I 10 look più iconici di Wonder Woman
Pubblicato il 2 Giugno 2016 alle 13:00
L’immortale Wonder Woman sfila per noi in una passerella lunga più di mezzo secolo. Com’è cambiata Wonder Woman nel corso del tempo? Scopriamo insieme i 10 look più iconici dell’amazzone.
L’arte è da sempre uno specchio delle tendenze, degli usi e dei costumi della società. Anche il mondo dei fumetti non sfugge a tale relazione, specie quando trova terreno fertile in personaggi in grado di attraversare il tempo come Diana Prince, meglio conosciuta con l’appellativo di Wonder Woman.
La sua icona si è rinnovata innumerevoli volte attingendo al cinema, alla tv, alla letteratura e riuscendo a perpetuarsi nelle decadi con la stessa immortale grazia che le è attribuita nelle storie. Vediamo in dieci passaggi, la sua meravigliosa evoluzione stilistica.
1 – Wonder Woman ’41
Nel 1941 il suo creatore William Moulton Marston insieme al disegnatore H.G. Peter, la dota di una mise in cui emergono i colori e i simboli americani seguendo il trend allora in voga che voleva eroi dal forte taglio patriottico. Al corpetto indossato, su cui campeggia un’aquila, segue un gonnellone ascellare a stelle, concluso da due stivali rossi con tacco. I famosi bracciali della sottomissione sono poco più che delle polsiere e il diadema è simile a un frontino.
Per tutta la Golden Age, il vestiario rimarrà sostanzialmente invariato salvo qualche piccola modifica (la gonna verrà sostituita da dei pantaloncini, gli stivali da dei sandali).
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2 – Wonder Woman ’72
Nella Bronze age si ha quello che costituirà per lungo tempo uno dei costumi più classici dell’amazzone DC comics e che rappresenterà anche la base di riferimento della versione animata di Wonder Woman in Super Friends: l’abito è un body particolarmente succinto per l’epoca, dove ancora una volta fanno da padrone i colori e simboli americani; i bracciali, pur molto sottili, sono blu, mentre gli stivali, interamente rossi, abbandonano la striscia bianca che li caratterizzava precedentemente.
I capelli di Diana, inoltre, diventano particolarmente voluminosi e sono tenuti insieme soltanto dal celebre diadema.
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3 – Wonder Woman ’74
Nel ‘74 Cathy Lee Crosby è l’interprete che dà il volto a Wonder Woman in un pilot per ABC che avrebbe dovuto avviare una serie televisiva. Il concept alla base del lavoro, lontanissimo dalle pagine dei comics, determina l’aborto del progetto.
In questo primo episodio è possibile, ciononostante, ammirare l’amazzone in uno dei vestiti più alternativi della sua storia: una divisa rossa, legata in vita da una cintura dorata copre una tuta blu con stelle sulle braccia; l’aquila, solitamente al centro dei corpetti di Diana, si fa piccola e si sposta sul lato sinistro del petto come una coccarda militare.
Gli stivali sono di un blu leggermente più scuro rispetto all’abito, mentre scompare il diadema. Il dettaglio più eclatante è rappresentato dai capelli: l’attrice sfoggia una chioma bionda, mai avuta nei comics se non sulla testa del personaggio di Wonder Girl.
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4- Wonder Woman ’77
Più scolpita nella mente degli spettatori è la Wonder Woman delle serie tv con la splendida Linda Carter.
Il suo costume è un mix di Golden Age e Bronze Age, che sfoggia un body soltanto un po’ più succinto rispetto alla versione anni ’70 e riprende da quella del ’41 la striscia bianca sugli stivali. Sui bracciali della sottomissione campeggia per la prima volta una stellina ornamentale.
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5 -Wonder Woman ’95
Il 1995 porta con sé una ventata di cambiamento perché il costume di Wondy ha un nuovo stravolgimento.
Capelli lisci e frangia mandano in pensione, almeno per un po’, la storica tiara; i bracciali argentati si allungano mentre sulle mani spuntano dei guanti neri da motociclista.
