Recensione Spider-man collection 44 (ultimo numero) – Panini Comics

Pubblicato il 6 Maggio 2010 alle 11:56

Spider-man collection 44

Autori: Gerry Conway, Roy Thomas, Len Wein, Gil Kane, Ross Andru, Frank Brunner.

Casa editrice: Panini Comics.

Provenienza: Stati Uniti.

Prezzo: 3,50 Euro.

Come ormai ampiamente pre-annunciato da vari siti e forum in rete, il 44 sarà l’ultimo numero per la Spider-Man Collection, almeno nella sua attuale incarnazione di ristampe da edicola; paradossalmente i lettori della testata che non seguissero le anticipazioni internettiane si sono ritrovati con l’annuncio della chiusura definitiva in calce alle note del numero, così all’improvviso, senza nemmeno poterlo sospettare.

Rimane, leggendo proprio quelle ultime righe, un barlume di speranza nelle parole di Brighel che forse troppo ottimisticamente ancora crede (almeno un po’) in un possibile ripensamento della Panini a fronte magari di un aumento delle vendite proprio con questi ultimi numeri (soprattutto dopo l’uscita in rete della notizia in concomitanza con lo scorso numero, già era successo in passato); forse però, più concretamente, una reale possibilità di vedere qualche altro classico degli Anni ‘70 ci sarà l’anno prossimo in libreria (almeno, per quei pochi appassionati, si spera).

Le storie sono un altro quartetto di assi più una chicca finale che fanno il paio con quelle del numero precedente; la prima è un Marvel Team-Up che vede Spidey per la prima volta (!) in tandem con Jhonny Blaze/Ghost Rider contro la minaccia del villain motociclista the Orb/L’Occhio (MTUP 15), dall’inquietante globo oculare come mascherone e degno antagonista del motociclista fiammeggiante (sta meglio con la maschera che senza!), ad opera di Len Wein (testi) e Ross Andru (ancora ai disegni prima del passaggio definitivo su Amazing), racconto come ben sa chi ha già letto la recensione del numero precedente, che non veniva più ristampato da almeno trent’anni ovvero dai tempi dell’Editoriale Corno (e che qui sfoggia una bellissima nuova colorazione).

Parte centrale dell’albo è dedicata alla doppia storia tratta da Amazing Spider-Man 127/128, dove l’avversario sarà ancora una volta il temibile Avvoltoio (stavolta i testi sono di Gerry Conway); interessante piccolo giallo dove l’Avvoltoio comincerà a uccidere delle ragazze, scostandosi chiaramente dal suo modus operandi consueto (che almeno fino ad allora non mirava solitamente a uccidere nessuno), ma solo la spiegazione finale solleverà tutti i dubbi su questa piccola sciarada ammantata di mistero.

Sullo sfondo continua la costruzione della Ragno-Mobile con l’aiuto della Torcia Umana dei Fantastici Quattro, Harry Osborn dà sempre maggiori segni di cedimento, e fa capolino ancora una volta il professor Warren, futuro Sciacallo assoluto protagonista nella prima saga del Clone; peccato che con la chiusura della testata, come anticipato nella scorsa recensione, non vedremo nessuno di questi sviluppi (almeno in tempi brevi).

Chiudono il volume ben due chicche, la prima è il numero 1 (ricolorato ottimamente) di Howard the Duck da noi meglio noto come Orestolo il Papero, che pochissimi possono dire di aver letto ai tempi della Corno (su Eureka 158!); per chi si chiedesse il motivo di questa ristampa, ovviamente dipende dalla presenza al suo interno dell’Uomo Ragno, e come consuetudine filologica questa collana ha sempre cercato di presentare le sue apparizioni parallele al di fuori di quelle canoniche, qui in anticipo come tempi (è del 1976 mentre le altre storie sono del 1973/74), ma evidentemente s’è pensato di chiudere in bellezza.

I disegni di Frank Brunner, che già aveva lavorato sulle testate di Conan, confezionano sui testi di Steve Gerber (creatore del personaggio) un piccolo gioiellino umoristico e fantasy molto godibile, intitolato manco a dirlo “Howard il barbaro”; la seconda chicca è l’ennesimo recupero storico di una short stories disegnata da Steve Ditko (sui testi dell’onnipresente Stan Lee) e pubblicata addirittura sul numero 7 di Amazing (Adult) Fantasy, la stessa collana che col numero 15 chiuse i battenti pubblicando la prima apparizione dell’Uomo Ragno.

