Recensione Negima! vol.1 – Star Comics
Pubblicato il 5 Maggio 2010 alle 11:13
Autore Ken Akamatsu
Casa Editrice Star Comics
Provenienza Giappone
Prezzo 4,20€
A cura di MikiMoz Capuano
Negi Springfield è tornato nella nostra penisola. Dopo un paio d’anni di assenza, e a sei anni dal suo esordio. E’ tornato in una nuova veste, con un nuovo editore.
A riportare in Italia le avventure del simpaticissimo Harry Potter giapponese (o meglio, sempre from Regno Unito, ma inviato in Giappone per uno stage…), è la Star Comics, non nuova ai recuperi di serie lasciate in sospeso da altri editori.
Il primo volume è un’introduzione generale e simpatica su quel che verrà. Ma il futuro, che molti lettori già conoscono tramite le precedenti edizioni, saprà allargare gli orizzonti e sarà ricco di spunti e sfumature che qui ancora non vengono mostrate.
Però, già in questo prima uscita, c’è molto da scoprire.
Molto perché, Negi Springfield, maghetto di 10 anni, è solo uno degli oltre trenta protagonisti iniziali che qui vengono a malapena citati tutti.
Essì: Negi avrà la (s)fortuna di insegnare inglese in una classe femminile dell’Istituto Mahora, un enorme complesso scolastico, sicuramente misterioso.
Un ragazzino alle prese con un vero e proprio harem, praticamente. E le cose si complicano presto, per lui: Asuna Kagurazaka, co-protagonista dell’opera, alunna ribelle e manesca, scopre praticamente subito la sua natura di mago. E così, comincia la fanfara di gags tipiche del caso: scenette imbarazzanti ai bagni pubblici, superstarnuti che polverizzano i vestiti lasciando scoperti i capi intimi, seni prosperosi in evidenza, eccetera eccetera.
Eppure, sebbene siamo nel classico schema che prevede fanservice a go-go, Ken Akamatsu sembra aver davvero qualcosa da dire. O almeno, qualcosa di più simpatico e diverso da dire rispetto ad altre opere simili.
Di certo non siamo di fronte a un capolavoro narrativo, con profonde riflessioni o introspezioni spettacolari, ma la trama promette, e non è sicuramente solo un pretesto per mostrarci mutandine e pose più o meno ammiccanti.
E’, come si evince già da questo primo numero, una storia da leggersi col sorriso sulle labbra, una storia di pura evasione, un frullato tra il precedente lavoro di Akamatsu (Love Hina) e la famosa opera della Rawling.
Anche tecnicamente, l’autore riesce ad amalgamare perfettamente sfondi dettagliati a personaggi morbidi e tondeggianti, creando delle tavole pulitissime e mai pesanti.
La nuova edizione è molto curata, ripristinando il colore nelle tavole iniziali, che si videro così solo nel 2004 sul magazine Yatta! della PlayPress.
Le traduzioni risultano leggermente migliorate, forse più precise e dettagliate, rispetto all’altra versione.
La qualità della stampa è sensibilmente più buona, con tavole meno scure e sfumature più distinguibili rispetto al passato.
Tra le pecche invece troviamo qualche scritta decentrata nei baloons, frasi che sbordano oltre le nuvolette più piccoline, e un font forse troppo grande per le scritte senza box, che vanno a coprire spesso parte del disegno sottostante. Tali problemi erano assenti con la PlayPress.
La Star Comics recupera la quarta di copertina, che non è più -per fortuna- una riproposizione della cover, ma un disegno completamente nuovo.
La cover proposta in questa edizione presenta colori più brillanti e accesi rispetto a quelli mostratici ad aprile 2007.
L’adattamento è buono ed è in linea con gli altri manga Star Comics, nonostante fosse assolutamente buono anche quello precedente.
Piccole curiosità derivanti dai differenti adattamenti: la targhetta della stanza di Asuna e Konoka (e Negi!) perde ora il numero 543; una formula magica cambia da “Saltent Peniculi!” a “Saltent Penicilli!”, la diversa titolazione dei capitoli, e la data impressa sul diploma di Negi, che da “2003. 07.” diventa “2003. 03.” , cambiamento sicuramente avvenuto in madrepatria -ma solo dopo la vendita dei diritti di Negima! per Yatta!, chissà- (forse per motivi logistici all’interno della storia in sé).
VOTO 7 +