Anfibi dello stesso colore vestono i piedi e shorts in vita e giubbotto celeste con stelline decorative si occupano di avvilire busto e bacino.
Il costume è imbarazzante e lo stesso Briand Bolland, designer all’epoca di Wonder, ne è consapevole, declinando ogni responsabilità di questo infelice parto ai piani alti.
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6 – Wonder Woman ’95 2
Il precedente look di Wonder ha vita breve perché lo stesso anno John Byrne ritorna al classico, con alcune piccole variazioni: la chioma di Diana si fa più mossa e si allunga sino a superare le spalle; l’emblema sul corpetto si stilizza maggiormente, richiamando in parte l’aquila delle origini, in parte la “w” di Wonder; la vita è cinta da un rombo giallo che sostituisce la cintura di altre versioni e divide il seno dal bacino; la parte inguinale del costume è decisamente più scosciata rispetto ad altre rappresentazioni e decorata con sole due stelle.
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7 – Wonder Woman 2010
Nel 2010 c’è forse la rivoluzione più drastica nella divisa di Wonder Woman. Jim Lee e Michael Strazynski, gli autori dell’operazione, optano per un look decisamente metropolitano e giovanile, dando a Diana leggings e giubbotto di pelle.
Il corpetto perde l’aquila vicino al seno, che viene solo accennata, mentre si aggiungono due dettagli su mani e collo: sulle prime una sorta di fasciatura che fuoriesce dai bracciali dorati; sul secondo un collare con un piccola “w” ad ornamento. Nell’insieme, il nuovo abbigliamento fa apparire Diana un mix tra una biker e una wrestler donandole sicuramente una certa aggressività, ma allontanandola troppo dalle sue origini.
A questa versione s’ispireranno i produttori di Wonder Woman per il pilot della serie, poi mai venuta alla luce, che avrebbe visto Adrianne Palicki nei panni dell’amazzone.
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8 -Wonder Woman 2011
Con la nascita dei New 52, Wonder Woman si rifà il guardaroba. Non grandi cambiamenti, ma piccole importanti modifiche, operate da Jim Lee e Cliff Chiang per svecchiare la storica uniforme.
Il classico dorato del suo corpetto diventa grigio uniformandosi quindi ai colori dei bracciali; la “W” che cingeva la vita a mo’ di cintura nella versione post Crisi sulle terre infinite viene messa da parte in favore di una sottile “V” metallizzata, mentre fanno la loro comparsa degli anelli argentei su braccio e collo.
Le stelle, sulla parte del costume coprente il bacino sono ridotte a due, riprendendo il minimalismo di John Byrne nel 1995. Altro importante cambiamento sono gli stivali, che diventano blu.
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9 – Wonder Woman 2015
Nel 2015, con l’ingresso alle matite di David Finch, il look di Diana cambia ancora.
Il disegnatore mescola in un solo abito le due facce principali dell’eroina: ambasciatrice e amazzone. Il risultato, pur gradevole nel suo insieme, non convince appieno il pubblico, facendo apparire fuori contesto Wonder Woman in entrambe le situazioni.
Il vestito è, forse, uno dei più coperti della sua lunga storia, lasciando solo le mani e il viso esposti. Gli stivali sono lunghi fin su le ginocchia mentre il corpetto riprende le tonalità dorate pre-new 52.
Fanno invece la loro comparsa delle spalline che conferiscono all’immagine una certa imponenza.
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10 – Wonder Woman 2016
Con il film BvS, Wonder subisce un pesante restyling. Tutto nella sua figura riconduce al suo retaggio amazzone: una fascia porta-spada cinge un corpetto, dove i consueti simboli, stilizzati per l’occasione, fanno da preludio a un gonnellino da guerriera greca che si apre a tridente sulle gambe.
Oltre agli immancabili bracciali, Diana indossa degli schinieri che sostituiscono gli storici stivali e che culminano con tacchi volti a sottolinearne la femminilità.
I colori dell’armatura sono più spenti in modo da integrarsi bene con i toni cupi della pellicola, mentre i riferimenti statunitensi sono quasi del tutto assenti.
Voi quale Wonder’s look preferite?