Incredibili Inumani n. 2, continua una delle migliori serie Marvel [Recensione]
Pubblicato il 30 Giugno 2016 alle 11:25
Gli Inumani sono ora guidati da Medusa ma esiste un’altra squadra di Inumani coordinata dalla splendida Crystal! Non perdete questo albo che segna l’esordio della seconda collana All-New All-Different Marvel dedicata allo strano popolo di Attilan!
Il mese scorso abbiamo recensito il primo albo della nuova serie dedicata agli Inumani, eroi Marvel creati dai leggendari Stan Lee e Jack Kirby in uno storico episodio di Fantastic Four.
Il giudizio era stato positivo ma ce ne occupiamo nuovamente perché in questa seconda uscita inizia la pubblicazione di un’ulteriore comic-book incentrato sugli strani personaggi che vivevano nella città nascosta di Attilan.
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Negli ultimi tempi gli Inumani sono stati al centro di vari sviluppi narrativi che stanno sconvolgendo l’Universo Marvel. Freccia Nera ha liberato una nube di nebbia terrigena, il gas responsabile della nascita dei super poteri degli Inumani, che si è diffusa sull’intero pianeta con conseguenze incredibili.
Diversi individui che a loro insaputa avevano un dna inumano hanno ottenuto straordinarie capacità e vengono definiti NeoUmani. Come se non bastasse, le nebbie terrigene si sono dimostrate letali per i mutanti, dal momento che causano la loro sterilità. Di conseguenza, gli homo superior sono destinati all’estinzione.
La situazione per la Famiglia Reale di Attilan è quindi piuttosto critica. Medusa ha deciso di rappresentare gli Inumani agli occhi dell’opinione pubblica, cercando di evitare il più possibile la tensione con i terrestri nonché un potenziale e probabile conflitto con i mutanti.
Sono queste le premesse di Uncanny Inhumans, scritta dall’ottimo Charles Soule. In questo numero, la bellissima Medusa, ormai separatasi da Freccia Nera, è costretta a confrontarsi con il figlio Ahura, allevato dal terribile Kang il Conquistatore.
Insieme a lei ci sono la Torcia Umana, attuale compagno di Medusa, lo stesso Freccia Nera, Triton, Iso, Lettore e la Bestia degli X-Men, unitosi agli Inumani nella speranza di trovare una cura per i mutanti. Costoro, dunque, si confronteranno con Ahura, ormai invecchiato e decisamente potente, che ha sostituito Kang per ragioni che verranno spiegate nel corso della trama.
Soule scrive testi intensi e profondi, giocando abilmente con l’azione e l’introspezione, e delineando una story-line ricca di pathos. Senza spoilerare, specifico solo che la conclusione dell’episodio è davvero tragica e non si vede l’ora di leggerne il seguito.
I disegni del bravissimo Steve McNiven sono l’altro elemento positivo di Uncanny Inhumans. Il penciler realizza splendide versioni di Medusa, di Freccia Nera, di Johnny e degli altri personaggi e nelle sue mani Ahura assume un carisma che lo rende realmente intimidente.
Come ho specificato all’inizio, comunque, l’albo si segnala pure per la presenza di All-New Inhumans, comic-book dedicato a un’altra squadra di Inumani gestita da Crystal.
La sorella di Medusa ha un compito scomodo: fungere da ambasciatrice degli Inumani e interagire con i politici e i potenti della terra. Il suo è quindi un incarico ufficiale e il contesto non è affatto semplice, considerando che sia gli umani sia i mutanti non vedono di buon occhio la razza inumana.
In un certo qual modo, sembra che la Marvel stia trattando gli Inumani alla stregua degli X-Men anni ottanta. In questi primi due episodi, infatti, Crystal dovrà vedersela con il razzismo anti-inumano che inizia a dilagare.
Oltre a Crystal, il team annovera Gorgon, ora immobilizzato su una sedia a rotelle come una specie di Professor Xavier, Selce, Naja, Rete e la new entry Swain. Il gruppo è impegnato in una missione diplomatica ma non mancheranno i pericoli.
Per giunta, l’apparizione di strani manufatti caduti dal cielo, detti lance celesti, prelude a futuri sinistri sviluppi narrativi. Anche in questo caso non mancano legami con l’universo mutante, tramite la presenza dell’aggressiva Frenzy.
L’autore della serie è James Asmus, chiaramente influenzato dallo stile delle X-serie Marvel, che delinea una story-line intrigante e scrive testi e dialoghi curati e incisivi. Il primo episodio è composto da una storia principale disegnata dal bravissimo Stefano Raffaele che concepisce tavole di grande impatto visivo e da un’appendice illustrata da Nico Leon, meno coinvolgente del primo ma abile e funzionale.
Nel complesso, questa testata Panini Comics è da annoverare tra le migliori in corso di pubblicazione e merita un tentativo. Se volete quindi scoprire o riscoprire alcuni personaggi in passato messi ingiustamente in secondo piano a vantaggio di altri Marvel heroes non più suggestivi di loro, ecco la collana che fa per voi.
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