BATMAN n.52: L’improbabile Batman DC YOU e Robin War ! [Recensione]

Pubblicato il 5 Settembre 2016 alle 11:25

Siamo alle battute finali della lotta senza quartiere tra Jim Gordon, l’attuale Batman super-corazzato al servizio della legge, e l’inquietante Mister Bloom ! L’ex commissario sarà all’altezza di un avversario così forte e inarrestabile ??? Si delinea poi il piano dei Gufi per eliminare tutti i Robin in circolazione, nella terza parte di Robin War, mentre Dick Grayson prosegue la sua battaglia per distruggere l’agenzia spionistica Spyral !!!

La fase editoriale dell’universo Dc denominata DC YOU è stata sicuramente una delle più discusse e controverse, in quanto ha voluto stravolgere lo status quo di tutti i suoi principali personaggi, e in particolar modo proprio le due icone per eccellenza della casa editrice, ovvero Batman e Superman.

L’Ultimo figlio di Krypton infatti è stato quasi completamente depotenziato e adesso assomiglia più a un picchiatore di strada che a un supereroe vero e proprio. Ma anche col Cavaliere Oscuro non si sono certo risparmiati, visto che attualmente Bruce Wayne ha perso la memoria dopo il violento scontro con Joker in Endgame ( Gioco Finale ) e non ricorda più nulla dei suoi trascorsi come vigilante mascherato, per cui ha avuto finalmente la sua chance di vivere una vita normale, dedicandosi unicamente alla filantropia e all’amore per la sua ex compagna di scuola Julie Madison.

Non sarebbe certo la prima volta che Bruce Wayne esce di scena e viene sostituito da qualcun altro. Basti pensare al Jean Paul Valley/Azrael della saga Knightfall o alle innumerevoli volte in cui la sua prima spalla, Dick Grayson, ha dovuto indossare il manto del Pipistrello, non senza remore e timore di non essere all’altezza. E’ lui di fatto il diretto discendente di Bruce nella sua crociata ( anche se il figlio Damian avrebbe qualcosa da ridire… ) ed ha sempre onorato il simbolo che portava, ma adesso la sua missione come agente segreto di Spyral lo sta assorbendo totalmente e non avrebbe modo di colmare l’assenza del suo mentore.

Il Batman New52 e quello DC YOU
Il Batman New52 e quello DC YOU

La soluzione quindi doveva essere qualcosa di più originale e sorprendente, visto che il motto del DC YOU è proprio quello di offrire ai lettori percorsi narrativi innovativi e inaspettati. E in effetti quello che Scott Snyder ci propone ha fatto meravigliare e storcere il naso a molti appassionati…

Il nuovo sostituto di Batman è una figura fondamentale del suo universo, con il quale ha stretto un solido rapporto di stima e di fiducia, iniziato agli albori della sua carriera di giustiziere mascherato e rafforzatosi sempre di più nel corso degli anni. Non si tratta dunque dell’ultimo arrivato, ma di certo non ce lo saremmo mai immaginato con maschera e orecchie appuntite, o a manovrare un’imponente armatura ipertecnologica !

La bat-armatura indossata da Jim Gordon
La bat-armatura indossata da Jim Gordon

Sto parlando, come ormai già tutti saprete, del commissario Jim Gordon, il baffuto poliziotto tutto d’un pezzo e un po’ all’antica, con occhialoni in vista e sigaretta in bocca, oltre all’immancabile trench, di solito beige o marroncino.

Bene. Adesso dimenticate tutto questo, in quanto il vecchio “Jimbo” non esiste più ed è tornato ad essere un marine, aitante e sbarbato, con tanto di rasatura alla moicana, pronto a indossare gli attillati panni del supereroe. Niente più occhiali, dunque, e basta con il diseducativo vizio del fumo. Così, in un batter d’occhio, ci ritroviamo anche nei fumetti il James Gordon del telefilm Gotham ( sarà un caso ?!?! ), solo che qui è ringiovanito al contrario tipo Benjamin Button e indossa un’improbabile armatura creata da una multinazionale che ha acquisito le ormai defunte Wayne Enterprises.

Il nuovo look di Bruce Wayne e Jim Gordon
Il nuovo look di Bruce Wayne e Jim Gordon

L’idea in pratica è quella di dare vita a un Batman “istituzionale”, che non operi al di sopra della legge, ma al suo servizio, con il beneplacito del dipartimento di polizia e del governo, mantenendo l’ordine nelle strade. E questa poteva anche essere una trovata interessante, se però non si fosse stravolto un personaggio cardine come Gordon, reso quasi irriconoscibile, e del tutto fuori luogo quando si parla di maschere e armature ipertecnologiche.

Lui ha sempre preferito i metodi tradizionali e rappresenta l’emblema del poliziotto vecchio stampo, che non si fa problemi a sporcarsi le mani e preferisce affidarsi al suo istinto piuttosto che a monitor,  statistiche e strumenti tecnologici.

Con questi presupposti, com’è pensabile quindi che un tipo come Gordon accetti di farsi rasare a zero come quando aveva vent’anni e se ne vada in giro con tute attillate o dentro un’armatura da un quintale…?! E’ una pura e semplice forzatura, esattamente come il Peter Parker pseudo-Tony Stark dell’attuale rilancio Marvel.

