Total Recall n. 1 (Atto di forza) – Dynamite
Pubblicato il 11 Maggio 2011 alle 00:00
Total Recall n. 1
Autori: Vince Moore (testi); Cezar Razek (disegni); Salvatore Aiala (colori); Darick Robertson (copertina).
Casa editrice: Dynamite
Provenienza: USA
Prezzo: $ 1.99
Recensione
“E se questo fosse soltanto un sogno?” si domanda Hauser, l’eroe interpretato da Arnold Schwarzenegger in Atto di forza, titolo italiano di Total recall, film di fantascienza del 1990 diretto dall’olandese Paul Verhoeven, già regista di Robocop. Liberamente tratto dal racconto breve “Ricordiamo per voi” di Philip K. Dick, il film si svolge nel 2084 e racconta di come l’operaio edile Douglas Quaid, ossessionato da una serie di incubi ambientati su Marte, decida di concedersi una vacanza virtuale sul pianeta rosso.
Si rivolge così alla Rekall, un’agenzia che impianta nella mente dei clienti memorie fittizie di vacanze mai avvenute. Douglas chiede di vivere un’avventura da agente segreto affiancato da una donna bellissima. Le cose però si mettono male. Qualcuno era già intervenuto sui ricordi del protagonista che scopre così di avere una vita artefatta. Il suo vero nome è Hauser, il suo matrimonio e il suo lavoro sono una montatura. La moglie, la bellissima Sharon Stone, e i colleghi tentano di ucciderlo.
Quaid fugge su Marte dov’è in atto una guerra civile tra il governo dittatoriale del perfido Cohaagen, che ha il monopolio delle scorte di ossigeno del pianeta, e la resistenza composta da umani e mutanti. Coadiuvato dalla splendida Melina, dal leader dei rivoltosi Kuato e da altri alleati, l’eroe sconfigge Cohaagen e attiva un reattore nucleare che estrae ossigeno dal pianeta fornendo un’atmosfera di aria respirabile ai suoi abitanti, finalmente liberi dal giogo dittatoriale. Quaid ha vissuto un’avventura da agente segreto su Marte al fianco di una bellissima donna. É la realtà o si tratta dell’esperienza virtuale della Rekall?
Questa nuova serie a fumetti della Dynamite parte esattamente dove ci aveva lasciato il film, con Quaid\Hauser stretto in un bacio appassionato con la bella Melina davanti alle miniere di Marte. La guerriglia però è ancora in atto, i due sono costretti alla fuga e si riuniscono agli alleati mutanti. Mentre Quaid tenta di stabilire una tregua con il capitano delle milizie Everett, il comando del pianeta passa ai figli di Cohaagen, Milos e Vila.
La sceneggiatura imbastita da Vince Moore è debole, poco appassionante e non riesce a ricatturare lo spirito del film. La trama è prevedibile, i dialoghi noiosi, i personaggi banali, le didascalie introspettive del protagonista sono un’inutile sfilza di luoghi comuni. La scazzottata tra Quaid e il mutante Tony è pretestuosa, inverosimile e priva di autentica tensione.
Non aiutano i disegni piatti e statici di un Razek ancora immaturo che presenta scenari poveri e fisionomie poco caratterizzate. I primi piani sono tenuti a galla da un buon uso delle chine e dalla colorazione di Aiala, non sempre azzeccatissima. Le fattezze di Quaid ricordano solo vagamente Schwarzenegger mentre la splash-page nella quale vengono presentati i figli di Cohaagen, oltre ad essere povera da un punto di vista grafico, è soffocata dai balloons per spiegare al lettore la situazione politica di Marte.
La mancanza di un vero è proprio riassunto per quei lettori che non hanno visto il film, fa intuire che questa nuova serie sia diretta soprattutto ai fans della pellicola. É evidente che si tratta di un prodotto puramente commerciale che mira a cavalcare l’onda di un successo cinematografico trascurando la qualità artistica. Un’operazione discutibile che, difficilmente, potrà avere lunga vita.