SHAME, una storia fantasy a tinte forti [Recensione]
Pubblicato il 11 Maggio 2016 alle 11:25
Volete leggere una storia fantasy a tinte forti piena di demoni, magia, lussuria e crudeltà? Allora non potete perdere Shame, miniserie scritta da Lovern Kindzierski e dipinta dall’eccezionale John Bolton proposta da Lineachiara in un unico volume!
Lineachiara propone in volume un’ottima miniserie fantasy/horror per la divisione editoriale Lineachiara e coloro che apprezzano collane come Sandman o Fables avranno di che entusiasmarsi. Del resto, Shame, questo il titolo dell’opera, deve molto allo stile di Neil Gaiman o Bill Willingham.
A scriverla è Lovern Kindzsierki, nome spesso apparso in varie opere Vertigo in qualità di colorista; ma è anche un apprezzato sceneggiatore che ha lavorato per la Dark Horse e per la Marvel.
Shame è stato pubblicato dalla canadese Renegade dopo che Kindzsierki l’aveva proposta a numerose etichette statunitensi, ricevendo solo rifiuti.
Il problema era dato dal fatto che la realizzazione risultava costosa, soprattutto perché è un lavoro dipinto dall’eccezionale John Bolton, acclamato artista di Classic X-Men, Black Dragon, Marada, Books of Blood e altre pietre miliari. Riprodurne, a livello di stampa, le illustrazioni richiedeva infatti un impegno economico non indifferente.
Ma la Renegade ha accettato la sfida e ora tutti hanno l’opportunità di scoprire questo straordinario esito creativo. Come ho chiarito, Shame è un fantasy con elementi horror e la trama è incentrata sul tema della malvagità. La protagonista, la Shame del titolo, è infatti una donna che definire crudele è un eufemismo.
La vicenda inizia in un tipico regno fantasy con l’anziana Virtù, dedita a fare il bene a chiunque. Tutti la amano ma lei soffre perché non ha mai avuto l’opportunità di avere un figlio.
Ed è qui che entra in scena Slur, un demone perfido e mostruoso che intende conquistare il mondo. Costui decide di realizzare il desiderio della povera Virtù. La donna infatti darà alla luce una bambina, Shame.
Ma, come è facile intuire dal nome, rappresenta per lei una vergogna, dal momento che la piccola è figlia pure di Slur e ha eredito la sua natura malvagia.
Le cose dunque peggiorano e, crescendo, Shame diventa una strega dai grandi poteri, persino più cattiva del demoniaco padre.
In un curioso gioco di prospettive, succede poi che Virtù diventi a sua volta figlia di Shame (se leggerete il tp capirete cosa significa) e tra le due donne ci sarà un conflitto con conseguenze devastanti. Kindzierski racconta una storia avvincente, ricca di violenza e pathos, che manderà in visibilio gli amanti del fantasy.
Non manca nulla: esseri infernali che si esprimono in rima; mostri; amuleti magici; dimensioni occulte; boschi fatati; principi coraggiosi ma ingenui; e un pizzico di erotismo. E si coglie sempre una vena insistita di sadismo, espressa da un personaggio sconcertante come Shame, di una perfidia inusitata.
E’ ciò che più colpisce della miniserie. Il fatto cioè che l’autore abbia messo al centro della trama i cattivi e non gli eroi, come di solito ci si può aspettare da un fantasy.
I testi sono curati, influenzati dagli stilemi delle favole, e i dialoghi profondi. Tuttavia, bisogna ammettere, senza nulla togliere ai meriti di Kindzierski, che Shame è imperdibile per lo spettacolare John Bolton. E’ lui che svolge un lavoro entusiasmante, realizzando dipinti che sono autentiche opere d’arte.
Evoca con talento innegabile l’erotismo conturbante della splendida Shame nonché quello di Virtù che a un certo punto assume un aspetto giovanile e si aggira discinta (tale versione fa venire in mente Red Sonja).
Ma è altresì impeccabile quando raffigura gli esseri mostruosi al servizio di Slur, gli interni dell’abitazione di Shame, i paesaggi del regno fatato così come gli oscuri sotterranei o i boschi in cui si svolge una parte della vicenda.
Il tutto valorizzato a volte da un tripudio di colori, a volte da giochi d’ombra suggestivi, degni di un horror della Hammer. Insomma, Shame è imperdibile e consigliabile ai fan del fantasy e in generale a coloro che amano semplicemente il buon fumetto, al di là dei discorsi di genere. E Shame è senza ombra di dubbio un ottimo fumetto.