Ho conosciuto Magnus – Recensione

Pubblicato il 21 Giugno 2016 alle 20:00

Presentato al Biografilm Festival di Bologna, l’opera del regista Paolo Fiore Angelini ripercorre i momenti salienti del disegnatore di Alan Ford a partire dalle persone che sono state a stretto contatto con lui e con uno stile che omaggia la trasmissione SuperGulp. Un’opera da non perdere per tutti gli appassionati del fumetto italiano.

Chi era Roberto Raviola, in arte “Magnus”? Conosciuto principalmente per essere il disegnatore dei primi fumetti “neri” italiani (tra gli altri, Satanik) e di Alan Ford, Magnus è riconosciuto a livello mondiale come artista a tutto tondo.

Anticipatore delle moderne graphic novel (genere letterario oggi di grande successo), Magnus è autore de Lo Sconosciuto (con la collaborazione alla sceneggiatura del primo episodio di Francesco Guccini), particolare serie di fumetti (solo 6 numeri) incentrata sulle avventure di un mercenario, Unknow, divenuto, nel tempo, una vera e propria icona del fumetto italiano.

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Con uno stile particolare e trovate stilistiche che hanno fatto scuola (una su tutte le famose vignette a tutto tondo con il personaggio in primo piano che parla su uno sfondo nero) e dotato di una particolare attenzione ai dettagli, Magnus ha spaziato lungo generi differenti (fantascienza, noir, fantasy…) fino ad approvare al genere western con la famosa storia La valle del terrore per la serie Tex, considerato da molti il suo testamento artistico, che gli occupò ben sette anni di lavoro e l’isolamento a Castel Del Rio, nell’Appennino Tosco-emiliano, prima della morte, avvenuta nel 1996 a Imola.

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Immagine tratta da La valle del terrore, Tex, Albo Speciale n.9

Una personalità sfaccettata e poco decifrabile, più o meno come la sua produzione artistica. E proprio da qui parte la ricerca del regista Paolo Fiore Angelini che prova a definire un ritratto di questo artista criptico e geniale affidandosi a tre “detective” improvvisati ma molto competenti sull’opera di Magnus: i critici Luca Baldazzi, Andrea Plazzi e Giulio Cesare Cuccolini che partono alla ricerca dei luoghi e delle persone che hanno avuto a che fare con Magnus, dalla moglie, all’amica Sara Spisni fino a colui che, verosimilmente, è la fonte d’ispirazione per il personaggio di Unknow.

La ricerca si snoda lungo tre atti della vita del fumettista, coincidenti con la nascita dei suoi tre lavori più significativi: la nascita di Alan Ford, la pubblicazione delle storie de Lo Sconosciuto e i sette anni di lavoro per La valle del terrore.

In questi periodi a parlare per Magnus sono gli stessi personaggi delle sue storie. Seguendo, infatti, lo stile della famosa trasmissione televisiva SuperGulp!, di cui Alan Ford era uno dei protagonisti principali, la pellicola ci fa vedere le tavole originali dei fumetti di Magnus “narrate” con le voci di doppiatori che interpretano i vari personaggi.

Una vera e propria “operazione nostalgia”, molto suggestiva, in cui gli appassionati di fumetti potranno vedere i personaggi e le loro storie prendere vita davanti a loro come un vero e proprio “fumetto animato”.

Il film è parte finale di un progetto più ampio che comprende altri due progetti legati all’artista tenutisi quest’anno a Bologna: la mostra dal titolo Magnus e l’altrove. Favole Oriente, Leggende a cura di Luca Baldazzi e Michele Masini, promossa da Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, e il libro Magnus prima di Magnus. Gli anni dell’apprendistato di un maestro del fumetto, sempre a cura di Luca Baldazzi.

Un’occasione unica per riscoprire la vita e soprattutto le opere di questo straordinario artista, la cui genialità prevarica le strette griglie della carta stampata.

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