Science Dog: il fumetto tratto dall’ universo di Invincible [Recensione]
Pubblicato il 8 Agosto 2016 alle 11:25
Dopo numerose citazioni sparse in Invincible e The walking dead, il fumetto di Science dog diventa realtà, in una miniserie scritta da Robert Kirkman e disegnata da Cory Walker.
Fondatore della Skybound -sottoetichetta della Image Comics- , creatore dell’universo narrativo Marvel Zombi e mente geniale dietro al successo mediatico del franchise di The Walking Dead: questo ed altro è Robert Kirkman, 37enne sceneggiatore americano che ha contribuito attivamente alla costruzione di un ponte tra il medium del fumetto e quello delle serie tv.
Che si tratti di genere horror – The Walking Dead, Outcast – o supereroistico – Invincible – Kirkman ha dimostrato di essere uno scrittore capace di raggiungere il giusto compromesso tra uno stile classico e uno moderno, rinnovando tali generi attraverso l’introspezione psicologica e lo sviluppo delle relazioni interpersonali.
Altro merito da attribuirgli è legato all’uso sagace del pretesto narrativo del meta-fumetto: sulle pagine di Invincible, il protagonista Mark Grayson cita spesso il fumetto immaginario Science Dog; un’opportunità, questa, per Kirkman di esternare alcuni pensieri sul contesto dei fumetti supereroistici americani.
L’interesse creatosi attorno alla figura del supereroe fittizio Science Dog fu tale che, in seguito, Kirkman scrisse alcune storie proprio sul tanto omaggiato Cane scenziato, associate agli albi numero #25, #50, e #75 dell’edizione americana di Invincible. Tali storie sono state recentemente pubblicate in Italia da Saldapress, racchiuse in un volume di 56 pagine.
Science Dog vede protagonista un cane antropomorfo impegnato a salvare il mondo attraverso viaggi temporali e inter-dimensionali, con l’aiuto dello scenziato nerd Daniel e della sua assistente Rachel.
Un tempo un semplice cane di proprietà di un geniale scenziato, Science Dog ha acquisito sembianze antropomorfe, oltre che intelligenza ipersviluppata e forza sovraumana, in seguito al suo accidentale coinvolgimento in un esperimento di viaggio nel tempo, che ha attribuito misteriosi poteri anche a colui che, poi, sarebbe diventato il suo nemico giurato, dottor Walter.
La miniserie dedicata al personaggio narra le origini e, per certi versi, anche la fine della mitologia di Science Dog; il confronto con civiltà aliene e l’insostenibile loop provocato dai continui viaggi nel tempo per salvare dalla morte il suo amico Daniel, porteranno il supereroe a riflettere sul suo ruolo sulla terra e sulle emozioni umane.
Considerata la natura derivativa e meta-fumettistica di Science Dog, i viaggi nel tempo – vero leitmotiv della miniserie – potrebbero essere interpretati come una metafora dei reboot e dei numeri #1 con i quali le case editrici americane stravolgono di continuo le trame dei fumetti supereroistici , finendo inesorabilmente per stancare il lettore – o in questo caso il protagonista.
D’altro canto, è più probabile che l’intenzione di Kirkman non fosse quella di sviluppare l’elemento metanarrativo, né tantomeno di lanciare un prodotto dal significato profondo: la storia è volutamente infantile, un riflesso quasi parodistico delle trame più ingenue dei comics americani con oggetto super-poteri e super-cattivoni.
Dialoghi caricaturali, background ridicoli e abuso di cliché nella caratterizzazione dei personaggi , nel bene e nel male, sono gli elementi principali la sceneggiatura di Science Dog.
Lavoro più che egregio è stato svolto sull’evoluzione della psicologia del protagonista, che non subisce passivamente gli eventi che riguardano il suo gruppo, ma adotta scelte dolorose e anticonvenzionali per un supereroe.
Ai disegni di Science Dog troviamo Cory Walker, già in coppia con Kirkman sulle pagine di Invincible. Se da un lato l’artista dimostra una certa pigrizia nel dare ritmo alla narrazione, con vignette povere di dettagli e alcune incertezze mostrate in occasione di espressioni facciali appena abbozzate; dall’altro dà il meglio di sé in occasione delle spettacolari splash page e nella costruzione di una griglia flessibile .
Alla luce della leggerezza e della convenzionalità della storia, che non ha intenzione di rinnovare il genere supereroistico, Science Dog si pone come una lettura trascurabile, consigliata solo agli appassionati dell’universo narrativo della serie Invincible.