I 5 migliori film d’animazione giapponesi per bambini
Pubblicato il 27 Settembre 2016 alle 13:00
Nonostante nel mondo Occidentale siamo stati, per la maggior parte di noi, cresciuti a pane e Disney, è ormai risaputo che anche l’animazione orientale ci sa regalare ogni anno e a ogni generazione lungometraggi indimenticabili. Non semplici film, ma veri capolavori per gli occhi capaci di far sognare grandi e piccoli, regalandoci lezioni di vita, morali, o profonde riflessioni utili soprattutto ai bambini che sapranno fin da giovanissimi immergersi in filosofie e culture diverse, arrivate direttamente dall’altro capo del mondo.
Ma quali sono i cinque film che, in merito a morali, semplicità, fantasia e legame fra il mondo degli adulti e quello dei bambini, sono più indicati per accompagnare il pubblico dei piccolissimi nel difficile percorso della loro crescita?
5. La ricompensa del gatto (Neko no ongaeshi)
Nonostante in Madrepatria sia stato distribuito nelle sale cinematografiche nel lontano 2002, qui in Italia è stato proiettato in versione doppiata solo nel recentissimo febbraio 2016. Visita questo link per la recensione di MangaForever.
La giovane Haru, immancabile protagonista femminile di un lungometraggio marchiato Ghibli, un giorno salva e raccoglie per strada un gatto che stava per essere investito da un camion. Il gatto che Haru ha salvato, però, non è come tutti gli altri. È infatti un principe. Suo padre, il Re dei Gatti, per ringraziare la giovane del suo gesto la vorrà subito come sposa per suo figlio, rapendola e portandola nel Mondo dei Gatti. In soccorso di Haru arriveranno i gatti Baron e Muta, che la aiuteranno a sfuggire alle nozze e a far ritorno nel suo mondo.
Una favola allegorica in stile “Alice nel Paese delle Meraviglie”, la storia di Haru è anche in grado di mostrare ai più piccoli il valore della vita di tutti i giorni, mostra come non sempre il voler sfuggire alla noia e a una vita da bambina normale può essere un’esperienza piacevole o avventurosa come crediamo.
–4. Ponyo sulla scogliera (Gake no ue no Ponyo)
Uscito in Giappone nel luglio del 2008, è giunto a deliziarci anche in Italia nel marzo del 2009.
Quasi come una moderna “Sirenetta” all’Orientale, il film narra la dolce storia d’amore fra la pesciolina Ponyo e Sosuke, un bambino che la trova su una spiaggia e che decide di prendersene cura. Ponyo avrà il coraggio di andare contro la volontà del padre, un mago degli oceani, e sarà disposta a rinunciare alla sua natura di pesce per trasformarsi in un’umana e rimanere così affianco al piccolo Sosuke.
Proprio come nella più antica fiaba della Sirenetta, “Ponyo sulla scogliera” è un film che aiuta i bambini a valorizzare i cambiamenti che avvengono nella loro vita, a prendersi le responsabilità delle proprie scelte, e a cercare la vera felicità nonostante le opinioni contrastanti che possono ostacolare questa strada. È un film che inneggia l’amicizia che supera qualunque difficoltà e diversità, e che dimostra che l’amore non ha forma, anche quando è ancora dolce e semplice come quello fra due bambini.
–
3. Kiki – Consegne a domicilio (Majo no takkyūbin)
Uscito nel lontano 1989, in Italia è stato distribuito nelle sale in due versioni: la prima nel 2002 e la seconda nel 2013 con un nuovo doppiaggio.
Per diventare una vera streghetta, la giovane Kiki, una volta compiuti i tredici anni, dovrà seguire un anno di apprendistato in un’altra città contando solo sulle sue forze, dove fra mille peripezie affronterà la sfida più grande di tutte: crescere.
“Kiki” è un lungometraggio di animazione che ha proprio la crescita come suo tema centrale. Il passaggio da età infantile a quella adolescenziale non è mai un’esperienza semplice nella vita di ognuno di noi. Reca con sé difficoltà, nuove responsabilità a cui adattarsi, e ci insegna ad accettare il fatto che sono proprio i momenti più duri, anche deludenti, della nostra vita che ci fanno crescere davvero, preparandoci a entrare in quella che poi sarà l’età adulta.
