Deadpool: I re del suicidio – 100% Marvel – recensione

Pubblicato il 11 Maggio 2011 alle 12:00

Deadpool: I re del suicidio

Autori: Mike Benson e Adam Glass (testi), Carlo Barbieri (disegni)
Casa Editrice: Panini
Provenienza: USA
Prezzo: € 12,00, 17 x 26, pp. 120, col.
Recensione


Iniziamo subito col dire che questa recensione si rende ormai obbligatoria, visto il ruolo di primo piano che è stato dedicato negli ultimi tempi in Italia al Sig. Wade Wilson alias Deadpool.

Al di là del valore dell’albo che mi accingo a recensire, infatti, il mercenario rosso in Italia sta diventando una vera e propria superstar. Certo, non si possono negare gli indubbi meriti dietro l’enorme successo che il Sig. Wilson si è saputo guadagnare anche nel nostro paese, ma, per dovere di cronaca e per non apparire alla stregua di ignari lettori travolti dalla tempesta editoriale, è comunque necessario considerare analiticamente ogni singola novità editoriale, a prescindere dall’appeal che possa avere o meno il suo protagonista; specialmente in un momento nel quale, quest’ultimo, viene spinto in maniera decisa dalla propria casa editrice, attraverso numerose proposte editoriali e l’ombra del film di imminente produzione.

Negli ultimi mesi, infatti, la Panini ha stampato ben quattro albi dedicati al mercenario chiacchierone, mentre già sappiamo con certezza che a giugno inizierà la serie regolare dedicata a lui. Tutto ciò senza considerare che il film, già in progetto da parecchi mesi negli Stati Uniti, è diventata una certezza con tanto di regista già scelto e arruolato. Ne deriva che, se è vero che Deadpool è certamente una personalità celebre nell’universo Marvel e che il suo insolito umorismo ha conquistato tanti e tanti fan, è comunque necessario conservare un certo senso critico nei confronti di quei prodotti che, in preda all’euforia di massa, vengono pubblicizzati in maniera così copiosa. Un po’ ciò che accade ciclicamente in concomitanza con le uscite cinematografiche tratte o ispirate al mondo dei comics, laddove alla sponsorizzazione della pellicola “fumettistica”, coincide sempre una massiccia produzione editoriale relativa al personaggio in questione. Ed allora, proprio in virtù di quanto detto, diventa utile distinguere un prodotto valido rispetto a uno che lo sia di meno, onde evitare folli esborsi in preda a caratteristiche, quanto pericolose, sindromi da acquisto impulsivo.

Tuttavia, prima di dirvi la mia sull’albo in questione, sarà necessaria una breve e concisa digressione circa le origini e la storia di Deadpool, dal momento che, come detto, si tratta di un personaggio con una limitata storia editoriale, almeno nel nostro paese.

Wade Wilson è un giovane militare delle forze speciali dell’esercito degli Stati Uniti che, a causa della sua costante insubordinazione, viene cacciato dall’U.S. Army e inizia a vendere i propri servigi come mercenario. Purtroppo (o per fortuna), il nostro Wade si ammala di una gravissima malattia che lo trascina sull’orlo della morte. Per evitare l’ormai certa dipartita, Wilson decide di sottoporsi al progetto segreto noto come Arma X, con lo scopo di ottenere lo stesso fattore rigenerante di Wolverine. Anche se inizialmente non sembra, l’esperimento va a buon fine e Wade ottiene il potere della rigenerazione che gli salva la vita. Tuttavia, anche a causa della malattia che lo affliggeva, egli rimane completamente sfigurato, sia nel corpo, che nello spirito, e la sua mente rimane irrimediabilmente compromessa, tanto da procurargli evidenti (e divertenti) disturbi della personalità, con relative strambe visioni.

Ed è proprio questo che ha fatto di Deadpool un personaggio amato; e cioè il fatto di riuscire ad unire ritmo e azione, insieme ad una buona dose di sano divertimento demenziale. Questo, unito ad una serie infinita di citazioni musicali, cinematografiche, televisive e, in generale, della cultura pop americana.

Detto così, sembra scontato che sia da comprare, ma, come detto, è necessario usare un po’ di cautela per evitare di acquistare in modo sconsiderato qualsiasi uscita venga sponsorizzata con forza dalle case editrici. In particolare, la miniserie raccolta nell’albo in oggetto, risulta un po’ noiosa, priva di attrattive particolari e con una trama davvero poco convincente. Ma andiamo con ordine.

L’albo Panini raccoglie i 6 numeri dell’originale miniserie Deadpool: Suicide Kings, scritta da a due mani da Mike Benson e Adam Glass e disegnata da Carlo Barbieri. Una storia completa nella quale il nostro bizzarro protagonista, nel vano tentativo di guadagnare un milione di dollari, accetta un incarico da parte di un misterioso individuo. Ben presto, però, il mercenario si accorgerà di essere rimasto vittima di un complotto, a causa del quale verrà ingiustamente accusato di omicidio. Come se non bastasse, Wade si troverà braccato addirittura dal Punitore che, come sempre accade, deciderà di fare giustizia sommaria e di uccidere l’innocente Deadpool.

Il vecchio Frank non è l’unica guest star della miniserie. A lui si aggiungono, infatti, anche Spiderman e Devil, il cui intervento non sopperisce, però, alla carenza di una trama ben articolata, essenziale per catturare la curiosità del lettore. Ed invero, la sensazione che ha suscitato in me l’intervento dei predetti è piuttosto strana: un po’ come se non si trattasse dei veri Punisher, Devil e Spiderman; come se le loro caratteristiche comportamentali risultassero dissimili rispetto a quelle solitamente espresse nelle rispettive storie. Ho voluto generosamente attribuire questa deformazione alla mente disturbata di Deadpool, e al fatto che, essendo egli stesso il narratore, la sua percezione della realtà venga influenzata dai propri disturbi mentali.

La trama è banale, scarna e scontata, oltre che priva di uno sviluppo narrativo stimolante (per non dire che ne è priva e basta!). I disegni, accattivanti, con un taglio decisamente moderno, nonché ricchi di espliciti riferimenti sessuali, non sono tuttavia sufficienti a giustificare il costo dell’albo. Per cui, a meno che non siate dei super-fan di Deadpool, potete tranquillamente rinunciare all’acquisto del volume, riservando le vostre preziose finanze per avventure più convincenti del mercenario chiacchierone.


VOTO 5

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