Il Fichissimo Hulk e il sentito omaggio alla classica tradizione marvelliana [Recensione]
Pubblicato il 3 Ottobre 2016 alle 11:25
Chi è Hulk? La risposta è ovvia: Bruce Banner, vero? Assolutamente no! Adesso c’è il fichissimo Hulk e il suo nome è Amadeus Cho! Non perdete una serie della Nuovissima Marvel scritta da Greg Pak e disegnata dal bravissimo Frank Cho!
L’operazione All-New All-Different Marvel sta facendo discutere i fan della Casa delle Idee. Dopo la conclusione di Secret Wars, infatti, il Multiverso è ritornato, sebbene non manchino importanti modifiche, e l’etichetta statunitense ha iniziato a proporre molti mensili che si collocano a otto mesi di distanza dalle Guerre Segrete.
Di conseguenza, i lettori stanno avendo a che fare con parecchie novità, a volte intriganti, a volte decisamente scioccanti.
E’ il caso di Hulk, da sempre una delle principali icone supereroiche made in Marvel. Il celeberrimo Golia Verde ideato da Stan Lee e Jack Kirby ha subito un cambiamento radicale. Diciamo pure che non esiste più e il suo posto è stato preso da Amadeus Cho, già introdotto nelle storie pre-Secret Wars.
E’ un ragazzo di vent’anni nonché una delle menti più geniali della terra. E’ il protagonista assoluto di The Totally Awesome Hulk, scritto da Greg Pak, autore che ormai da anni delinea le vicende del Pelleverde.
Per una svariata serie di ragioni che saranno spiegate nei primi quattro episodi della testata, inclusi in questo albo d’esordio, Amadeus è diventato il nuovo Hulk. Contrariamente a Banner, tuttavia, ha metodi e atteggiamenti diversi. E’ attratto dalle donne e spesso fa fatica a controllare gli ormoni, cosa che diventa piuttosto insidiosa quando è impegnato in battaglia.
Nel complesso, è meno tormentato di Bruce e, quando si trasforma in Hulk riesce in linea di massima a conservare la razionalità. La sua vita però non è priva di problemi e inconvenienti.
Un’importante componente del cast della serie è Maddie, la sorella di Amadeus, che lo aiuta nella sua lotta contro il crimine, cercando al contempo di disciplinarlo. I costanti battibecchi tra i due sono uno degli elementi essenziali di The Totally Awesome Hulk e contribuiscono a conferire un tono leggero alle storie.
Le trame sono tipicamente mainstream e Pak sin dal principio inserisce Amadeus nel Marvel Universe propriamente detto, facendolo interagire con She-Hulk e Miles Morales. Tramite alcuni flashback, però, rivela gli eventi che hanno spinto Amadeus a prendere il posto di Bruce Banner.
The Totally Awesome Hulk rappresenta senz’altro il nuovo corso Marvel ma non mancano omaggi alla gloriosa tradizione del passato, in particolare quella del Re Jack Kirby. Pak infatti fa scontrare Amadeus con alcuni mostri kyrbiani della Silver Age e cioè Orgo, Goom e soprattutto il più conosciuto Fing Fang Foom.
La serie è quindi un mix di classicità e innovazione. Prevalgono atmosfere ironiche e divertenti e a tratti il mensile può forse essere considerato troppo commerciale ma l’inizio sembra promettente.
I disegni spettacolari del bravissimo Frank Cho sono uno dei punti di forza della testata. Il penciler realizza tavole impreziosite da un dinamismo entusiasmante e le sue figure plastiche catturano l’attenzione.
Cho non rinuncia a illustrare le sue proverbiali donnine sexy (dettaglio che fa storcere il naso a certe lettrici che l’hanno accusato di sessismo) ed è sufficiente vedere le sue versioni di She-Hulk e della prorompente e giunonica Lady Hellbender, prima villain ad apparire nella collana, per rendersene conto. Realizza un lavoro di grande livello che susciterà sicuramente il plauso dei suoi estimatori.
Come giudicare dunque The Totally Awesome Hulk? Non è una proposta rivoluzionaria ma solo un fumetto che intende essere piacevole e godibile, rivolto a un pubblico che cerca un sano passatempo. Da questo punto di vista, funziona. Bisognerà in ogni caso vedere come si evolveranno le trame in futuro. Per il momento, questo nuovo Golia Verde merita un tentativo.