Peccato veramente, a vedere il sommario degli ultimi due numeri e soprattutto la qualità delle storie e delle ricolorazioni, questa Collection aveva alla fine trovato una certa quadratura del cerchio ed era riuscita a stabilizzarsi su un certo livello qualitativo e narrativo; se in passato non ci fossero stati troppi orrori grafici nella qualità di stampa e forse qualche sommario troppo dispersivo nella ricerca di storie d’annata magari troppo lontane nel tempo (e di difficile riproduzione con standard soddisfacenti), probabilmente qualche lettore in più sarebbe rimasto a bordo consentendo una seppur travagliata continuazione nelle edicole.

Ultime note per i fan della testata, che ora magari non sanno dove andare a parare per continuare la loro raccolta di storie classiche dell’Uomo Ragno: la cosa più semplice per proseguirla è quella di procurarsi la precedente ristampa dell’Uomo Ragno Classic a partire dal numero 37 (ancora edito dalla Star Comics, con la brossura), che si apre proprio con Amazing Spider-Man 129 e la prima apparizione del Punitore (dal numero 40 diventa spillato passando alla gestione Marvel Italia nel 1994).

L’Uomo Ragno Classic ha ristampato quindi integralmente tutti i successivi episodi di AMS e al momento opportuno anche quelli della nuova testata Peter Parker, the Spectacular Spider-Man, chiudendo col numero 88 e presentando tutte le storie fino a Uomo Ragno Star 19 (la collana tuttora in corso per la Panini e arrivata al numero 533); discorso a parte per i Marvel Team-Up, di cui come s’è capito manca un bloccone, per l’esattezza quello dal numero 16 al numero 52.

La Marvel Italia all’epoca pubblicò MTU in una collana a parte, L’Uomo Ragno Classic Special (Marvel Classic), dove presentò i primi 8 numeri nei primi due speciali e poi saltò direttamente al primo Annual (con gli X-Men dei tempi d’oro claremontiani e UR) e alla doppia storia di Hulk e l’Uomo dei Boschi di MTU 53/54 direttamente collegata all’Annual, nello speciale 3; per recuperare MTU 16/52 bisogna quindi rivolgersi alla prima edizione dell’Uomo Ragno della Corno, andando a pescare i numeri 145/148, 152/153, 163/164, 166/167, 171/172, 174/180, 196/203, 210/213 e 219.

La collana di speciali ha proseguito ristampando cronologicamente gli episodi di Marvel Team-Up in parallelo con quelli di AMS e PP the SSM presentati sulla collana mensile, fino al volume 12 che si concludeva con MTUP 99; gli episodi successivi, dal 100mo e fino alla conclusione della collana americana (con il numero 150), sono in gran parte inediti in Italia anche perché di fattura abbastanza altalenante (s’è visto qualche recupero su UR Star, Starmagazine e il Punitore).

Su UR Classic Special 13 la Marvel Italia tentò di rieditare i numeri saltati ricolorando gli albi 9/12, ma alcune pagine non vennero presentate, quindi è bene recuperarli comunque dagli ultimi numeri di questa Spider-Man Collection; sul numero successivo, il 14mo e ultimo, venne ristampata, su carta da pacchi e passando dalla brossura alla spillatura, la saga di Hobgolin (che in origine venne presentata disseminata su UR Star 27/38).

Ci sarebbe infine anche l’opzione della prima ristampa dell’epoca, ovvero andare a ripescare questi albi mancanti sugli Uomo Ragno Gigante sempre della Corno (in formato più grande rispetto a quello comic-book), ricercando i numeri 52/55, 58/64, 69/71, 74/75 e 78; tuttavia le colorazioni sono via via sempre più orripilanti (e fuori registro) e i prezzi, dal numero 70 in su, cominciano a levitare parecchio, rendendo paradossalmente più agevole e conveniente il recupero degli albi Corno nella loro prima edizione.


Voto: 7

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