Con le avventure della giovane Kiki, il piccolo spettatore saprà proprio immedesimarsi nelle sue difficoltà: una nuova città, nuove persone con cui vivere e condividere esperienze, le prime delusioni da superare, e capirà il valore non solo dei propri successi, ma anche quello dei propri errori.
–
2. Wolf Children – Ame e Yuki i bambini lupo (Ōkami Kodomo no Ame to Yuki)
Film del 2012, qui in Italia è arrivato nelle sale dei cinema a novembre del 2013 ed è l’unico della classifica a non appartenere allo Studio Ghibli. Infatti è stato prodotto e distribuito dallo Studio Chizu assieme alla Madhouse.
Ame e Yuki sono due piccoli bambini lupo nati dall’amore fra una semplice essere umana, Hana, e un ragazzo lupo di cui si era innamorata fra i banchi dell’università. Dopo la morte dell’amato compagno, Hana dovrà cavarsela da sola per crescere i figli, e decide di trasferirsi in un paesino di campagna. Il paesaggio bucolico circondato dalla natura e dalle foreste darà occasione alla giovane madre di poter allevare i figli lupo dando loro la possibilità di scegliere se far ritorno ai boschi o se costruirsi una vita come tutti i bambini normali.
Una storia che analizza in maniera profonda il rapporto fra genitori e figli, in grado di valorizzare il coraggioso ruolo di Hana, giovanissima ragazza madre che decide di compiere sacrifici e di lavorare sodo per il bene dei suoi bambini.
Ame e Yuki, infatti, scopriranno di possedere sentimenti opposti nei riguardi della loro forma di lupo. La piccola Yuki nel profondo desidera solo essere una bambina normale, e Hana saprà appoggiarla in questa decisione aiutandola a integrarla con i compagni di classe e insegnandole a controllare la sua forma da lupo. Ame, invece, si sentirà subito più legato alla sua natura da lupo, nutrendo il desiderio di far ritorno alla foresta e alla vita a cui si sente appartenere.
Hana non si opporrà a questa sua decisione, dimostrando come sia genitori che figli debbano affrontare con coraggio le decisioni e i desideri di entrambe le parti, e accettando il fatto che, talvolta, le strade di madre e figlio sono destinate a dividersi.
“Wolf Children” è un film che grazie ai sui paralleli punti di vista fra Hana, Yuki e Ame saprà incantare e insegnare qualcosa sia a grandi che piccini.
–
1. Il mio vicino Totoro (Tonari no Totoro)
Il più celebre, emblematico e pluripremiato film Ghibli ha visto la luce in Giappone nel 1988, e in Italia si è fatto aspettare, giungendo a noi solo a settembre del 2009.
La trama la conosciamo ormai tutti: le sorelle Satsuki e Mei si trasferiscono assieme al padre in un nuovo paesino in campagna, in attesa che li raggiunga anche la madre ricoverata in ospedale per una malattia. Esplorando la nuova casa e i boschi che la circondano, le due sorelle faranno la conoscenza di creature straordinarie come i Nerini del Buio, il Gatto-bus, e l’immancabile guardiano della foresta Totoro.
Un film semplice, dai tratti innocenti che caratterizzano proprio la giovane età delle due protagoniste, che vuole soprattutto analizzare la magia del mondo che ci circonda attraverso gli occhi di chi riesce a mescolare realtà e immaginazione.
“Il mio vicino Totoro” è un film in grado di farci stupire, sognare e anche un po’ spaventare. C’è chi lo definisce un vero e proprio inno alla vita, una favola che in sé racchiude tutte le emozioni che prima o poi ogni bambino scoprirà e dovrà affrontare nelle avversità ma anche nelle gioie della sua strada per diventare adulto.
Una classifica meritata, a parer vostro? Quale film aggiungereste o togliereste nella lista dei più emblematici film per bambini, e quali fareste assolutamente vedere a figli, nipoti e fratellini? Fatecelo sapere nei commenti!
Fonte: Kotaku