Batman Anno Uno – Edizione Deluxe [Recensione]
Pubblicato il 23 Giugno 2016 alle 11:25
Torna in Edizione Deluxe uno dei capolavori del fumetto americano: Batman Anno Uno! Scoprite o riscoprite le origini del Cavaliere Oscuro reinterpretate dal geniale Frank Miller e illustrate dal talentuoso David Mazzucchelli!
Ho scritto in diverse occasioni che le storie di Batman sono state realizzate da maestri del fumetto americano e internazionale e se si dovesse stabilire quale sia stato il più rilevante la scelta sarebbe difficile. Tuttavia, si può affermare senza tema di smentite che Frank Miller merita una considerazione particolare.
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E’ lui ad avere impostato le caratteristiche del Cavaliere Oscuro contemporaneo e molti degli sceneggiatori a lui successivi hanno dovuto tenere presente i suoi canoni.
In genere si cita il capolavoro Dark Knight Return come l’opera di Miller più importante in questo senso ma non bisogna trascurare Batman Year One, rivisitazione delle origini di Bats pubblicata a puntate negli anni ottanta sulle testate del Pipistrello e poi in volume.
E’ qui che Miller narra le origini del Detective Incappucciato nel contesto post-Crisis e le vicende del suo primo anno di attività come vigilante. Dopo la conclusione di Crisis On Infinite Earths, infatti, il DCU ripartì da zero e a Miller fu affidato il non facile compito di raccontare i primi passi di Bruce Wayne nel suo ruolo di eroe mascherato.
Molti conoscono questa pietra miliare ma Lion ha deciso di riproporla in edizione Deluxe e coloro che ancora non l’hanno letta potranno colmare la lacuna. Miller conserva gli elementi essenziali di Batman, a cominciare dalla tragica morte dei genitori, il trauma che lo spingerà a diventare un nemico del crimine.
Tuttavia, inserisce la story-line in un ambito temporale più vicino al nostro, descrivendo una Gotham City oscura e sporca mutuata dal cinema di Scorsese. E non mancano influssi noir, evidenziati soprattutto da testi intensi, profondi e chandleriani.
La morte dei genitori è quindi il punto d’inizio della trama ma poi Frank si concentra sulle macchinazioni della famiglia mafiosa dei Falcone che assumeranno un ruolo importante nelle saghe di Batman. La lotta tra il Cavaliere Oscuro e i Falcone, nonché i potenti corrotti che li sostengono, è il nucleo portante della trama.
Nello stesso tempo, però, Miller si occupa di James Gordon, compiendo un’analisi psicologica magistrale del personaggio. James crede nella legalità ma non è privo di fragilità interiori, simboleggiate dalla relazione extraconiugale con una collega. E’ un uomo imperfetto, dunque, così come è imperfetto Bruce, ossessionato da un impulso di vendetta che a volte lo rende poco riflessivo.
In una splendida sequela di monologhi intrecciati, Miller rappresenta un mondo cupo, tragico, fatto di pulsioni deviate, senza eccedere (del resto, lo ripeto, il lavoro fu in origine pubblicato sui comic-book regolari di Batman, all’epoca sottoposti alle regole del Comics Code). Malgrado tutto, però, riesce a inserire dettagli che negli anni ottanta erano ancora eversivi e trasgressivi.
E’ il caso, per esempio, di Catwoman. Miller ne enfatizza il lato sexy e perverso, già latente nelle avventure del passato. Nella sua versione, Selina è una prostituta specializzata in servizi sadomaso.
Batman Year One non è solo imperdibile per la prosa di Miller. Il penciler David Mazzucchelli svolge egregiamente la sua parte. David si allontana dai modelli adamsiani e non segue neanche lo stile di Frank. Abbandona altresì l’impostazione alla Gene Colan che aveva contrassegnato le sue storie marvelliane di Devil scritte da Dennis O’Neill.
In Batman Year one il tratto è più stilizzato, con un’allure retrò che rimanda, facendo i debiti distinguo, alle scelte espressive di Milton Caniff e di altri cartoonist della Golden Age.
Il risultato è spiazzante. Da un lato Batman Year One ha un feeling contemporaneo, grazie ai testi di Miller; dall’altro è un omaggio alla gloriosa tradizione grafica dei fumetti pre-Silver Age. In pratica, Miller e Mazzucchelli realizzano un capolavoro post-moderno tuttora coinvolgente.
Comprendo che molti conoscono già un simile gioiello e considereranno scontata la nuova edizione. Ma ci sono pietre miliari che devono sempre essere a disposizione di potenziali acquirenti. Batman Year One rientra nel discorso. L’attuale versione Deluxe vale la spesa. Per correttezza nei confronti degli utenti, però, devo fare una precisazione. Alcuni ritengono che si tratti di un Absolute, a causa del formato.
La Lion ha dichiarato che si tratta di un Deluxe. Prendo atto della comunicazione ufficiale della casa editrice e aggiungo che tale questione non inficia il valore dell’opera di Miller e Mazzucchelli. In ogni caso, sappiatevi regolare.