Spider-Man nn.555-558 – Tetra caccia

Pubblicato il 6 Giugno 2011 alle 08:40

Spider-Man n. 555-558 – Tetra caccia

Autori: Joe Kelly, Zeb Wells, Micheal Lark, Marco Checchetto, Stefano Gaudiano, Matt Southworth
Casa editrice: Panini Comics
Provenienza: Stati Uniti
Prezzo: 3,30 Euro cad.
Recensione


Spider-Man di solito è un personaggio molto solare e divertente, che spara battutine a raffica anche mentre combatte, come suo modo per esorcizzare la paura e confondere l’avversario. Durante la sua lunga vita editoriale, però,  ha attraversato anche momenti molto bui e particolarmente drammatici, che hanno cambiato bruscamente il tono delle sue avventure, sconvolgendo gli appassionati.

Basti pensare alla morte di Gwen Stacy, che è un po’ da tutti considerata la storia che ha segnato la perdita dell’innocenza nei fumetti americani. Oppure le drammatiche scomparse ( temporanee ) di zia May e Harry Osborn, così come l’arrivo dei falsi genitori di Peter, in realtà morti in un incidente aereo quando ancora era piccolissimo.

E proprio questi ultimi avvenimenti che ho citato ( ad eccezione di quello di Gwen ) hanno un denominatore comune: il loro scrittore, ovvero J.M. DeMatteis. Lui più di chiunque altro è riuscito a scavare a fondo nel personaggio e a dargli profondità, regalandoci alcune delle storie più intense e coinvolgenti mai scritte sul Ragno. Una delle più famose è senza dubbio L’ultima caccia di Kraven, il racconto definitivo della storica nemesi di Spidey, nel quale il cacciatore arrivava addirittura a impersonarlo indossandone il costume, non prima di averlo sotterrato vivo ! A quel punto, Sergei Kravinoff ( questo il suo vero nome ) non aveva più alcun traguardo da raggiungere e arrivò al gesto estremo di togliersi la vita, per lui ormai priva di significato…

Adesso, a distanza di oltre vent’anni , i ragno-scrittori decidono di ricollegarsi a quegli eventi, infarcendoli anche con qualche retroscena, raccontati tra l’altro dallo stesso DeMatteis, che ci mostra un inedito faccia a faccia tra Kraven e Kaine, il clone degenere di Peter Parker che coprirà un ruolo fondamentale in questa nuova saga.  L’ottimo Joe Kelly dimostra anche stavolta di essere uno degli autori più validi tra le fila degli “aracno-esperti”, coadiuvato da Zeb Wells, e riprende esattamente le stesse atmosfere cupe e angoscianti della storia originale, aggiungendoci un tocco di violenza in più e coinvolgendo un folto numero di personaggi.

Ne La tetra caccia, infatti, è la perfida moglie di Kraven, Sasha, ad organizzare una spietata caccia ai “ragni”, ovvero coloro che in qualche modo sono collegati a Spidey e ai suoi poteri. Tutto questo con lo scopo di resuscitare, grazie al loro sacrificio, suo marito Sergei e il figlio Vladimir e riunire così la grande famiglia Kravinoff. Ne scaturirà quindi una guerra tra l’Uomo Ragno e altri supereroi “ragneschi” come Spider-Woman, Arana e Arachne e la ritrovata famiglia del cacciatore, composta anche dal Camaleonte, suo fratellastro, e dai figli Alyosha e Ana,  in cui non mancheranno morti e spargimenti di sangue a scapito di entrambe le fazioni.

Ma le figure probabilmente più interessanti di questa “nuova caccia” sono Kaine, che cercherà una volta per tutte di dare un senso alla sua esistenza dannata, e ovviamente il rinato Kraven, che non prenderà certo bene questa sua resurrezione forzata, in quanto non voluta da lui ma da sua moglie.  In un certo senso, Sergei si sentirà costretto a riprendere la sua caccia al Ragno, ma non gli sembra “nobile” il modo con cui è ritornato a combatterlo, per cui dovrà trovare dentro di sé le giuste motivazioni per tornare ad essere il grande cacciatore che era un tempo …

Passando al nostro protagonista, invece, non è un caso che proprio nella battaglia finale lo vediamo rindossare il vecchio costume nero, quasi sempre utilizzato nelle vicende più drammatiche ( vedi la saga Back in Black ), ma che era anche il costume ufficiale di Spidey all’epoca de L’Ultima caccia di Kraven, a cui Joe Kelly rende chiaramente omaggio. Ma è giusto menzionare anche un altro autore che sicuramente ha influito nella stesura finale di questa Tetra caccia, e mi riferisco a J.M. Straczynski.

Il tema del “ragno” che prende il sopravvento sull’uomo e della natura “totemica” e sovrannaturale dei poteri di Spider-Man è stato introdotto proprio da Stracz nel suo celebre ciclo di storie, così come il personaggio di Ezekiel, che aprì gli occhi a Peter su questa nuova realtà ed era dotato dei suoi stessi poteri, e che stavolta ricomparirà in un’inquietante versione zombie ! Ma non solo… in una specie di “visione” viene raffigurato anche il costume che Peter Parker indossava in un futuro alternativo, poco prima della sua morte, nel bellissimo Amazing Spider-Man 500, sempre scritto da Stracz e disegnato dai Romita padre e figlio. Sicuramente uno dei momenti più alti dello loro gestione, che vale la pena recuperare…

Menzione finale anche per i disegnatori principali di questa saga, ovvero Micheal Lark e Marco Checchetto, molto efficaci nel  trasmettere con le loro tavole la violenza e l’oscurità della storia, che di fatto porta a conclusione quasi un anno di sottotrame e anche la seconda fase del Brand New Day, oltre a rendere omaggio a due degli autori più significativi nella storia del Ragno.


Voto: 7,5

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