Noche Roja

Pubblicato il 2 Luglio 2011 alle 07:25

Noche Roja

Autori: Simon Oliver (testi), Jason Latour (disegni)
Casa Editrice: Panini Comics
Provenienza: USA
Prezzo: € 14,90, 14 x 20,5, pp. 180, b/n

Recensione

Lo sceneggiatore inglese Simon Oliver si è fatto conoscere con The Exterminators, serial Vertigo dalla breve vita che può essere annoverato tra le proposte fumettistiche più anti-convenzionali e bizzarre degli ultimi anni. Ambientato a Los Angeles, il comic-book era imperniato sulle vicende strampalate e inquietanti di un gruppo di esperti di disinfestazione, e lo scrittore non si esimeva dal descrivere mostruosità e schifezze assortite, come scarafaggi, insetti, liquami corporali e altre amenità, con un tocco di umorismo nero mixato all’horror e a un pizzico di misticismo che non ha lasciato indifferente coloro che hanno avuto modo di leggerlo.

E sin da quell’esordio si intuivano le capacità di Oliver. E sono state confermate da successive produzioni Vertigo: per esempio, Chas: The Knowledge, dedicato all’amico taxista di John Constantine; o a questo Noche Roja, uscito per la linea Vertigo Crime e tradotto da Panini per la collana Panini Noir. Nel caso specifico di Noche Roja, Oliver ha dimostrato di saper costruire un buon thriller, malgrado ci siano le tipiche convenzioni di questo particolare genere narrativo.

Il protagonista della storia è Jack Cohen, ex detective privato che, a causa di una tragedia passata, ha deciso di smetterla di occuparsi di indagini riguardanti mogli fedifraghe e mariti infedeli e sbarca il lunario vendendo sistemi di sicurezza ai ricchi che se lo possono permettere. Un giorno, però, un’avvenente assistente sociale lo contatta per trovare una ragazza scomparsa.

Ciò che rende particolarmente preoccupante il caso è dovuto al fatto che la giovane è sparita in una zona desertica al confine tra Stati Uniti e Messico e non è l’unica. Diverse donne, infatti, sono state trovate morte in quell’area, con il seno mutilato. Spinto da un impulso che neanche lui sa ben definire, Jack accetta di occuparsi della questione e l’incubo che un tempo era stata la sua vita, e che lui credeva essersi lasciato alle spalle, ritorna più opprimente che mai e forse avrà molto a che fare con le orribili uccisioni di vittime indifese. E non mancano i misteri: perché è stato proprio Jack ad essere contattato dall’assistente sociale? E quest’ultima è davvero ciò che sembra?

Con il pretesto di un noir, Oliver ha descritto una società corrotta, votata al business e al potere, con gli interessi e le esigenze della politica e dell’economia che la fanno da padroni e schiacciano i deboli, distrutti da un sistema deviato dal quale è impossibile difendersi. I testi di Oliver sono ben impostati e lo stesso vale per i dialoghi. Ho già scritto, però, che ci sono forse troppi cliché (il detective cinico e tormentato; il politicante losco; i killer spietati; i datori di lavoro senza scrupoli), ma la storia ha un buon ritmo e, trattandosi di un thriller, non è cosa da poco.

Sullo sfondo della story-line, comunque, assumono una particolare rilevanza gli ambienti delle maquiladoras, gli stabilimenti industriali messicani di proprietà o sotto il controllo di soggetti statunitensi; e la triste realtà degli operai (e, nella fattispecie, operaie) che ci lavorano è una delle tematiche più importanti di Noche Roja. Oliver, però, non cade nella denuncia fine a se stessa ma usa tale dettaglio come pretesto per ideare un mystery pieno di suspense.

Anche la parte grafica è interessante. Jason Latour, che, tra le altre cose, ha illustrato alcuni episodi di Scalped e Daredevil: Black and White, ha uno stile personale e dark, caratterizzato da sapienti giochi d’ombra, resi suggestivi dagli inchiostri estremamente carichi, e si rivela perfetto per l’atmosfera della trama. A volte, forse, eccede con l’oscurità ma il suo lay-out è fortemente cinematico e denota una spiccata dinamicità.

Noche Roja, intendiamoci, non è un capolavoro. Ma è realizzato con professionismo e, nel complesso, c’è qualità ed è un esempio di fumetto scacciapensieri capace di catturare l’attenzione del lettore e di distrarlo. Di conseguenza, ritengo che valga la pena prenderlo in considerazione.

Voto: 7 ½


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