RECENSIONE Wild Truckin’ – EF Edizioni

Pubblicato il 3 Maggio 2010 alle 13:38

Autori Alessandro Scalzo (testi), Laura Bagliani (disegni)
Casa Editrice Edizioni EF
Provenienza Italia
Prezzo € 8,00
A cura di Sergio L. Duma


Russ Meyer è un mito indiscusso del cinema indipendente americano. Qualcuno lo definirebbe pulp. Altri, meno generosi, trash. Per la totalità dei suoi fans, comunque, Meyer è senza dubbio il regista che ha saputo rappresentare il lato più selvaggio e carnale dell’universo femminile. In film come Faster Pussycat! Kill Kill!, tanto per fare un esempio, Meyer presentò ragazze fondamentalmente sexy e cattive, pronte a dominare gli uomini e a volte persino ad ammazzarli. Una delle icone del suo cinema fu l’esuberante Tura Satana, icona erotica dell’underground.

L’influsso di Russ Meyer è evidente in Wild Truckin’, bel fumetto ideato da Alessandro Scalzo, autore dei testi, e Laura Bagliani, che illustra le deliranti ed esagerate vicende di un gruppo di maggiorate molto sensuali ma anche tanto, tanto pericolose. Bisogna dire che, per comprendere l’opera in questione, va tenuto presente il concetto dell’ironia. Scalzo e Bagliani, infatti, a mio avviso, hanno voluto sì omaggiare Meyer, ma anche fare (e, devo aggiungere, in maniera egregia) una presa in giro di certa narrativa pulp e dell’immaginario on the road a stelle e strisce.

Le donne di Wild Truckin’ sono benzinaie, bariste, camioniste, cantanti country, che vivono le loro avventure in Arizona (e sovente nel deserto), senza disdegnare, naturalmente, divertimenti sessuali di ogni tipo. Lo spirito di Tarantino è presente quasi in ogni pagina ed è palese nei dialoghi veloci, satirici e sarcastici e che, in un certo qual modo, sono forse l’aspetto più interessante del fumetto.

Wild Truckin’ è stato presentato per la prima volta sulla rivista X Comics, con una serie di episodi brevi e spiazzanti. Ma il serial è apparso anche in Olanda e la EF Edizioni, con il presente volumetto, raccoglie tutti gli episodi della serie. Tra i personaggi fondamentali c’è innanzitutto la benzinaia Boney, insidiata dall’imbranato sceriffo Big Chip ma, se è per questo, anche da strampalati alieni; c’è poi Barbara Mattel, ricca signora che, ansiosa di scoprire i segreti riguardanti il marito, finisce, suo malgrado, coinvolta in una serie di spassose disavventure, con tanto di rapimenti e di molestie sessuali; ma non ci sono solo loro e il duo Scalzo/Bagliani si sbizzarrisce con chitarriste lesbiche, transessuali, poliziotti arrapati, vampire, insomma, con characters legati alle più svariate suggestioni pulp.

I testi di Scalzo prendono spesso di mira gli aspetti deleteri della cultura americana e sono senza dubbio riusciti. Anche Laura Bagliani si dimostra abile, con un tratto grafico adatto all’atmosfera sopra le righe di Wild Truckin’, con chiari rimandi all’estetica cartoon e alla pop art di Andy Warhol, da una parte, e allo stile underground USA (non vorrei esagerare, ma credo che la Bagliani abbia ben studiato la lezione di Robert Crumb), dall’altra. Forse, ogni tanto, il disegno è troppo pupazzesco; ma qui si tratta, più che altro, di un discorso di gusto individuale perché, personalmente, preferisco disegni più naturalistici. Comunque, va bene così.

In poche parole, direi che Wild Truckin’ è un progetto interessante e, da lettore, non mi sono annoiato. Cosa già di per sé rilevante, dal momento che, come ormai sapranno molti utenti, in genere il fumetto italiano mi provoca lo stesso effetto di un sonnifero. Ecco, Wild Truckin’ mi ha fatto rimanere sveglio. E non è poco.


VOTO 7

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