Starting Point 12: Et In Arcadia Ego

Pubblicato il 13 Giugno 2011 alle 09:55

Come ben saprete in Italia, ma anche all’estero, dietro alle poche case editrici definite “grandi” ne esistono un’infinità di medie e piccole capaci però di proporre ottimi prodotti che non sempre (quasi mai) riescono a ritagliarsi lo spazio pubblicitario e a livello di vendite che meriterebbero. MangaForever ha più volte dato voce a queste piccole realtà riportandone da un lato le difficoltà distributive o editoriali e dall’altro le eccellenze dei loro cataloghi. Ho quindi deciso di dedicare questo spazio ad una piccolissima casa editrice bergamasca che dal 2007 ha deciso non solo di pubblicare fumetti, ma di produrli in proprio (con tutti i rischi connessi), coinvolgendo grandi nomi del fumetto italiano e nuove leve dal futuro più che promettente, è così che dall’esperienza del proprietario della fumetteria “Arcadia Sopra le Nuvole” Mario Taccolini nascono le “Edizioni Arcadia”.

La casa editrice parte dall’idea sua, di Matteo Cremona (David Murphy 911, John Doe) e di Maurizio Rosenzweig (John Doe, Pinocchio, Laida Odius, Zigo Stella) di creare un personaggio “della fumetteria” (che diventerà poi “Giada”) da far ritrarre agli autori di volta in volta ospitati ad “Arcadia Sopra le Nuvole”. A Lucca 2006 partono quindi i contatti con altri autori per realizzare brevi storie con protagonista questa eroina bergamasca, ad essi fanno seguito i contatti con Bruno Brindisi (Dylan Dog, Nick Raider), Federico Memola (Nathan Never, Jonathan Steele, Harry Moon), in occasione dei 10 anni di Jonathan Steele per cui le “Edizioni Arcadia ” realizzeranno uno speciale, Luigi Siniscalchi (Nick Raider, Dylan Dog) e Francesco Matteuzzi (L’Insonne) che crea con Marco Turini (L’Insonne) il secondo personaggio inedito, la vampira “Maisha”.

Le prime proposte targate Arcadia escono, precedute dallo speciale su Jonathan Steele, a Lucca 2007 e comprendono: “4 Volti della Paura”, raccolta di quattro piacevoli storie horror di Luigi Siniscalchi nel puro stile di riviste come “Splatter” o “Mostri” per cui l’autore ha più volte collaborato, quest’opera fa da apripista e serve alla casa editrice per calibrare il tiro rispetto alle scelte grafiche e di formato, presenta infatti evidenti carenze a livello di lettering e formato diverso dalle proposte successive; “Self Service” di Bruno Brindisi e Giuseppe Ferrandino (Dylan Dog), riproposta integrale di una storia già apparsa in maniera incompleta su “Splatter” nella quale il protagonista misantropo si interroga su quale possa essere l’unico cibo degno di lui; “Giada” e “Maisha”, personaggi inediti creati rispettivamente dalle coppie artistiche Rosenzweig-Cremona e Matteuzzi-Turini che raccontano l’uno la storia di una liceale che scopre di essere l’ultima possibilità per l’umanità di salvarsi dalla distruzione (ne sono usciti 2 numeri più uno speciale e una storia breve) e l’altro le vicende secolari di Maisha, vampira gestrice del “Train de Vie”, malfamato locale di Varsavia, ed impegnata in una lotta senza esclusione di colpi con i Custodi di San Giorgio, potentissimi vampiri stanziatisi in Vaticano (di Maisha sono usciti 3 numeri, uno speciale ed una storia breve).

Negli anni successivi Taccolini aggiunge al suo parco testate l’ottimo “Ford Ravenstock: Specialista in Suicidi”, progetto di Silvia Raule e Armando Rossi vincitore del “Lucca Project Contest 2005” e troppo presto scaricato da “Panini Comics” che ne pubblica solo il primo numero, e “L’Insonne”, fumetto dalla vita editoriale che definire travagliata è un eufemismo e transfugo dalla discontinua gestione editoriale della “Free Books”. “Ford Ravenstock” è un magnifico personaggio che ha fatto dello spingere le persone al suicidio la propria ragione di “vita”, vita dalla cui inutilità vorrebbe e si sarebbe al più presto sottratto se non gli fosse stato impedito dal suo misterioso maggiordomo (oltre al primo numero uscito per Panini ne sono usciti altri 2 volumi). Per quanto riguarda “L’Insonne”, invece, va riconosciuto alle “Edizioni Arcadia” il grande merito di aver voluto dare una degna conclusione in 3 numeri alle vicende della speaker radiofonica Desdemona Metus, implicata in intrighi e trame alchemiche che affondano le proprie radici nell’alba dell’umanità (qui mi limito solo a segnalare che “Arcadia” ha pubblicato 3 numeri più 3 speciali della serie, mi riservo infatti di dedicare un futuro articolo proprio al fenomeno “Desdy Metus”).

Alle serie targate “Edizioni Arcadia” negli anni si aggiungono anche “Legione Stellare” di Federico Memola e Alex Massacci (Jonathan Steele), viaggio carico d’azione fino ai confini dell’universo (la serie riprende personaggi già apparsi sul volume “Altrimondi” della Star Comics e “Edizioni Arcadia” ne ha pubblicato 2 volumi più uno speciale) e “Loaded Bible”, dissacrante serie “Image” scritta da Tim Seeley e che vede come protagonista un Gesù guerriero che combatte contro i vampiri che sembrano aver preso il controllo degli Stati Uniti (ne sono usciti 2 volumi).

Tra gli one-shot, affianco a riproposte di lavori di Roberto Recchioni e Walter Venturi come “Lost Kidz” (zombie contro ragazzini iper-armati) e “Agent Orange” (arti marziali contro soldati mutanti sullo sfondo della guerra del Vietnam), trovano posto lavori come “Malasorte” di Marco Furlotti e Massimiliano Bergamo, in cui un’invasione di donne aliene minaccia la sopravvivenza del genere maschile, e soprattutto come le due opere di Francesca Da Sacco: “Bambole di Carne”, vero e proprio pugno allo stomaco in cui attraverso uno stile grafico quasi cartoonesco si trattano argomenti come la pedofilia e le torture sui minori (proprio questa discrepanza tra stile grafico e contenuti amplifica la crudeltà del messaggio che coglie il lettore indifeso ed impreparato a quanto sta per investirlo), e “About Death”, riflessione sulla morte e sul suo valore.

Meritano di essere citate brevemente anche pubblicazioni come “Belee”, storia cyberpunk di Guglielmo Signora; “Olos”, particolarissimo progetto di Marco Turini e Elisa Vincenti; “Zorflick”, striscia a metà tra l’umoristico e il non-sense di Matteo Freddi e “Nikolajewka”, ristampa di una storia di guerra di Mino Milani e Dino Battaglia.

Ci ritroviamo tra due settimane con la tanto sospirata (almeno da parte mia!) puntata sul fumetto cinese, vediamo se tra un mattone di psicosomatica e uno di psicologia dinamica mi riesce di finirla!

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