Spider-Gwen, una delle serie più frizzanti della Marvel [Recensione]
Pubblicato il 8 Maggio 2016 alle 11:25
Conoscete tutti Gwen Stacy! E’ la splendida ragazza amata da Peter Parker e uccisa da Goblin, giusto? Sbagliato! Questa è un’altra Gwen, vive in una terra alternativa e agisce come supereroina nei panni di Spider-Woman! Non perdete i primi episodi di Spider-Gwen, una delle serie più frizzanti della Marvel!
Gwen Stacy è da sempre uno dei personaggi più amati dai fan dell’Uomo Ragno. Creata dai leggendari Stan Lee e Steve Ditko negli anni sessanta, era una studentessa che Peter incontrava al suo ingresso all’università.
In principio, tuttavia, era piuttosto antipatica e scostante e solo quando John Romita Sr. iniziò a disegnare Amazing Spider-Man le cose cambiarono in meglio. Nelle mani di Jazzy John, infatti, Gwen si trasformò in una bellezza mozzafiato, mutò atteggiamento e presto si innamorò, ricambiata, del giovane signor Parker.
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La tormentata love story tra Peter e Gwen fu per anni uno degli elementi fondamentali della serie di Spidey ma quando giunse Gerry Conway si verificò una tragedia immane.
Il perfido Goblin, arcinemico dell’eroe, uccise Gwen, gettando nello sconforto tantissimi lettori. Nel corso dei decenni la nostalgia nei confronti della figlia del Capitano Stacy è sempre stata presente e di tanto in tanto gli autori Marvel l’hanno fatta apparire, di solito in qualche flashback o in maniera indiretta (basti pensare al suo clone ideato dal folle professor Warren e ad altri casi analoghi).
Ma ora arriva Spider-Gwen, nuovo e frizzante comic-book Marvel che sta riscuotendo un buon successo negli Stati Uniti.
La serie è ambientata però su Terra-65, uno dei tanti mondi che compongono il Multiverso, e le cose sono radicalmente diverse.
Innanzitutto, come è facile intuire, Gwen è viva ed è stata lei a essere morsa da un ragno mutato che le ha conferito straordinari poteri. Peter Parker era un suo amico, preso di mira dai bulli. Per evitare le loro prepotenze, si è trasformato nel mostruoso Lizard e ha perso la vita in tragiche circostanze.
Gwen, dal canto suo, agisce come supereroina con il nome di Spider-Woman. Sono queste le premesse del comic-book e in questo primo albo (il mese scorso c’era stato un numero zero che però proponeva storie già note) avrete l’opportunità di leggere i due episodi iniziali.
Lo scrittore è Jason Latour, graffiante penciler di Southern Bastards, che ha deciso di giocare con svariati concetti Marvel, visti da una prospettiva ovviamente lontana da quella canonica.
Nell’universo di Spider-Gwen, per esempio, c’è George Stacy, un poliziotto più aggressivo e giovane della versione classica. Un Frank Castle che fa il detective usando metodi discutibili.
Un Matt Murdock che è addirittura il legale di Kingpin. Un Avvoltoio e altri character che si richiamano alle controparti di Terra-616. In questo modo Latour ne ha approfittato per delineare una story-line divertente e ironica, senza farsi influenzare e condizionare dalle vicende del Marvel Universe ufficiale.
Spider-Gwen è un mix di supereroismo e situazioni da teen drama, con la protagonista che alterna l’attività di eroina in costume a quella di batterista per la rock band femminile Mary Janes.
I dialoghi sono vivaci e curati e nel complesso la trama, che si colloca prima di Secret Wars, è accattivante, con momenti spassosi grazie pure all’apparizione di Spider-Ham. Intendiamoci, è un fumetto scacciapensieri e non c’è da gridare al miracolo; ma Latour conosce il mestiere e si vede.
I disegni sono di Robbi Rodriguez che forse alcuni ricorderanno per FBP della Vertigo. Il suo tratto contorto e grezzo, quasi indie nell’impostazione, è dinamico e appropriato per la rappresentazione delle avventure di una ragazza che si muove e agisce come un aracnide.
Il lay-out è inventivo e le tavole sono valorizzate dai colori cupi dell’ottimo Rico Renzi. In definitiva, Spider-Gwen non è una proposta editoriale rivoluzionaria. Non è un capolavoro. Ma è una lettura che mantiene ciò che promette e cioè un sano passatempo. E non è poco.