7 MOTIVI per guardare Supergirl
Pubblicato il 14 Giugno 2016 alle 13:00
La cugina di Superman è tornata in tv e questa volta è lei l’indiscussa protagonista. Trasmessa sulla CBS fino all’aprile del 2016, la seconda stagione di Supergirl verrà trasmessa in America su The CW e, già da ora, fervono i lavori per rendere tali le imprese della figlia di Krypton.
Sviluppata da Greg Berlanti ed ispirata ai personaggi della DC Comics, Supergirl è stata una serie evento per il network americano della CBS. In cerca di una produzione televisiva che in un certo qual modo potesse aprire le porte ad un pubblico più giovane, la rete di The Good Wife e di altri prime-drama, lo scorso anno ha deciso puntare su i super-eroi, ri-portando in tv il mito di Supergirl (più di venti anni dopo che lo stesso network cancellò la serie dedicata a Flash).
La cugina di Superman che è apparsa più volte sia al cinema che in tv senza riscuotere il meritato successo, ora con questa serie a lei dedicata, può ritagliarsi il giusto spazio nel cuore del pubblico e, soprattutto, anche lei può ampliare il moderno universo super-eroistico in tv.
Più vicina a The Flash per scenografia e situazioni, ben lontana dalla crepuscolarità di Arrow e con un effetto nostalgia nei riguardi di Smallville, Supergirl nonostante l’impegno di cast e crew non ha mai brillato per qualità e ricercatezza (almeno nei venti episodi fino ad ora trasmessi).
Dopo il buon pilot – che è stato leakato ben 6 mesi prima della sua messa in onda – la serie pare essere caduta in alcuni colpi di scena telefonati ed episodi autoconclusivi i quali hanno impedito di far brillare lo show come avrebbe dovuto.
Certo strada facendo ha trovato il modo di essere accattivante e soprattutto ha saputo sedurre il pubblico, ma gli ascolti in caduta libera, hanno fatto cambiare i piani del network. Supergirl infatti per il rotto della cuffia avrà una seconda stagione ma sarà trasmessa sulla CW, già casa di tre serie tv legate al mondo DC, un espediente questo che crea quasi un paradosso nell’universo televisivo di oggi, ma rimane comunque una chiara e ben mirata operazione di marketing.
Tutt’ora in onda in Italia su Mediaset Premium con gli episodi della stagione uno, la serie che vede in Melissa Benoist una nuova e caparbia Supergirl, tornerà in America il prossimo settembre con tante (issime) novità.
Ma fra critiche e cadute di stile, la produzione del principe dei Nerd AKA Greg Berlanti, rimane una serie da evitare oppure da seguire con dedizione e parsimonia? Supergirl ha i suoi difetti, questo è vero, ma ha comunque dalla sua parte alcuni validi motivi per meritare la nostra attenzione. Ne abbiamo trovati 7!
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7 – Supergirl è l’erede morale di Smallville
Il mondo delle serie tv americane è una realtà che ciclicamente si ripete, ma usi e costumi ritenuti obsoleti, ritornano di moda.
Una cosa del genere è accaduta con Supergirl che, nel tentativo di ritagliarsi un posto nel mondo delle comic-series, ha emulato i sentimenti e le emozioni (a buon mercato) di Smallville. Seppur la serie di Greg Berlanti vive di vita propria, ha un duplice legame con l’universo di Superman (non solo un legame di parentela).
Supergirl infatti non fa latro che adattare, secondo i moderni dettami dello storytelling giovanile, quello che negli anni 2000 hanno rappresentato le avventure di Clark.
Si odono sentimenti di rivalsa, sogni di un mondo migliore e la consapevolezza che ‘da grandi poteri derivano grandi responsabilità’. Potrebbe risultare un mix di idee e pensieri non in linea con la realtà di oggi, ma fra i tanti difetti che la serie può avere, questa caratteristica la distingue dalla massa.
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6 – E’ una serie old fashion
Appurato dunque che Supergirl è l’erede morale di Smallville, viene spontaneo affermare che la serie della CBS (ora della CW) è un prodotto old fashion.
Nel mondo delle serie tv, non è facile spiegare il significato di old fashion appunto dato che, ormai, è diventato non solo un metro di paragone ma un termine per etichettare un prodotto televisivo.
In molti potrebbero pensare a Mad Men, perché prende il vecchio e lo rende sexy ed attuale, senza fare parallelismi assurdi, Supergirl è tale perché prende tutta la tradizione fumettistica di stile (il vecchio), e lo contestualizza, lo rende cool (in questo caso fashion), quasi a creare un effetto revival.
