I Nuovissimi Avengers n. 1, inizia una nuova era per la Marvel – Recensione

Il Nuovissimo Universo Marvel è iniziato! Cosa è successo dopo i dirompenti eventi di Secret Wars? Di tutto e le cose sono drasticamente cambiate! Scopritelo in questo albo dedicato a due incredibili squadre di Vendicatori e allo Squadrone Supremo!

La Marvel è sempre stata sinonimo di cambiamento e le situazioni narrative delle sue serie lo dimostrano. L’inserimento della famigerata continuity voluto dal leggendario Stan Lee ha fatto la differenza, rendendo le vite dei supereroi soggette a costanti mutamenti.

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E’ pur vero che molti non erano mai definitivi e spesso e volentieri gli autori, dopo un periodo di tempo, ritornavano a situazioni più familiari per i lettori. Ma l’etichetta statunitense è comunque, come ho già scritto, sinonimo di cambiamento.

E stavolta il cambiamento è più radicale di quanto si possa pensare. Dopo gli eventi dirompenti di Secret Wars, infatti, il Marvel Universe non è più quello di una volta. Senza spoilerare, mi limito a  scrivere che ci ritroviamo di nuovo nel contesto narrativo da tutti amato e non su Battleworld.

Bisogna altresì chiarire che il passato non è stato cancellato e tante delle cose che si verificheranno nei prossimi mesi sono diretta conseguenza di avvenimenti accaduti in era pre-Secret Wars. Ma lo status quo è un lontano ricordo.

Anche per questa ragione la Casa delle Idee ha varato l’iniziativa All New All Different Marvel, dando vita a una pletora di serie che partono dal numero uno e inaugurano quindi il nuovo corso. Panini Comics inizia a sua volta a pubblicarle e l’albo oggetto di recensione è dedicato ai Vendicatori. La periodicità è quindicinale e nel sommario si alterneranno ben cinque testate.

I supereroi più potenti della terra si trovano in una situazione confusa. Esistono infatti diverse squadre che però non si fregiano ancora del glorioso nome dei Vendicatori e, a quanto è dato intuire, non sembrano avere obiettivi comuni. L’albo si apre con All New All Different Avengers, scritta dall’acclamato Mark Waid.

Una sola storia non è sufficiente per esprimere un giudizio preciso, anche perché l’autore intende impostare una story-line lunga e articolata. Per il momento si concentra su Sam Wilson, l’attuale Capitan America, e Tony Stark, in pessime condizioni finanziarie, al punto che è stato costretto a vendere la Stark Tower.

Waid fa poi apparire l’Uomo Ragno del post-Secret Wars e un componente dei Chitauri che presumibilmente darà filo da torcere agli eroi. Inoltre, un individuo misterioso (forse Loki?) pare voler complottare contro l’umanità. Non è dato sapere altro e Waid scrive testi e dialoghi accattivanti, limitandosi a impostare le basi delle trame future.

I disegni sono del bravo Adam Kubert, senz’altro efficace, ma che in alcune tavole ricorre a un’eccessiva stilizzazione del tratto. C’è anche una deliziosa storiella d’appendice che segna l’incontro tra Kamala, alias Miss Marvel, e il giovane Nova. Waid descrive con maestria le psicologie dei due adolescenti, le insicurezze e gli imbarazzi provocati dal fatto che si sentono reciprocamente attratti. I disegni plastici e fluidi di Mahned Asrar valorizzano lo script.

Si procede con il n. 1 di Squadron Supreme.

Il comic-book è dedicato all’attuale incarnazione dello Squadrone Supremo, composta da elementi provenienti da terre parallele ormai distrutte: Nighthawk, Dr. Spectrum, Hyperion, Blur e Power Princess  (Blur, per giunta, faceva parte dei DP7 del New Universe). Lo scrittore è il James Robinson di Starman, Earth-2 e altri ottimi lavori, a suo agio con i pianeti alternativi e le atmosfere cosmiche.

Ciò che più colpisce è la psicologia dei protagonisti. Costoro, infatti, combattono i criminali ma non si fanno scrupoli sui metodi da usare e uccidono senza problemi.

In pratica, hanno lo stesso atteggiamento del Punitore. E se già Frank Castle è pericoloso, provate a immaginare cosa possono combinare vigilanti dotati di incredibili poteri. Robinson imposta tutto sul concetto dell’ambiguità morale, descrivendo l’aspra battaglia dello Squadrone con uno storico personaggio Marvel che farà una brutta fine. Il team è quindi motivato dalla voglia di giustizia o dalla sete di vendetta?

Sicuramente ne vedremo delle belle, anche perché verso la fine appare Thundra ed è evidente che sarà presto implicata nelle vicende dello Squadrone, e Robinson riesce così nell’impresa di suscitare la curiosità del lettore. La parte grafica è appannaggio dell’ottimo Leonard Kirk che realizza tavole con uno stile dinamico di notevole impatto visivo.

L’albo si chiude con il n. 1 di New Avengers. In questo caso viene introdotto un gruppo formato da Hulkling, Wiccan, la Tigre Bianca, Songbird e Squirrel Girl e coordinato da Sunspot.

Da ciò che si può comprendere, gli eroi agiscono in maniera autonoma senza farsi influenzare dagli altri Vendicatori o presunti tali e finiscono in una Parigi conquistata da creature simili a zombi. Nell’episodio ci sono anche Dum Dum Dugan e Occhio di Falco che potrebbe unirsi ai New Avengers per ragioni non del tutto chiare.

Lo scrittore è Al Ewing che, perlomeno a giudicare da questo capitolo, delinea una trama superficiale e infantile nei toni. I disegni di Gerardo Sandoval sono efficaci ma troppo spigolosi e cartooneschi.

In linea di massima, questa pare la serie più debole tra le tre pubblicate ma non è da escludere che possa migliorare. Nel complesso, la presente proposta Panini è interessante, le potenzialità ci sono e tutto sommato vale un tentativo.

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