The Boy and the Beast – l’allievo del demone, una storia di crescita e amicizia [RECENSIONE]
Pubblicato il 29 Giugno 2016 alle 11:25
Dopo il grande successo al cinema, edito da Planet Manga il manga tratto dall’omonimo film del regista Mamoru Hosoda
Ren ha appena perso la madre, il padre sembra non volerne sapere di lui, per questo i parenti del piccolo si accapigliano per chi deve prendersene cura. Stanco e deluso, Ren decide di lasciare tutto e tutti, e al grido di “Vi odio tutti!” fugge per le strade di Shibuya.
Dopo un bizzarro incontro con due strani sconosciuti dalle sembianze animalesche, per sfuggire alla polizia svolta in un vicolo e finisce nello Jutengai, un mondo pieno di bestie. Bloccato in questa strana dimensione, Ren incontra di nuovo i particolari individui scorti nelle strade di Shibuya e scopre così che si trattano dell’orso Kumatetsu e della scimmia Tatara. Ren scopre subito che il quartiere dove è finito si chiama Jutengai ed è popolato da migliaia di demoni.
Il Gran Maestro del Jutengai ha annunciato il suo ritiro per incarnarsi in una divinità, e i candidati alla sua successione sono due: Kumatetsu, rude e sregolato, che manca di nobiltà di spirito e non ha nessun allievo e Iozen, il suo esatto contrario, padre di due figli e molto rinomato per le sue gesta nobili.
Kumatetsu anziché permettere a Ren di tornare nel suo mondo lo nomina come suo primo allievo e se lo porta a casa, dove a causa della riluttanza di Ren nel dirgli il proprio nome, lo ribattezza Kyuta, che in giapponese richiama al numero nove, gli anni di Ren.
Comincia così la storia del ragazzino e della bestia, di un discepolo e del suo maestro che già dalle premesse del loro primo giorno insieme non si preannuncia semplice, ma anzi un percorso lungo e irto di ostacoli.
The Boy and The Beast è l’adattamento manga, a opera dell’autore Renji Asai, dell’omonimo film animato del regista Mamoru Hosoda, già famoso al grande pubblico per opere di successo come Summer Wars e La ragazza che saltava nel tempo.
Chi ha già visto il film leggendo questo manga avrà un’occasione in più per rivivere la splendida storia di crescita e amicizia di un cucciolo di uomo e di un grosso orso. Chi è nuovo alla storia non potrà che rimanere colpito dalla spiccata personalità di entrambi i protagonisti che fanno scintille già dalle prime pagine.
La storia di Kyuta in questo primo volume è ancora solo accennata, ma le sue emozioni sono ben delineate, il dolore di aver perso il controllo della propria vita reso perfettamente. E il Jutengai è un po’ una sorta di selva oscura in cui il ragazzino si perde mentre scappa da una vita che lo ha tradito e rifiutato, abbandonandolo a se stesso.
L’incontro con Kumatetsu, un essere dalla forte personalità, rappresenta per il bambino un punto di svolta, un cambio decisivo verso una redenzione dall’odio e dalla sfiducia nel prossimo e una vera crescita Anche la storia di Kumatetsu è ancora grezza, benché il lettore non può che innamorarsene a prima vista, grazie alla sua irresistibile presunzione e goffaggine.
Il tipico duro dal cuore di burro che sarà disposto a tutto pur di insegnare al suo discepolo l’arte del combattimento. Le loro interazioni, ancora ridotte al minimo, sono comunque divertentissime grazie ai loro battibecchi, alle frecciatine… ed è intuibile come queste non siano che le braci sotto le quali sta covando qualcosa di meraviglioso.
Al di là della storia, che si rifà all’opera originale del regista Hosoda, indiscusso maestro del genere animato, a Renji Asai, il mangaka, va dato il merito di essere riuscito a ricreare la stessa atmosfera del film, grazie a un disegno molto pulito, tavole di facile lettura, dialoghi ridotti all’essenziale e un ampio spazio dedicato alle creature misteriose che popolano un mondo altrettanto misterioso.
Per non parlare della splendida resa della caratterizzazione di Kumatetsu. Stupefacente la gamma di emozioni non verbali ritratte attraverso il volto della bestia: minaccioso quando deve esserlo, dai tratti ingentiliti in modo appropriato nei momenti più tranquilli: un modo perfetto per accentuare i suoi sbalzi di personalità.
Un primo volume molto piacevole che semina le premesse per ciò che sboccerà in un’avventura meravigliosa, dove nulla è ciò che appare e la realtà ribalterà ogni luogo comune.
Imperdibile.