natale di Alanna moglie dello stesso Strange – da lì in poi inizia un lungo flashback che mostra come Strange sia ritornato sul pianeta.
Andreyko fa un ottimo lavoro nel reintrodurre Adam Strange ad eventuali nuovi lettori e spingendo non solo sulla radici pulp e sci-fi del personaggio ma anche su quelle emozionali – la ricerca di un modo per tornare su Rann e raggiungere Alanna – l’incipit è quindi solido ma non eccezionale e da sottolineare inoltre che in questo primo albo Hawkman fa solo capolino nelle prime pagine.
Il veterano Aaron Lopresti alle matite non va molto per il sottile spingendo sull’acceleratore nelle prime pagine, quelle ricche d’azione, e giostrando bene la costruzione della tavole nelle pagine successive di modo da non rendere monotono il lungo excursus con Adam Strange bloccato sulla Terra.
Non si può giudicare negativamente questo #1 né però si può gridare al miracolo: una solida aggiunta alla line-up del Rebirth.
VOTO: 6
DEADMAN: DARK MANSION OF FORBIDDEN LOVE #1
Si è più volte ribadito come con l’operazione Rebirth la DC si sia riappropiata di quella grossa fetta del mercato fumettistico USA legata al supereroismo più classico in senso al Rebirth però stanno trovando terreno fertile alcune interessanti “variazioni sul tema” come questa mini-serie di 3 numeri formato prestige, albi da 48 pagine, con “protagonista” Deadman.
Sarah Vaughan, coadiuvata da Lan Medina alle matite, architetta una storia a metà fra il romanzo d’appendice e l’horror gotico il cui perno è la più classica delle case infestate, Glencourt Manor.
L’autrice riesce a fondere benissimo l’atmosfera gotica, con la prima metà dell’albo che sembra “sospesa” nel tempo ed uscita appunto da un racconto di Poe tanto per citare uno degli autori più conosciuti, con il triangolo amoroso che nel corso delle pagine si fa palese aggiungendo interessanti indizi sulla vera protagonista della storia ovvero Beatrice che non solo è vertice di questo triangolo ma è anche una sensitiva e testimone dell’apparizione della presenza che infesta la casa.
A metà albo il registro cambia – se abbiamo visto le vicende narrate dal punto di vista di Beatrice – Deadman fa il suo ingresso sulla scena con l’aspetto paranormale a farla da padrone: come mai Deadman è intrappolato nella magione? chi è la presenza che la abita?
Abbandonata l’interpretazione un pò spaccona dell’era New 52 Deadman ritorna, con classe e maestria del team creativo, alle sue origini settaniane – chi ha detto Neal Adams? – fungendo da perfetto contraltare a Beatrice.
Ottimo il tratto pittorico di Lan Medina che seppur prestando molta attenzione al mood della storia non tralascia né particolari né attenzione nella costruzione della tavola.
Una mini senz’altro interessante e dal registro assolutamente diverso: sarà interessante vedere come il team creativo riuscirà a rendere organiche le varie “anime” che la popolano.
VOTO: 7
MIDNIGHTER & APOLLO #1 di STEVE ORLANDO & FERNANDO BLANCO
L’eroe del fu-universo Wildstorm torna con una mini che è diretta prosecuzione della serie appena citata con l’aggiunta del compagno ed amante Apollo e soprattutto con uno Steve Orlando che non accenna a togliere il piede dall’acceleratore.
Partendo da quella che è una delle scene d’azione migliori degli ultimi mesi – Midnighter vs I Pirati della Metropolitana (!?!) – e passando dalla passione fra i due protagonisti – con una esplicita scena di sesso fra i due che non è semplice “fan-service” ma mezzo per dimostrare ancora una volta la valenza storica e sociale dei due eroi – l’autore continua le trame lasciate in sospeso sulla precedente serie regolare.
Merito di Orlando è infatti quello di riuscire a non snaturare innazittutto l’atmosfera della serie sempre in bilico fra fantascienza, fantapolitica e follia – e soprattutto rendere organica la (re)introduzione di Apollo che diviene perno perno del cliffhanger ed alla fine dell’albo si ha l’impressione che l’autore quindi stia preparando un gran finale raccogliendo così quanto fatto nel DC YOU traghettandolo nel Rebirth.
Alle matite troviamo un Fernando Blanco graziato da chine robuste e “sporche” che rendono il suo tratto più realistico esaltandone soprattutto le tavole non costruite in maniera convenzionale.
La DC ha deciso di puntare molto su Steve Orlando – tanto da affidargli una nuova incarnazione della JLA – il quale dopo essersi messo in bella mostra durante il DC YOU sta continuando a fare un ottimo lavoro; se questo albo dal punto di vista formale è impeccabile, essendo perfettamente bilanciato fra azione, follia, romance e prosecuzione della trama, forse manca di facile accessibilità per nuovi lettori.
VOTO: 7
SHADE THE CHANGING GIRL #1 di CECIL CASTELLUCCI & MARLEY ZARCONE
Il secondo titolo dell’imprinting Young Animal abbraccia il concetto di strambo e psichedelico e lo porta ad un livello superiore.
In Shade The Changing Girl assistiamo al risveglio di Megan, una liceale in coma; risveglio tutt’altro che naturale – come testimoniato dagli animali che iniziano a popolare la sua stanza d’ospedale – scopriamo infatti con il passare delle pagine che il corpo della ragazza è “posseduto” da Loma, una aliena del pianeta Meta, che ha rubato un Madness Coat appartenuto al misterioso Rac Shade.
Vero motore dell’albo è così l’alternarsi della voce interiore della possessione aliena con le rivelazioni che riguardano il come di Megan che da “vittima” diventa “carnefice”: una bulletta che terrorizza compagni di scuola e genitore finita in come per l’abuso di droga.
L’albo è per struttura e svolgimento estremamente interessante: l’autrice non riesce sempre a domare il quantitativo di stramberia mette sul piatto ma per fortuna i disegni di Marley Zarcone sopperiscono a questa piccola pecca mostrando chiaramente quella fase, quell’alternarsi di “interno” ed “esterno” che si traduce in visioni spesso acide e dalle tinte sessantiane grazie ai colori di Kelly Fitzpatrick.
Shade The Changing Girl è una osmosi fra reale ed “immaginario”, fra ciò che è e ciò che c’è dietro in un turbine di psichedelia che cresce pagina dopo pagine disvelando la “pazzia” – vero protagonista della serie come Steve Ditko prima e Peter Milligan poi ci hanno insegnato – che si cela nel quotidiano.
Così come Doom Patrol anche questa nuova incarnazione di Shade paga dazio a quello che è venuto prima ma senza rinunciare ad una accessibilità fresca e moderna.
VOTO: 8
VERDETTO
- In casella: Shade The Changing Girl, Midnighter & Apollo
- Da valutare: Teen Titans, Batman Beyond, The Death of Hawkman, Deadman: Dark Mansion of Forbidden Love
- Da lasciare sugli scaffali: Blue Beetle