WARCRAFT: il prequel ufficiale del film a fumetti [Recensione]
Pubblicato il 28 Giugno 2016 alle 11:25
Arriva nelle edicole e fumetterie d’Italia, grazie a Saldapress, l’atteso prequel a fumetti del film Warcraft – L’inizio.
Come ogni brand di successo, anche l’universo di Warcraft non sfugge al fascino esercitato dalla nona arte. Così dopo essere stato un videogioco di straordinario successo, dopo essere divenuto un film ad alto budget per la regia di Duncan Jones, il gioco della Blizzard torna al mondo del fumetto.
Un ritorno, quello di Warcraft: il prequel ufficiale del film, che deve fare i conti con un passato importante. Molti sono, infatti, gli albi a fumetti usciti negli anni e ispirati al noto videogame.
L’opera di cui si tratta, però, prende in parte le distanze dai suoi predecessori, ricollegandosi solo in modo indiretto all’universo fantasy creato su carta dalla Wildstorm (poi DC) e inserendosi, invece, nella continuity della recente pellicola della Legendary pictures di cui ne costituisce l’antefatto.
La storia, affidata alla penna di Paul Cornell e ai disegni di , è portata in Italia in contemporanea con gli USA da Saldapress. Il primo albo, in uscita a giugno, è composto da 48 pagine a colori, mentre il secondo e conclusivo sarà nelle edicole e fumetterie a luglio e avrà 64 pagine.
La trama è costruita in modo da presentare al lettore i protagonisti della vicenda: il prode Anduin Lothar, cavaliere ligio al dovere e preso dalla responsabilità della sua imminente paternità; Llane Wrynn, futuro re di Roccavento, desideroso di mettersi in luce agli occhi del padre; Medivh, un guardiano di Tirisal conoscitore di antiche arti magiche.
Le vicende, come è facile aspettarsi da un prequel, sono ambientate decenni prima del lungometraggio, quando i tre eroi dovevano ancora forgiare la loro alleanza. I terribili Troll rappresentano la minaccia della storia e avranno occasione d’incrociare la spada in un paio di circostanze con i protagonisti.
L’azione, pur non mancando, non è il centro della narrazione che preferisce focalizzarsi sulle personalità, ancora in divenire, dei giovani eroi.
Il taglio teen del fumetto emerge sin dalle prime pagine, con dialoghi veloci e semplici che rendono la lettura spedita e piacevole ai giovanissimi, prevedibile e banale ai più navigati. Ben lontana è dunque la magniloquenza cui tanta narrativa fantasy ha abituato il pubblico.
Anche gli scontri, per quanto mortali non sono mai rappresentati nella loro più esplicita cruenza con cambi d’inquadratura che non concedono più di una lama insanguinata, o un corpo trafitto. I colori, in tal senso, sono in linea con le intenzioni di Broome, aiutando a ricreare un contesto più leggero e stemperando così le scene violente.
Maggiore difficoltà presenta l’analisi del comparto grafico. I tanti disegnatori, che hanno messo mano ai vari capitoli del volume, rendono impresa improba dare un giudizio univoco sul fumetto che quindi pecca di una percepibile discontinuità nella qualità del tratto.
In sostanza Warcraft: il prequel ufficiale del film è un’opera senza troppe pretese che potrà piacere ai più giovani, in cerca di una storia dai toni meno dark e dalla scrittura scorrevole, ma che potrà deludere il pubblico più esigente, abituato a una prosa complessa e a storie mature.