Spider-Man Collection 1: Tornando a Casa, torna il ragno di J. M. Straczynski [Recensione]
Pubblicato il 12 Ottobre 2016 alle 11:25
Arriva una nuova collana dedicata al Tessiragnatele: Spider-Man Collection! Riscoprite i momenti più importanti della vita di Peter Parker, incominciando dalla story-line scritta da J. M. Straczynski e disegnata da John Romita jr.!
L’Uomo Ragno è da sempre uno degli eroi Marvel più apprezzati e nel corso della sua lunghissima vita editoriale è stato protagonista di storie realizzate da maestri del fumetto americano. Panini Comics dà il via alla collana Spider-Man Collection che proporrà sequenze narrative realizzate in diversi periodi.
E si inizia con i primi episodi che segnarono l’esordio del discusso J.M. Straczynski come sceneggiatore della collana Amazing Spider-Man.
Da un certo punto di vista, le sue storie rappresentano lo Spider-Man del ventunesimo secolo e bisogna ammettere che l’acclamato autore del serial televisivo Babylon 5 rinnovò radicalmente l’universo narrativo di Peter Parker. Come affermò in alcune interviste, non aveva mai letto gli albi del personaggio e non conosceva gli avvenimenti della sua vita. Ciò gli permise però di inserire Spidey in situazioni e contesti inusuali.
Per giunta, l’autore trascura buona parte degli abituali comprimari di Amazing Spider-Man, tenendoli ai margini di una trama caratterizzata da atmosfere mistico/esoteriche più appropriate per Mighty Thor o per Dr. Strange. Tutto ha inizio quando l’Uomo Ragno incontra il misterioso Ezekiel. Non si sa nulla sul suo conto e, perlomeno in principio, non si capisce neanche se sia animato o no da buone intenzioni. Dimostra però di sapere tutto della vita del signor Parker ed è in possesso di poteri simili ai suoi.
Ezekiel annuncia l’esistenza di una minaccia rappresentata dal terribile Morlun e, come scoprirà Peter a sue spese, quest’ultimo è forse l’avversario più tremendo da lui affrontato. Man mano che la narrazione procede, le tematiche legate all’esoterismo si fanno più accentuate. Straczsynski descrive una lotta violentissima e in fondo avvincente ma nello stesso tempo snatura Amazing Spider-Man e i risultati non sono proprio riusciti. Sebbene i testi e i dialoghi siano curati, la serie è priva degli elementi che avevano reso l’Uomo Ragno uno degli eroi più umani e credibili del Marvel Universe. Le vicende sono, come ho scritto, più appropriate per Thor, per il Dr. Strange o per uno qualsiasi degli eroi cosmici della Casa delle Idee e non certo per il nostro amichevole ragno di quartiere.
Tuttavia, Straczsynski fa qualcosa di interessante: cambia totalmente la natura del rapporto tra Peter e la zia May. Dopo essersi battuto con Morlun, un esausto Peter torna al suo appartamento, con il costume a brandelli, insanguinato e pieno di lividi, e si accascia sul letto. E’ qui che lo sorprende la zia ed è in questo frangente che, dopo anni e anni di storie, apprende il segreto del nipote. Il dialogo drammatico e struggente tra i due ha un’innegabile intensità e rappresenta senz’altro il momento migliore della run di Straczsynski (e per giunta verranno fuori incredibili verità sullo zio Ben).
Nel volume è incluso pure l’episodio tratto dal n. 36 di Amazing Spider-Man. Uscito con una luttuosa copertina nera, è collocato nel contesto orribilmente reale dell’11 settembre. Uno sconvolto Peter, in compagnia di altri eroi Marvel, assiste impotente al crollo delle Torri Gemelle.
La storia, a quanto pare, fu realizzata per volere di Joe Quesada e francamente è di cattivo gusto. Straczsynski scrive testi retorici e banali con una vena politically correct e un’attitudine alla ‘volemose bene’ che lascia il tempo che trova.
Non riesce nemmeno a evitare ridicolaggini come quella del Dr. Destino, in pratica uno dei personaggi più malvagi della Marvel, che piange al pensiero dei morti. Sfruttare una tragedia di questa portata, con il pretesto di esprimere solidarietà, fu certamente una delle iniziative più discutibili della Marvel, peraltro concretizzatasi in una storiella in fondo mediocre e inutile.
Le cose vanno meglio sul versante dei disegni. Tutti gli episodi sono illustrati da John Romita jr., già avvezzo alle vicende di Spidey. Il suo tratto è contorto e grezzo, comunque migliore delle sue attuali, non eccelse prove in casa DC, e risulta efficace. Dà il meglio di sé nelle sequenze d’azione e il dinamismo e la sensibilità cinetica sono encomiabili.
Caratterizza in maniera valida i personaggi: Ezekiel ha uno sguardo inquietante, la zia May evoca fragilità fisica e al contempo grande forza interiore, Morlun è mostruoso come ogni entità malvagia che si rispetti e l’Uomo Ragno, specialmente nella sua versione civile, emana sicurezza e fiducia di sé. Forse sarebbe stato il caso di dare il via a questa linea di volumi con una story-line migliore ma, in definitiva, il volume è da prendere in considerazione.