Basilicò: il giallo corale di Giulio Macaione

Pubblicato il 26 Luglio 2016 alle 11:25

Mix tra ricettario, giallo e drama, Basilicò racconta le vite di uomini, donne e ragazzi appartenenti alla stessa famiglia palermitana, con un tipo di narrazione che si avvicina molto a quello delle serie tv.

Tra le novità degli ultimi due mesi, Basilicò di Giulio Macaione merita sicuramente di entrare nella top 5: e non solo perché è una lettura scorrevolissima, con una storia in grado di catturare il lettore fin dalle prime pagine, ma soprattutto perché personaggi molto diversi tra di loro vengono tratteggiati con precisione fin dall’inizio.

L’incipit di Basilicò è perfetto allo scopo e ricorda in parte il pilot di Desperate Housewives: ad introdurre il lettore alla storia, infatti, è la voce narrante di una defunta, la signora Maria Giordano, vedova Morreale e matriarca di una famiglia di Palermo.

Attraverso i suoi pensieri iniziamo a conoscere i suoi cinque figli, presenti al suo funerale, che nel corso della sua vita è stata costretta a crescere da sola dopo la fuga del marito. Il bello di Basilicò, però, è che alla fine del fumetto avremo conosciuto tutti i fratelli attraverso i loro punti di vista, conoscendo la “versione della storia” di ognuno di loro.

basilicò pagina
Una delle prime pagine di Basilicò.

La coralità è una delle caratteristiche principali di Basilicò: ogni capitolo della graphic novel è dedicato ad uno dei diversi figli della signora Maria (Giovanni, Agata, Diego Maria, Rosalia e Santo), intervallati dai flashback seppia-arancio del passato della defunta.

Il lettore viene così a conoscenza di cinque personalità ben distinte tra loro, ognuna con un rapporto molto diverso con la loro madre: basti osservare come ognuno di loro si prepari ad un classicissimo pranzo di famiglia, che però non vedremo mai.

Infatti la signora Maria viene inaspettatamente trovata morta nel suo appartamento: il vero giallo, però, non riguarda tanto la morte della donna – il cui unico desiderio è sempre stato quello di avere una famiglia – quanto il suo passato, e pare che un indizio fondamentale sia proprio l’ingrediente segreto delle sue ricette (che possiamo leggere insieme ai flashback e ai capitoli dedicati ai figli): un basilico molto, molto particolare.

basilicò flashback
Una delle pagine dedicate ai flashback.

Insomma, il concetto di coralità dovrebbe sottintendere anche una certa unità all’interno della famiglia protagonista, ma di fatto così non è: come in tutte le famiglie, anche in quelle più perbeniste, c’è sempre un elemento – o un segreto – a turbare il già fragile equilibro del nucleo famigliare. Non è un caso, infatti, che i fratelli siano riusciti ad unirsi solamente in occasione del funerale della loro madre.

Il siciliano Giulio Macaione, attraverso un tipo di narrazione che ricorda Affari di Famiglia di Will Eisner, racconta non solamente le vicende e i caratteri che compongono la famiglia Morreale, ma anche la sua terra, bella in apparenza ma anche difficile, in cui il bigottismo e le malelingue spesso portano a compiere scelte estreme.

Un colpo di scena lascerà il lettore stupito e allo stesso tempo affascinato, per non parlare del finale: chi legge, infatti, alla fine si ritroverà ad osservare i cinque fratelli sotto un’ottica differente. Perché, risolto un enigma, ne nasce spontaneamente un altro.

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