Recensione Sonata del Vento Vol.2 – GP Publishing
Pubblicato il 3 Maggio 2010 alle 13:46
Autori Chieko Hara.
Casa editrice GP Publishing.
Provenienza Giappone.
Prezzo 6,90 Euro.
A cura di Andrea “tetsuyatsurugi” Marchino.
Si chiude, senza risparmiare i colpi di scena, con il secondo e conclusivo volume, Sonata del Vento di Chieko Hara, ovvero una delle autrici più note e importanti del genere shojo (soprattutto negli Anni ’80); avevamo lasciato la protagonista alle prese con una montagna di grattacapi, ma se possibile i guai aumenteranno e parecchio prima di arrivare al tanto agognato e tutt’altro che certo happy-end.
Riassumendo brevemente quanto successo, Alice conduceva una vita felice e serena divisa tra le lezioni di piano e il suo fidanzato, credendosi al sicuro grazie alla sua famiglia, oltre che affettuosa anche benestante, ma dall’oggi al domani ecco piombarle addosso tutte le disgrazie del mondo; la nonna si ammala (e lei non ha più i genitori), la ricca famiglia va in bancarotta, di conseguenza il bel fidanzamento (d’interesse) viene meno, così come gli amici e i conoscenti, perdono pure la casa e i mobili tanto che alla fine sono costretti a trasferirsi da Londra in una casetta in campagna (con tutti che gli sparlano dietro perché sono caduti in disgrazia).
Appena il tempo di riprendersi dal tremendo tracollo che nella nuova situazione si creano già nuovi impicci, Alice trova uno spasimante, il pittore Laurie, ma sua sorella Prissy se ne innamora a sua volta e ne nasce una situazione che definire conflittuale è dire poco; da un altro lato la passione per il pianoforte viene portata avanti con estrema difficoltà, ma il suo indubbio talento finisce per trovarle nuovi estimatori, tra cui Gilbert, allievo della stessa maestra che l’aveva istruita quando era ricca e abitava nella grande città.
Inutile dire che ne verrà fuori un altro triangolo amoroso visto che tra i due scoccherà una scintilla, ma la figlia del ricco mecenate che sovvenziona gli studi di pianoforte di Gilbert, Karen, ovviamente sarà di diversa opinione; chi sceglierà alla fine Alice, il pittore o il pianista, chi rimarrà senza spasimante, sua sorella Prissy, l’innamorata dell’altro pretendete Karen, o Alice stessa costretta ad accudire la nonna malata?
Chi soffrirà per la perdita del proprio amore, e ancora, riuscirà Alice a diventare una pianista e a realizzare almeno il suo sogno di tutta la vita?
Questi e altri sono i dubbi amletici che accompagneranno il lettore in questa breve ma intensissima vicenda, sono solo due volumi ma densi come non mai di copi di scena e intrecci; ovviamente sarà apprezzato maggiormente da un pubblico più orientato verso queste tematiche sentimentali, ma a livello di trama e sceneggiatura l’andamento è molto sostenuto e le sorprese, buone e cattive, sono in agguato dietro ad ogni pagina, c’è di che appassionarsi anche per chi non è propriamente avvezzo al genere ma magari gradisce storie dagli intrecci complessi, dal ritmo serrato e dai personaggi ben caratterizzati.
Finale molto riuscito, tutt’altro che scontato, che sfuma tra le note di un pianoforte suggerendo più che mostrando…
VOTO 7