5 motivi per cui Agent Carter non doveva essere cancellata
Pubblicato il 30 Maggio 2016 alle 13:00
La ABC ha deciso di non rinnovare Marvel’s Agent Carter, che è così giunta alla fine dopo due sole stagioni sul network. Ecco i motivi per cui la serie tv non doveva essere cancellata.
Dopo gli eventi narrati nel film Captain America: Il Primo Vendicatore, la Marvel Television iniziò a sviluppare una serie tv basata sul personaggio dell’agente Peggy Carter e sul cortometraggio Agent Carter incluso nel blu-ray di Iron Man 3.
Al timone dello show ci sarebbero stati Christopher Markus e Stephen McFeely, già sceneggiatori di Captain America: Il Primo Vendicatore e The Winter Soldier. Nel 2014, il presidente della ABC Paul Lee annunciò che la serie tv era in sviluppo.
Agent Carter è ambientata nel 1946, dove troviamo Peggy che cerca di riprendersi dalla morte di Steve Rogers/Captain America, mentre bilancia la sua vita professionale come segretaria alla SSR con quella da donna single nell’America degli anni quaranta e la sua missione segreta da parte del miliardario Howard Stark.
L’8 maggio, la ABC ha ordinato lo show, annunciando la sua collocazione durante la pausa invernale della serie cugina Marvel’s Agents of S.H.I.E.L.D. nel gennaio 2015.
Originariamente, la serie tv era stata concepita per essere una miniserie autoconclusiva da 13 episodi ma, visto il successo e il responso positivo da parte della critica, Agent Carter era stata rinnovata per una seconda stagione nel maggio del 2015.
Nella seconda stagione, Peggy Carter sposta l’atmosfera e l’ambientazione nella sfavillante Los Angeles, città dove entriamo nel vivo del mondo del cinema, ma scopriamo anche nuovi collegamenti con i prossimi cinecomic come Doctor Strange.
Ma quali sono i 5 motivi per cui Agent Carter non doveva essere cancellata? Girate pagina e scopritelo!
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1 – Hayley Atwell è entrata nel cuore dei fan nel ruolo di Peggy Carter
Da quando ha fatto la sua prima apparizione in Captain America: Il Primo Vendicatore, Hayley Atwell ha conquistato il suo pubblico per la sua simpatia, freschezza, schiettezza e sopratutto per la grande chimica sul set con Chris Evans – con il quale è rimasta legata anche fuori dagli impegni lavorativi.
Attivissima sui suoi social network, Hayley Atwell ha conquistato il cuore dei suoi fan proprio per il suo essere interattiva con loro, scherzare sul suo personaggio, e per lottare fino alla fine per far rinnovare il suo show.
Affascinante londinese, classe 1982, Hayley Atwell ha dimostrato di essere la perfetta Peggy Carter del piccolo e del grande schermo per tutte queste qualità.
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2- Il rapporto tra Peggy Carter ed Edwin Jarvis
La punta di diamante di Agent Carter è stato certamente il rapporto tra Peggy ed Edwin Jarvis, il maggiordomo di Howard Stark.
Il nonno di Tony Stark gli affida il compito di assistere la nostra eroina durante la sua missione segreta: scoprire chi ha incastrato il miliardario con l’accusa di aver venduto armi letali ai peggiori clienti globali e ripulire, così, il suo nome.
La relazione tra Peggy e Jarvis inizia dapprima come un’alleanza forzata, poiché l’agente vuole lavorare da sola e accetta riluttante l’incarico affidatole da Howard. Inoltre Carter non crede che il simpatico maggiordomo inglese possa riuscire ad essere al suo passo.
Man mano che le puntate scorrono, però, Peggy deve ricredersi, trovando in Jarvis un ottimo confidente per le sue pene d’amore e sopratutto un amico disponibile, paziente e fiducioso.