Un tentativo estremo di stupire il lettore e stravolgere a tutti i costi un personaggio, rischiando così di snaturarlo e tradirne l’essenza.

Il nuovo bat-costume indossato da Jim Gordon
Il nuovo bat-costume indossato da Jim Gordon

Nonostante le premesse non proprio felici, però, va detto che la trama ideata per questo nuovo rilancio è tra le più fresche e avvincenti scritte dal deus ex-machina  Scott Snyder, forse proprio perché nasce da un’idea totalmente sua e non troppo legata quindi alla mitologia batmaniana classica. Tutto è nuovo, persino l’avversario da sconfiggere, Mister Bloom, inquietante e mostruoso quasi quanto i Gufi, altra eccezionale creazione di Snyder.

Lo scrittore da il meglio di sé quando ha piena libertà di movimento e lo dimostra anche stavolta, con un’avventura incalzante e ben strutturata, giocata su più livelli. Ci sono varie trame infatti che vengono portate avanti, legate all’attività di vigilante di Gordon e al suo misterioso e inafferrabile avversario, oltre a quelle che riguardano Bruce Wayne e la sua nuova vita e Duke Thomas, leader del movimento Noi siamo Robin, sempre alla disperata ricerca dei suoi genitori scomparsi dopo gli eventi di Endgame.

Bat-Gordon nelle grinfie di Mr. Bloom !
Bat-Gordon nelle grinfie di Mr. Bloom !

Queste storie si intersecano e si alternano in maniera coinvolgente, alimentando la curiosità nel lettore e la suspence. Peccato che ogni tanto Snyder voglia ad ogni costo “elevare” lo spessore del racconto inserendo dialoghi e didascalie eccessivamente lunghi e verbosi, che finiscono solo per appesantire la lettura e rallentare il ritmo, ma per fortuna non influiscono in maniera così determinante.

L’esplosivo estro grafico di Greg Capullo, poi, si dimostra sempre un valore aggiunto al lavoro di Snyder, grazie alla sua particolare sensibilità nel caratterizzare i personaggi, con espressioni e sfumature inconfondibili, per non parlare della potenza visiva ed emozionale che riesce ad imprimere nelle figure più oscure e mostruose, come lo stesso Mister Bloom e i tanti freak che affollano Gotham City.

Mister Bloom
Mister Bloom

Il suo tallone d’Achille invece sembrano essere i mezzi e gli strumenti tecnologici, che generalmente hanno un gusto retrò non molto accattivante a livello estetico, ma il punto più basso si è toccato proprio con la bat-armatura di Gordon, dalla struttura esile e slanciata, con un casco da astronauta e grosse orecchie lunghe e appuntite. Se volevano farlo assomigliare a un coniglio piuttosto che a un pipistrello, ci sono perfettamente riusciti !

Si può dire quindi che il nuovo Batman convince poco sotto ogni aspetto, ma sarebbe ingiusto stroncarlo totalmente, visto che la storia orchestrata attorno a lui è comunque buona e piacevole da leggere.

Robin War
Robin War

In questo albo prosegue poi Robin War, l’evento che sta coinvolgendo quasi tutte le testate batmaniane e ridefinirà lo status quo ( un po’ confusionario ) dei numerosi Pettirossi in circolazione. La loro ascesa si sta diffondendo troppo rapidamente, infatti, e rischia d’intralciare i piani della temibile Corte dei Gufi…!

Siamo ancora ai primi capitoli, ma per adesso questa saga continua a mantenere un buon ritmo e riesce a mettere in risalto i caratteri e le peculiarità dei principali Robin. Stavolta, in particolare, i riflettori saranno puntati sul primo e sull’ultimo arrivato di questo “retaggio”, ovvero Dick Grayson e Damian Wayne.

Al primo toccherà anche un burrascoso faccia a faccia con Bat-Gordon, mentre il secondo cercherà un modo per sfuggire dalle gabbie in cui hanno intrappolato lui e i suoi emuli. Steve Pugh suggella il tutto con disegni eleganti e realistici, oltre a un dinamico e accattivante layout delle tavole.

L'omaggio di Grayson a 007
L’omaggio di Grayson a 007

Sempre il primo Robin, invece, porta avanti nella sua testata la battaglia contro Spyral, aiutato dal non troppo accomodante Agente 1. Questo sedicesimo numero di Grayson è un palese omaggio alla saga cinematografica di James Bond, con trovate e soluzioni grafiche che rimandano ad alcune celebri pellicole della spia britannica e ai loro inconfondibili titoli di testa.

Tim Seeley e Tom King puntano tutto sull’azione pura e l’ironia, in perfetto stile spy-story, distaccandosi così dal registro di quasi tutte le altre testate batmaniane, più cupe e seriose. Mikel Janin ai disegni si adatta perfettamente al taglio cinematografico delle sceneggiature, grazie al suo stile plastico e preciso, forse un po’ troppo impostato, ma efficace quando si tratta di spaziare con ampie inquadrature e splash-page.

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