I 10 film dello Studio Ghibli meno visti
Pubblicato il 21 Settembre 2016 alle 13:00
Siete dei grandi appassionati dell’animazione giapponese e in particolar modo dei celebri lavori sfornati dallo studio di Hayao Miyazaki e Hisao Takahata? Avete finora visto tutti i loro lungometraggi? Allora potete considerarvi una vera e proprio élite dei fan dello Studio Ghibli.
Solitamente, quando sentiamo nominare la “categoria” film Ghibli, ci saltano subito alla mente lavori come: La Città Incantata, Princess Mononoke, Il mio vicino Totoro. Ma la vera domanda è: quanto sono conosciuti i film più “oscuri” e meno visti dello studio?
Per chiarire questo forte dubbio il sito Mynavi ha condotto un sondaggio, interrogando oltre 400 studenti giapponesi delle scuole superiori, sulle pellicole Ghibli in modo da individuare quelle più rare. Il lavoro ha condotto ai seguenti risultati.
10. Arrietty: Il mondo segreto sotto il pavimento (2010) – il 31.3% non l’ha mai visto.
Iniziamo con Arrietty, un film leggero e divertente incentrato sui simpatici minuscoli esseri che vivono in una casa di campagna di una famiglia di normali dimensioni, sopravvivendo “prendendo in prestito” cose come zucchero e fazzoletti di carta. Forte di recensioni positive l’opera non ha goduto di grande fama, cosa non sarà piaciuto?
Una risposta del sondaggio riporta: “La mia famiglia non ne ha mai comprato il DVD per qualche ragione.”
9. I racconti di Terramare (2006) – il 37.8% non l’ha mai visto
Questo era molto più prevedibile, vero? Diretto da Goro Miyazaki, figlio di Hayao, segnò il suo esordio (sfortunato) come regista. Raccolse recensioni varie tra consensi e dissensi.
Una risposta dice: “Ho sentito che non era interessante, così non ho perso tempo a vederlo.”
Durante l’intervallo al cinema dopo un’ora di film, Hayao Miyazaki uscì dal teatro per fumare una sigaretta, dicendo: “Mi è sembrato di essere rimasto seduto là dentro per tre ore.”
Dopo aver assistito alla seconda parte, gli fu chiesto un giudizio definitivo, rispose: “Ho visto il mio proprio figlio. Non è diventato adulto. È tutto.” Fece una pausa, “È un bene che abbia realizzato un film. Con questo si dovrebbe fermare (dal farne altri.”
Solo in seguito sul proprio blog Goro affermò che suo padre diffuse il seguente messaggio riguardo il suo lavoro, “È stato fatto onestamente, quindi è buono.”
8. Pioggia di ricordi (1991) – il 38.8% non l’ha mai visto
Uno dei lungometraggi dello studio meno conosciuti, ma non per tale motivo poco profondo e curato. Il regista, Takahata, ha scelto di incentrare il film sul presente di Taeko, una ragazza ormai prossima ai 30 anni, che rivive degli episodi della propria infanzia attraverso un viaggio nella regione rurale di Yamagata, presentata nello splendore delle tradizioni contadine.
Infine la protagonista sarà messa davanti a una drastica scelta: inseguire una carriera a Tokyo o sposarsi rimanendo in campagna.
Il motivo per il quale molti studenti non l’hanno visto è riconducibile al pubblico adulto al quale il film è rivolto, non sicuramente per difetti registici o creativi che ci appare difficile attribuirgli. Infatti Pioggia di Ricordi ha una media di recensioni perfette sul sito Rotten Tomatoes.
–
7. Si alza il vento (2013) – il 41.3% non l’ha mai visto
A sorpresa l’ultimo film che ha segnato l’addio al mondo del grande schermo da parte di Hayo Miyazaki, acclamato dalla critica, forte del Premio Oscar 2014 sfiorato, in favore di Frozen, questione che ha contrariato più di qualcuno.
Per questo lungometraggio non riusciamo a trovare alcuna scusante, solo una risposta degna di nota afferma: “Non mi hanno permesso di vederlo perché alcuni personaggi al suo interno fumano.” Questa volta la “colpa” va attribuita alla censura dei genitori.
6. La collina dei papaveri (2011) – il 48% non l’ha mai visto
“Non sembrava interessante, per questo non l’ho mai visto.”
