Jim Morrison – La biografia a fumetti: il poeta del caos – Recensione
Pubblicato il 11 Settembre 2016 alle 11:25
In occasione del 45° anniversario della scomparsa di Jim Morrison, la Edizioni BD ripropone il volume Jim Morrison – La biografia a fumetti, un lavoro che esplora la figura del Re Lucertola facendo luce su una delle figure più importanti della musica rock.
Il 3 luglio scorso è stata una data importante per i fan di Jim Morrison e per gli amanti dei Doors in generale; quel giorno, infatti, si è celebrato il 45° anniversario della morte del “Re Lucertola” e per l’occasione la casa editrice Edizioni BD ha riproposto la nuova edizione del volume a fumetti Jim Morrison – La biografia a fumetti opera di due apprezzati autori francesi: Frederic Bertocchini (giornalista e sceneggiatore specializzato in biografie) e Jef nome d’arte del disegnatore Jean-Françoise Martinez.
Il volume (uscito per la prima volta nel 2011) rappresenta la prima trasposizione a fumetti sulla vita di Morrison; un lavoro che cerca di porsi a metà strada tra il film “The Doors” di Oliver Stone (pellicola che ricevette molte critiche da parte dei fan della band) e il docu-film “When you’re Strange” di Tom DiCillo che provò a disegnare un ritratto più “umano” e meno leggendario del cantante e poeta.
È proprio da queste basi che parte il lavoro di Bertocchini e Jef; narrato in prima persona dallo stesso Morrison, il fumetto traccia i contorni sia dell’uomo che dell’artista, toccando i momenti più vivi e noti della vita di “Jimbo”: la sua infanzia travagliata e l’incontro mistico con un pellerossa morente (leggete il testo di “Riders on the storm” per comprendere meglio questo passaggio), il suo trasferimento all’UCLA, i primi concerti al Whisky a Go Go, l’esplosione del fenomeno The Doors e l’ultimo periodo a Parigi. Ma oltre a questo, anche il suo soggiorno in Marocco e in Corsica (episodi questi meno noti).
La narrazione di Bertocchini è dunque incentrata su più piani temporali, incorniciando il tutto con i diversi periodi storici vissuti dai Doors e da Morrison in particolare: la guerra del Vietnam, il movimento hippie, la scena musicale del momento. È un Jim Morrison molto intimistico quello che trapela dalla penna dell’autore, un uomo che si confronta con il suo stesso mito, senza che nessuno dei due prenda il sopravvento sull’altro. Una scrittura piena di phatos che avvicina il lettore all’artista, riesce quasi a far toccare ad entrambi le stesse corde, facendoli vivere momenti congiunti.
I disegni di Jef – intimistici e colmi di atmosfera – rendono ancor più reale una storia che ormai è leggenda. Le sue chine, così dense e piene, trasmettono quella giusta tristezza e malinconia che aleggia intorno alla figura di Jim Morrison. Jef si concentra molto sui volti, mettendo in secondo piano ambienti e luoghi con il probabile intento di far risaltare la figura del cantante.
Un volume che arricchirà la conoscenza di una delle figure più contorte della storia della musica; un lavoro che renderà felici non solo i fan dei Doors, ma gli amanti del fumetto in generale.