L’INVINCIBILE IRON MAN n.1, la testata simbolo della Nuovissima Marvel [ Recensione ]
Pubblicato il 31 Maggio 2016 alle 11:25
Tony Stark torna ad essere il geniale ed egocentrico playboy più amato dell’universo Marvel, con tanto di nuova armatura adattabile ad ogni missione ! Una sua vecchia fiamma, adesso avversaria, sta compiendo dei furti con finalità potenzialmente disastrose e solo lui può fermarla, magari con l’aiuto di… Dott. Destino ?!?! Ce lo raccontano Bendis e Marquez !!!
Prima dell’attuale rilancio All-New All-Different esisteva una strana dicotomia tra il Tony Stark/Iron Man cinematografico e quello fumettistico…
Se sul grande schermo, infatti, il Vendicatore corazzato è il personaggio più amato dal pubblico, che ha dato il via a tutto il Marvel Cinematic Universe, nei fumetti invece sembra quasi che negli ultimi anni si sia messo d’impegno per essere odiato o comunque far discutere gli appassionati, compiendo scelte spesso discutibili.
Basti pensare al suo ruolo di “poliziotto governativo” in Civil War ( in parte ripreso adesso anche al cinema ), o alla decisione di spedire Hulk su un altro pianeta in Planet Hulk, per non parlare della recente versione Superior, dove arrivò a “spacciare” a chiunque dosi del virus Extremis, causando dipendenza agli sfortunati avventori.
Da una parte abbiamo quindi un Tony Stark ambiguo e discutibile e dall’altra un Robert Downey Jr. brillante e istrionico, che catalizza regolarmente l’attenzione su di sé e ruba la scena anche ai suoi colleghi Vendicatori, grazie al suo carisma.
Questo gap andava in qualche modo colmato, e il rilancio che ha interessato tutto l’universo Marvel in seguito al megaevento Secret Wars era l’occasione giusta per ridare al personaggio la carica di un tempo e instaurare nuovamente un forte feeling con i lettori, ponendolo al centro di questa nuova fase denominata All-New All-Different Marvel.
Invincible Iron Man è stata infatti la prima serie ad essere annunciata nell’ambito del rilancio e su cui gli editor hanno puntato maggiormente, visti anche gli autori coinvolti. La grave incombenza di rivitalizzare un personaggio così importante, non a caso, è stata affidata allo scrittore che più di chiunque altro ha ridefinito l’universo Marvel in questi ultimi anni: Brian Michael Bendis.
A lui si deve la nascita ( e la recente fine ) dell’universo Ultimate e il merito di aver catapultato nel nuovo millennio i Vendicatori, rimettendo in discussione tutto quello che era stato raccontato prima e inserendo nel gruppo anche eroi da sempre solitari ( ma di grande appeal ) come Wolverine o Spider-Man. Recentemente ha aperto nuovi orizzonti anche nella famiglia mutante, riportando addirittura nel presente gli Uomini-X degli esordi, e restano storiche le sue run su serie più adulte come Alias e Daredevil.
In sostanza, quando si tratta di riportare freschezza e nuova linfa vitale ad una testata, Bendis è sempre una manna. Una sorta di Re Mida che trasforma in oro tutto ciò che tocca e fa schizzare in alto le vendite di serie in declino o un po’ stagnanti, riportandole sotto le luci della ribalta.
In questo primo numero di Iron Man troviamo esattamente tutto quello che ci si potrebbe aspettare da un fumetto scritto da Bendis: molti dialoghi, brillanti ed ironici, che non hanno nulla da invidiare a quelli di Downey Jr., e una narrazione molto fluida e cinematografica, quasi fosse uno storyboard già pronto per un film…
Questo suo modo di scrivere, che lascia molto spazio ai dialoghi e al racconto “visivo”, proprio come se si stesse guardando un film, viene apprezzato dai suoi estimatori, mentre altri criticano il fatto che spesso si lasci prendere un po’ la mano e diluisca troppo la narrazione, magari presentando albi di 20 pagine dove non succede praticamente niente, e quindi poco godibili se letti singolarmente e non in tp da libreria.
Fortunatamente in Invincible Iron Man questo non avviene, o perlomeno i suoi virtuosismi a livello testuale e visivo non incidono troppo sulla consistenza del racconto, che invece contiene elementi sufficienti per destare la curiosità del lettore e coinvolgerlo.
David Marquez, poi, fornisce un contributo non da poco, sfornando tavole di eccezionale impatto visivo, che si adattano perfettamente allo stile cinematografico di Bendis, supportate dalla colorazione vivida e brillante di Justin Ponsor. Il tratto pulito ed elegante di Marquez, molto plastico e preciso, è tutto quello che si può desiderare per un fumetto mainstream di supereroi.
Anche questo rilancio All-New All-Different quindi si può considerare azzeccato. Bendis infatti ha la battuta pronta e la parlantina giusta per Tony Stark, che finalmente torna ad essere il playboy sfrontato ed egocentrico, ma anche un po’ sornione, che abbiamo sempre amato. Per una volta il cinema è stato di esempio per il fumetto e non viceversa, fornendo la chiave giusta per riportare il personaggio al centro della scena.
Discorso diverso invece per la nuova armatura dell’eroe, che anziché rifarsi al passato o al grande schermo tenta una strada completamente differente, proponendo qualcosa di più simile a un costume che a una corazza, molto più snello e maneggevole, oltre che adattabile a qualsiasi tipo di missione.
Il design robotico e squadrato dell’elmo è sicuramente uno dei più originali mai visti finora per Testa di Ferro, e sembra strizzare l’occhio ai manga/anime giapponesi, mentre l’armatura più slim ricorda in parte la precedente versione della cosiddetta Heroic Age.
Come avrete capito, dunque, Invincible Iron Man è stato concepito un po’ come il fiore all’occhiello dell’All-New All-Different Marvel, per cui merita senza dubbio una chance, considerando anche l’allettante prezzo lancio di questo primo numero, a solo 1,99 euro, e che si tratta di un monografico “tutto-Iron Man”, senza altre serie in appendice.