Eppure La collina dei papaveri è il secondo lungometraggio e al momento l’ultimo, diretto da Goro Miyazaki, aiutato dal contributo del padre nella stesura della sceneggiatura. Esso è basato questa volta su un mondo reale e ricostruito alla perfezione, stiamo parlando del Giappone degli anni dei primi anni ’60, il film vede protagoniste le vicende di due giovani alla scoperta del proprio passato.
Considerato il lavoro svolto molto più accurato rispetto a I racconti terramare e la benevolenza di Miyazaki (padre) c’erano tutte le premesse per ottenere un riscontro sicuramente più positivo.
–
5. La storia della principessa splendente (2013) – il 52% non l’ha mai visto
Questo film ripropone, in uno stile grafico originale, il classico racconte del folklore giapponese, che vede un tagliatore di bambù trovare una piccola bambina rinominandola “Principessa.” Essendo uno degli ultimi lavori pubblicati dallo studio, possiamo ritenere plausibile la sua presenza in classifica.
Dal sondaggio: “Non l’hanno mai passato in TV, quindi non potrei vederlo nemmeno se volessi” e “Mi piacerebbe vederlo se ne avessi l’opportunità.”
4. Quando c’era Marnie (2014) – il 57.8% non l’ha mai visto
Anche quest’ultimo soffre della mancata popolarità per la sua recente uscita.
“Non ho visto nessuno dei recenti film Ghibli,” “Credo che lo Studio Ghibli abbia perso la sua magia dopo Ponyo,” “Non è mai stato in TV, per questo non l’ho mai visto.”
3. Panda! Go, Panda! (1972) – il 58% non l’ha mai visto
Anche se quello in questione è un cortometraggio pre-Ghibli al quale però hanno lavorato sia Takahata che Miyazaki, bisogna ricordarlo per aver fatto da precursore a Il mio vicino Tototro. Come avrete intuito ha il problema opposto degli ultimi film: è troppo vecchio.
È così vecchio, che non ne ho mai sentito parlare,” e “Non è entrato nella libreria DVD della mia famiglia crescendo.”
–
2. I miei vicini Yamada (1999) – il 62% non l’ha mai visto
Un altro lungometraggio di Takahata, dallo stile notevolmente distaccato dallo standard dei film Ghibli, che definiremmo semplice e abbozzato. Andando a curiosare tra le scene di vita quotidiana in una famiglia giapponese il regista ha voluto creare qualcosa di realistico aggiungendo il classico stile umoristico dell’animazione. Sfortunatamente il film non ebbe un gran successo nemmeno ai botteghini, forse troppo infantile nello stile e al tempo stesso troppo adulto nell’analisi sociale che ha compiuto.
“Dovrei sforzarmi per guardarlo, e non ho favvero voglia di vedere questo film,” “È qualcosa che non ha mai catturata la mia attenzione per avere voglia di vederlo davvero.”
1. Si sente il mare (1993) – il 65.2% non l’ha mai visto
Finalmente siamo giunti alla prima posizione, avete mai sentito parlare di questo film? Ci sono diversi motivi per non conoscerlo, innanzitutto Si sente il mare è un’opera, concepita per la TV, di sicuro non propriamente compatibile con le ambizioni del grande schermo.
Fu diretto da Tomomi Mochizuki (per la prima volta non da uno dei due fondatori) e realizzato da compagnie esterne in modo da produrlo velocemente e nel modo più parsimonioso possibile, senza rinunciare a uno determinato livello qualitativo; come era prevedibile il progetto finì per richiedere più tempo del previsto, sforando il budget di base.
È davvero un peccato che la storia del triangolo sentimentale tra Rikako, Taku e Yutaka sia così poco conosciuta tra i ragazzi, in quanto dal punto di vista artistico l’opera ha ben poco da invidiare a quelle precedenti.
“Questo non l’ho mai sentito nemmeno nominare.”
Vi aspettavate di vedere proprio questi film in classifica oppure vi hanno davvero sorpreso?
E ora scriveteci voi nei commenti qua sotto se avete sentito nominare tutti questi titoli almeno una volta o addirittura se li avete visti tutti. Ma ricordate, da un certo punto di vista i film dello Studio Ghibli, un po’ come la maggior parte dei lavori più importanti, sono non solamente da apprezzare visivamente, ma da capire e non scordarne il profondo messaggio che intendono diffondere.
Fonte: RocketNews24