Le Generazione e la voglia di ricominciare [Recensione]

Pubblicato il 30 Settembre 2016 alle 11:25

“La Generazione” dell’italiana Flavia Biondi esplora il tema dell’omosessualità in un paesino di provincia, ma si focalizza anche sui problemi quotidiani di una semplice famiglia italiana.

La difficoltà di scrivere una storia sta nel tenerla sempre viva, cercare di non annoiare il lettore e costruire un intreccio solido dove i personaggi diventino quasi “amici” per chi legge; far in modo che il lettore si affezioni a loro è tra le imprese più ardue di uno scrittore.

In questo compito ci è riuscita la fumettista Flavia Biondi che, con la sua graphic novel La Generazione ha eretto un ponte di ferro tra personaggio e lettore, raccontando storie e situazioni con le quali si è subito in sintonia.

Edito in Italia per la Bao Publishing, “La Generazione” racconta la storia di Matteo, ragazzo gay che torna al suo paese natale dopo tre anni passati a Milano, dove ha seguito l’amore della sua vita. Ritorna a casa da sconfitto e deluso, si rifugia dalla nonna dove abitano le sue tre zie con la cugina Sara in dolce attesa. Matteo non ha rapporti con il padre che l’ha ripudiato una volta scoperto il suo orientamento sessuale.

Il ragazzo passa le giornate sul divano rimandando sempre al domani la sua guarigione, fino a quando una delle zie non gli dà una scossa. Matteo riprende a vivere, ricominciando ad assaporare le piccolezze della vita che diventano parte fondamentale per la sua rinascita.

Flavia Biondi scrive e disegna un vero e proprio romanzo a fumetti di formazione, una storia nella quale il tema trattato, ossia quello dell’omosessualità, passa quasi in secondo piano. La Biondi, infatti, incentra molto la sua scrittura sulla quotidianità, cercando di presentare personaggi “contorti” e pieni di problemi.

Difatti il protagonista non è il solo a dover fare i conti con sé stesso: Sara sta per diventare una ragazza madre, le tre zie vedove sono alle prese con problemi economici e con una mamma su una sedia a rotelle.

Tutti hanno i loro “demoni da esorcizzare”, la storia della Biondi funziona proprio perché è reale; l’autrice mette da parte falsi miti e incentra tutto il fumetto sulla rinascita che, come detto, non coinvolge solo Matteo, ma un po’ tutti i personaggi. Si potrebbe quasi dire che ne “La Generazione” sono tutti i protagonisti.

Un disegno semplice e leggero, dove i volti (a volte troppo stereotipati) bilanciano ambienti nei quali, la particolarità per i dettagli diventa il punto di forza del tratto dell’autrice.

Un volume tutto da scoprire, scritto in una maniera così semplice da poter essere letto nel giro di poco; una storia “normale” (appellativo che ha una valenza positiva) piena di vita. Una storia vissuta, alla riscoperta dei valori reali dell’essere umano.

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