La Compagnia del Crepuscolo: un’acclamata saga dai toni fantasy [Recensione]
Pubblicato il 16 Settembre 2016 alle 11:25
Mondadori Comics propone un altro capolavoro di Francois Bourgeon: La Compagnia del Crepuscolo! Non perdete i primi due episodi di un’acclamata saga caratterizzata da atmosfere oniriche e sognanti e da toni fantasy!
Coloro che seguono regolarmente la collana Historica di Mondadori Comics hanno avuto modo di leggere opere di grande qualità realizzate da autentici maestri del fumetto, prevalentemente di area franco/belga. Uno di essi è senza ombra di dubbio Francois Bourgeon, acclamato soprattutto per lo splendido affresco narrativo de I Passeggeri del Vento, tradotto in questa stessa linea di volumi.
E’ adesso il turno di un’altra straordinaria opera di Bourgeon, La Compagnia del Crepuscolo. Come tutti sanno, Historica propone fumetti che fanno, appunto, delle vicende storiche l’elemento essenziale e, da questo punto di vista, il lavoro in questione non stona. La vicenda è infatti collocata al termine della guerra dei cent’anni, nel momento in cui gli inglesi sono stati scacciati dal continente. In tal senso, Bourgeon descrive e rappresenta gli ambienti dell’epoca con cura e rigore innegabili.
Tuttavia, a differenza di altri fumetti pubblicati in passato, la trama concepita da Bourgeon non è realistica e può essere definita fantasy. Avrebbe quindi potuto trovare posto nella collana Fantastica. Al di là di ciò, comunque, La Compagnia del Crepuscolo è imperdibile ed è uno degli esiti creativi migliori dell’autore. Ci troviamo dunque a pochi anni dalla fine di una terribile guerra che ha causato molte vittime. Ci sono però ancora soldati mercenari che vagano per le campagne e per i villaggi, rendendosi responsabili di omicidi, stupri e crimini di vario tipo.
E c’è anche un misterioso cavaliere sfigurato che ha parecchie colpe da espiare. Si intuisce sin dal principio che è tormentato dal passato e ha uno scopo da raggiungere (in questi primi due capitoli Bourgeon, creando parecchia suspense al riguardo, ci fornisce poche informazioni). In questo suo vagare, si imbatte negli altri due protagonisti della saga: Mariotta e Aniceto, unici superstiti di un villaggio devastato dai mercenari, ma non certo amici.
Mariotta è una ragazza a suo modo fascinosa e sensuale, considerata da tutti una strega. Ha un carattere forte e ribelle, la lingua lunga e spesso è indisciplinata ma non priva di coraggio e, all’occorrenza, di spirito di iniziativa. Aniceto è un giovane attratto da lei (sebbene faccia di tutto per non darlo a vedere). Non avendo nessuno scopo nella vita, decidono entrambi di unirsi al cavaliere. Quest’ultimo, pur avendo un temperamento solitario, accetta la loro compagnia. Le rispettive differenze caratteriali sovente emergono, però, a volte con esiti divertenti, in altre con conseguenze più drammatiche.
Tuttavia, la maggior parte delle vicende vissute dai personaggi si verificano quando sognano. In quel caso, entrano in una dimensione popolata da folletti e da strane creature e affrontano, loro malgrado, una serie incredibile di pericoli. Bourgeon si collega alla tradizione delle leggende bretoni e si fa influenzare dalla cosiddetta cripto-zoologia, pseudoscienza che studia gli animali la cui esistenza non è mai stata verificata ma solo ipotizzata sulla base di reperti.
Nella dimensione onirica de La Compagnia del Crepuscolo questi animali invece esistono. Hanno una loro intelligenza e possono anche essere infidi. Bourgeon inoltre fa riferimento alla ‘creatura di Tollund’, un essere umano mummificato scoperto in Danimarca e che, secondo alcuni, potrebbe essere una specie di animale sconosciuto. Tale dettaglio è lo spunto di questa intrigante opera che manderà in visibilio gli estimatori del fantasy, impreziosita da situazioni e atmosfere che non sfigurerebbero in un albo firmato da Neil Gaiman.
La costante fluttuazione tra sogno e realtà è uno dei pregi dell’opera e vale specialmente nel secondo capitolo, in cui i contesti onirici e fiabeschi predominano. Oltre a essere valido per i testi e i dialoghi, sospesi tra ironia e ieraticità, La Compagnia del Crepuscolo è un gioiello pure per gli eccezionali disegni di Bourgeon. Come nel caso de I Passeggeri del Vento, l’arte di uno dei più talentuosi autori del fumetto contemporaneo è sublime.
Lo stile è plastico, fluido, elegante, quasi lezioso nella sua raffinatezza, e la cura nei confronti dei particolari ha dello sbalorditivo. Bourgeon è entusiasmante quando raffigura i boschi, le immense campagne che fanno da sfondo all’azione, le distese delle terre incantate popolate da creature da fiaba, così come quando rappresenta la delicata e a tratti sfacciata bellezza di Mariotta, la tenera ingenuità di Aniceto, il carisma intimidente del cavaliere o l’inquietante fisicità dei folletti. In poche parole, La Compagnia del Crepuscolo è una pietra miliare del fumetto europeo e non può mancare nella vostra libreria. Non trascuratelo.