Verdad e il bisogno di verità [Recensione]
Pubblicato il 9 Giugno 2016 alle 11:25
Ideali di verità, libertà e giustizia sono i capisaldi sui quali si regge Verdad, graphic novel di Lorena Canottiere che presenta al lettore il sogno utopico della giovane Verdad.
Quanto vale la verità? Che peso riveste oggi questo concetto così astratto, ma allo stesso tempo pieno di una realtà che tutti noi cerchiamo di raggiungere? Domande che spesso lasciano tanti punti interrogativi, ma alle quali ognuno – a suo modo – cerca di rispondere.
Edito per la Coconino Press, Verdad è l’ultimo lavoro della fumettista nostrana Antonella Canottiere, che in circa 160 pagine dipinge un resoconto del concetto di verità e lo fa raccontando una storia. Certo perché il fine ultimo dell’autrice è proprio quello di raccontare, in modo che il lettore possa “conoscere” e dunque arrivare a toccare il senso di verità attraverso la lettura di una storia.
La narrazione della Canottiere è incentrata intorno alla figura della piccola Verdad, bambina di otto anni che vive con la nonna in un paesino dei Pirenei. Di sua madre conosce poco, solo che aveva vissuto a Monte Verità (comune anarchica che professava l’amore libero, il vegetarianesimo e il nudismo) con l’obiettivo di coltivare il sogno di una società libera e giusta.
Anche Verdad cresce con questi ideali e cerca di metterli in pratica nella resistenza spagnola contro la dittatura di Francisco Franco. Resta, però, gravemente ferita in un agguato e perde un braccio. Quando le sorti della guerra volgono al peggio, Verdad decide di non fuggire e per anni vive una vita di clandestinità sulle montagne.
Utilizzando uno stile di scrittura chiaro e semplice, Antonella Canottiere regala un piccolo capolavoro a tinte arcobaleno, un’opera delicata arricchita da cenni storici che la rendono ancor più vera. Non è certo un caso che il nome della protagonista sia Verdad (in italiano verità), proprio a sottolineare quell’obiettivo di ricerca di autenticità che diviene un tutt’uno con la nostra eroina, obiettivo insito in lei da sempre e ricordato ogni qual volta il suo nome è pronunciato.
Un uso sapiente e deciso del colore, accentuano ancor di più il senso di grazia e a tratti di sensibilità che l’autrice vuol infondere. Verdad incarna tutti quegli ideali di utopia, punta i fari verso il bisogno continuo dell’essere umano di entrare in contatto con il senso di veridicità, valore questo che è impossibile fermare fino a quando non è stato fatto proprio.