Il rapporto tra i due funziona sullo schermo perché lui funge un po’ da spalla comica per la nostra eroina, ma sopratutto c’è sintonia tra gli attori che li interpretano: Hayley Atwell e James D’Arcy sono una coppia formidabile.
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3 – Agent Carter mostrava accuratamente un ritratto della donna nell’America anni ’40
“Non ho bisogno dell’approvazione dell’agente Thompson o del Presidente. Conosco il mio valore. L’opinione degli altri non mi interessa”. Con questa affermazione autenticamente femminista, Agent Carter rappresenta un ritratto della donna nell’America degli anni ’40.
Siamo ancora lontani dall’affermazione dei diritti delle donne, considerate puramente inferiori agli uomini, con una carriera destinata a cameriere, mogli e poi madri di famiglia. Dopo la guerra, e con la scomparsa di Capitan America, Peggy è rilegata a lavoro d’ufficio: è una segretaria, porta il caffè ai suoi uomini e svolge mansioni di una comune assistente.
Questo ruolo, però, le sta stretto, poiché segretamente Peggy dimostra di saper dare del filo da torcere alla sua controparte maschile. Più volte nel corso della serie, l’agente fa vedere di non essere semplicemente una bella donna che riesce a cavarsela nelle situazioni più pericolose, ma la sua forza sta nella consapevolezza di ciò che vuole e ciò che desidera.
Come tutte le sue coetanee dell’epoca, anche Peggy sogna di poter costruirsi una famiglia, ma trovare un uomo disposto a starle accanto sarà difficile specialmente perché dimenticare il suo grande amore Steve Rogers è una grande impresa.
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4 – Il rapporto con gli altri cinecomic Marvel
Agent Carter nasce dalla volontà degli sceneggiatori di spiegare la nascita dello S.H.I.E.L.D. e di dare una continuità alla storia di Peggy. Il pilot della serie tv perciò ci mostra flashback da Captain America: Il Primo Vendicatore per ripercorrere le tappe fondamentali del rapporto tra l’agente e il supereroe.
La serie tv, pur prendendo una vita propria, resta comunque collegata agli altri cinecomic Marvel donando un tocco di continuità all’intero universo della casa fumettistica e cinematografica. Grande antagonista della prima stagione è Leviathan, l’organizzazione segreta nata dalle ceneri dell’Unione Sovietica e trasformata, nella serie tv, una sottosezione dei servizi segreti sovietici fondata nel 1944 da Stalin.
Nella seconda stagione troviamo nuovi personaggi come Whitney Frost/Madame Masque, che viene esposta alla “materia zero”, materiale che si collega a Doctor Strange e Agents of S.H.I.E.L.D.
Inoltre, il personaggio di Dottie Underwood ha fatto lo stesso allenamento di Vedova Nera (una sequenza d’azione simile la troviamo in Iron Man 2 e le dure sessioni di training a cui era sottoposta Natasha Romanoff ci vengono mostrate in Avengers: Age of Ultron).
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5 – La nascita dello S.H.I.E.L.D.
Con la cancellazione prematura della serie tv non abbiamo potuto assistere alla creazione dello S.H.I.E.L.D., l’organizzazione spionistica e antiterroristica nata con la fine della seconda guerra mondiale dalle ceneri dell’ex SSR (Strategic Scientific Reserve).
Questa organizzazione scoprirà il corpo congelato di Steve Rogers in Captain America: Il Primo Vendicatore. Nel cortometraggio dedicato a Peggy Carter, inoltre, si scopre che è Howard Stark a chiederle di gestire lo S.H.I.E.L.D. insieme a lui.
Al termine della seconda stagione di Agent Carter è chiaro che mancano alcuni tasselli: qual è il passaggio da SSR a S.H.I.E.L.D.? Quale sarà stata la reazione di Peggy alla richiesta di Stark?
La speranza è che l’universo Marvel decida di far riapparire l’agente Carter in qualche pellicola futura, riuscendo a collocare i pezzi mancanti di questo straordinario puzzle.