Il fenomeno Pokemon Go dilaga tra false accuse di satanismo e altre bufale: facciamo un po’ di chiarezza.

Pubblicato il 26 Luglio 2016 alle 11:00

Il fenomeno Pokemon Go dilaga: milioni di ragazzi e adulti partono alla ricerca di Pokemon ritrovando la fanciullezza: ma ci sono sempre due lati della medaglia, uno positivo, rappresentato dall’innovazione tecnologica e la felicità del’utente, un’altra negativa, con incidenti e rischio di alienazione. In più, data la portata del fenomeno, non potevano mancare gli sproporzionati allarmismi e le immancabili bufale.

Pokemon go rappresenta forse l’anello di congiunzione tra reale e virtuale, un passo avanti nella tecnologia dei videogiochi che dovevamo aspettarci prima o poi, che va oltre la semplice “realtà virtuale”, che si limita a mostrare  immagini restando comodamente sul tuo divano: con Pokemon Go sei “costretto” ad uscire materialmente di casa, e gli utenti sono a dir poco entusiasti. Ma l’ondata di approvazione ne ha causato una uguale e contraria di accuse e vere e proprie campagne d’odio contro la Nintendo e le sue creature.

Cominciamo con l’analizzare l’accusa più grave: il Satanismo. Non è la prima volta che dei prodotti giapponesi vengano accusati di essere oggetti del demonio, e molti accusano gli anime e i manga di satanismo occulto; per fare un esempio, anni fa molti sostenevano che il manga Naruto contenesse messaggi subliminali satanici e il clan degli Uchiha rappresentasse i discendenti del diavolo in terra, perché avevano scambiato i simboli che appaiono nei loro occhi quando usano lo Sharingan fossero dei 6.

In realtà quel simbolo ha un significato ben preciso in oriente, che non ha nulla a che vedere satanismo, che dubito esista in Giappone: rappresenta un Tomoe , una spirale triplicata rappresentativa della triplice divisione (Uomo, Terra e Cielo) che sta al cuore della religione Shintoista.

Tornando ai Pokemon, è dal 1997, quando andarono in onda i primi episodi della serie, che si parla di ricoveri ospedalieri di bambini per crisi epilettiche e di incubi legati direttamente a questi “mostri”, o meglio “demoni”, preferiscono chiamarli gli invasati, mentre le Sfere Pocket che li racchiudono rappresenterebbero delle bombe, che istigano quindi i bambini alla violenza e li rendono tutti potenziali futuri assassini. C’è addirittura chi vede una correlazione tra la strage di Nizza e la nascita di Pokemon Go.

Ora, non credo occorra essere esperti di religione per capire che siamo giunti alla follia più totale: in Giappone, le due principali religioni, Shintoista e Buddhista, non hanno i nostri stessi concetti di Dio e il diavolo, di Paradiso e Inferno; in alcune correnti Shintoiste in particolare esistono gli Inferi, certo, per le anime impure che non meritano la reincarnazione, mentre le anime buone verranno ulteriormente purificate prima di reincarnarsi, ma la cosa è lontana anni luce dal concetto occidentale di Inferno. Inoltre, a giudicare le anime è un’entità né buona né cattiva, un “giudice imparziale” , Re Enma (chi ha visto Yu Yu Hakusho e Dragon Ball Z lo conosce bene) la cui unica funzione è separare le anime buone da quelle dannate.

Religione a parte, in questo gran caos è difficile distinguere notizie reali dalle bufale: certo, l’uso scorretto, o meglio l’abuso del videogioco può portare a incidenti, ma mi risulta che incidenti stradali provocati da autisti distratti, che invece di concentrarsi sulla strada leggevano o scrivevano messaggi sullo smartphone non siano una novità: dunque a questo punto bisognerebbe mettere in  discussione tutta la tecnologia degli smartphone, e non solo il videogioco incriminato.

L’ultima accusa è la più classica di tutte: i Pokemon rappresentano un’ arma di distrAzione di massa, che non ci fa pensare a problemi più seriBeh, allora arrivati a questo punto anche lo sport in generale e il calcio in particolare, , le trasmissioni televisive, il gossip e persino i talk politici in cui alla fine non si parla di niente, non sono anche quelle arma di distrAzione di massa?  “ci sono problemi peggiori”, verità sacrosanta, ma non venitemi a dire che il problema del paese sono i pokemon, perché di distrAzioni di massa ce ne sono a bizzeffe e ognuno sceglie la sua.

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