La Luce sugli Oceani – Recensione
Pubblicato il 3 Ottobre 2016 alle 15:25
Australia, post prima guerra mondiale. Tom e Isabel Sherbourne sono una giovane coppia di sposi che vivono in una piccola isola australiana tra l’Oceano Indiano e il Pacifico. Tom è il guardiano del faro che divide i due oceani. Tutto procede tranquillamente nelle loro vite, finché un giorno i due coniugi trovano un’imbarcazione naufragata con a bordo una bimba che piange, e accanto a lei, il cadavere di un uomo. Isabel vuole tenere la bambina e crescerla come fosse sua figlia, convincendo anche Tom. Non molto tempo dopo si presenta a loro Hannah Roennfeldt, che sostiene di essere la madre della bambina, nonché moglie del defunto trovato con essa.
Presentato in concorso alla 73esima edizione della Mostra del Cinema di Venezia, The Light Between Oceans (La luce sugli oceani) è il nuovo film di Derek Cianfrance che dirige Michael Fassbender e Alicia Vikander in una storia drammatica e passionale, basata sul libro omonimo di M. L. Stedman.
I due, che fanno coppia anche nella vita reale, sono un uomo e una donna agli antipodi: lui, freddo, impassibile, chiuso in se stesso dopo aver combattuto e ucciso persone nel conflitto mondiale che lo ha reso, almeno in apparenza, chiuso a qualsiasi contatto esterno. Per questo ha scelto l’impiego di guardiano del faro, considerando questa la sua ultima spiaggia per alienarsi dal mondo e morire in solitudine.
L’arrivo dell’eterea e solare Isabel lo colpiscono e lentamente sente di affezionarsi a lei, trasformando la sua indole dura. La ragazza è un raggio di sole per la sua vita e improvvisamente Tom vede la speranza di redenzione da un conflitto che voleva dimenticare. Ma la tragedia è dietro l’angolo.
I due tentano di avere un bambino invano, ma la piccola naufraga, che accolgono in casa amorevolmente, come se fosse figlia loro, rappresenta quel riscatto che Tom che stava aspettando e la felicità che Isabel tanto agoniava. Ma fino a quando si può tenere nascosto un segreto del genere?
Il regista Cianfrance, che in The Light Between Oceans cura anche la sceneggiatura, si affida ai due protagonisti per narrare un dramma familiare universale. Alicia Vikander è in forma smagliante, Michael Fassbender un po’ sotto i toni di recitazione, ma insieme riescono a far funzionare la storia. Nel cast anche una modesta Rachel Weiz, nel ruolo di Hannah, che non provoca nello spettatore nessuna particolare reazione come invece dovrebbe essere dal suo personaggio.
Buona la fotografia e le musiche di Alexandre Desplat (Harry Potter, The Danish Girl), ma non si può fare a meno di notare qualche imperfezione. The Light Between Oceans è un melodramma a tratti pesante che rischia di annoiare terribilmente se non fosse per la presenza scenica della Vikander, una vera potenza nei ruoli drammatici.