Lo si nota ad esempio dall’impianto narrativo (il destreggiarsi con la vita di tutti i giorni, affrontare il mostro della settimana ecc) e, soprattutto, da come vengono strutturate le dinamiche familiari (patinate ma non superflue). In parole povere Supergirl è una serie ‘vecchia ma non obsoleta’
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5 – Celebra il girl power
Attualmente in tv si sta dando molto spazio alla figura dell’eroina forte ma dal cuore tenero. Lo si è visto in Arrow con Black Canary o con l’evoluzione del personaggio di Thea, ad esempio, di grande spessore poi è Sarah Lance che in Legends of Tomorrow ha dato il meglio di se; si nota che ultimamente c’è una vera celebrazione del girl power, e in convesso Supergirl rappresenta l’estremizzazione della forza delle donne.
Il personaggio messo in scena da Berlanti, è una ragazzina dai solidi valori, che fatica a sgambettare in un mondo popolato dal men power e quindi, diventare la donna più forte al mondo, arrivare ad abbracciare il suo destino da eroe, per la dolce Kara, significa un momento di rivalsa un modo per far capire che lei non è una ragazza come tante.
Non è una serie tv che vuole essere una propaganda per le femministe convinte, ma sfata finalmente un mito della donna di oggi, perché ‘oltre alla gambe c’è di più’.
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4 – Melissa Benoist è la portavoce della generazione di oggi
Ci sono ancora dei dubbi a riguardo di Melissa Benoist e, se la giovane promessa, è l’attrice giusta per dar vita al personaggio di Supergirl, eppure alla luce dei fatti questo è il male minore.
Lei è giovane e sbarazzina, conosciuta per essere stata una fra le protagoniste della quarta stagione di Glee, Supergirl rappresenta il momento della sua affermazione.
È giovane si, bella non da bucare lo schermo, eppure diventa portavoce di una generazione. E’ la paladina delle ragazzine abiette, quelle che sono emarginate, quelle occhialute ed un po’ goffe, Melissa Benoist con il personaggio di Kara fa capire che essere diverse deve essere un vanto.
Distinguersi dalla massa ed essere belle ma non attraenti, non deve essere la causa dell’emarginazione, tutti sanno che ‘nella botte piccola c’è il vino buono’.
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3 – Family ed action drama: la miscela perfetta
Smallville appunto ha fatto scuola. Diversamente da quanto accade in Arrow, The Flash e soprattutto in Legends of Tomorrow, Supergirl vince una sfida che si credeva persa in partenza: bilanciare alla perfezione il lato drama da quello action.
In ogni episodio infatti c’è spazio sia per sviscerare le tematiche familiari – di grande importanza sono i momenti di Kara con sua sorella – che dare ampio spazio alla parte più action della serie – come le corse forsennate fra i cieli di National City ad esempio –
Un bilanciamento che rende la narrazione più scorrevole, credibile e da ampio spazio sia alla Supergirl che al suo alterego kryptoniano. Un espediente usato già molte volte nelle serie a tema, ma qui assurge una sfaccettatura diversa, sfruttata per rendere il racconto fresco, giovane e dinamico.
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2 – Triangoli amorosi ed altre storie
Anche Supergirl cade nella ‘trappola’ dei triangoli amorosi e di quelli non corrisposti, eppure c’è una vera inversione nel come viene presentata la vicenda.
All’interno della serie ci sono così tanti sub-plot che, la tematica amorosa, viene analizzata con una tale naturalezza che il particolare non prende mai il sopravvento.
Si tratta di giochi di sguardi, allusioni, confronti lasciati a metà, perché quello che preme affrontare è il rapporto di Supergirl con la società di National City, e soprattutto come affrontare la minaccia dei nemici di Krypton.
Due particolarità che appunto riescono a gestire e portare avanti la crescita emotiva di Kara, il suo rapporto con Cat Grant, i palesi giochi di sguardi con Jimmy Olsen e via dicendo. Sono le altre storie che smorzano la monotonia del triangolo amoroso, perche in realtà ‘non si vive di soli feelings’.
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1 – Kara come Kal-El, due destini che si uniscono
Anche se adesso la seconda stagione di Supergirl desta ancora più curiosità dato che, a quanto pare, nei primi due episodi verrà introdotto Superman e una sorella di Lex Luthor, fa un certo effetto che le avventure di Kara camminino di pari passo con quelle di Kal-El. Si perché sembrano due destini che si uniscono, l’uno che compensa l’altro.
Supergirl ad esempio ha già preso coscienza del suo potere ed affronta a testa alta i pericoli di Krypton, Superman invece anche se ha tardato ad abbracciare il suo destino, rimane una presenza etera nella vita della cugina, come un forzuto angelo custode.
E quindi ora che i due divideranno la scena, per davvero, fa ben sperare che finalmente la serie tv possa fare il suo definitivo salto di qualità, perché Supergirl nonostante ha fascino ed ilarità da vendere.