DAREDEVIL: il miglior serial dedicato a un supereroe

Pubblicato il 28 Aprile 2016 alle 13:30

Diciamolo subito, senza tanti giri di parole: Daredevil è in assoluto uno dei migliori serial a tema supereroistico mai realizzati, se non IL migliore, ma non sbilanciamoci troppo, anche perché non possiamo ancora sapere cosa ci riserverà il futuro….

Il mio ovviamente è un giudizio soggettivo, ma le lodi pressoché bipartisan di critica e pubblico dimostrano in qualche modo che la Marvel in questo caso ha centrato il segno, così come quando ha tentato di creare un universo condiviso anche al cinema, battendo sui tempi la rivale DC, che tuttora annaspa per trovare un proprio spazio.

Va precisato che nell’ambito televisivo la Distinta Concorrenza in realtà era passata avanti alla Casa delle Idee già da qualche anno, presentando titoli di grande successo come Arrow, The Flash e Gotham, e prima ancora Smallville, mentre ha sempre arrancato sul grande schermo, fatta eccezione per la Dark Knight Trilogy di Nolan.

La Marvel Television, però, ha studiato bene le sue mosse, e anziché controbattere nella maniera più scontata, ovvero schierando in campo nomi altisonanti o di sicuro appeal per attirare pubblico, lancia prima Agents of S.H.I.E.L.D., una serie che ha per protagonisti alcuni agenti della famigerata organizzazione antiterroristica guidata da Nick Fury ( il quale si concederà solo qualche sporadica apparizione ), e quindi ambientata nell’universo Marvel, ma senza ( o quasi ) supereroi… Dopodiché decide di puntare su alcuni personaggi più di nicchia, molto ombrosi e complessi, dalla forte componente urban, rivolgendosi ad un target di pubblico più maturo.

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Sto parlando ovviamente di Daredevil, a cui si è aggiunta presto Jessica Jones, e prossimamente toccherà anche a Luke Cage e Iron Fist: tutti eroi di strada, molto legati alle loro radici e ai vicoli malfamati dove sono cresciuti. La loro vita è lì, lontana dalle sfolgoranti luci di Asgard o dall’altisonante torre dei Vendicatori.

A loro non interessa farsi notare o stare sotto la luce dei riflettori, anzi… preferiscono vivere nell’ombra e limitarsi a sfruttare le loro doti per aiutare gli altri, specie se deboli ed emarginati, costretti a sopravvivere in una città che può darti tutto e poi togliertelo con la stessa facilità.

Storie e personaggi di questo tipo non sempre riescono ad essere valorizzati sul grande schermo, dove si predilige ritmo più serrato e azione spettacolare, mentre invece il serial a episodi permette di sviluppare a sufficienza un determinato racconto, senza dover per questo rinunciare all’azione pura, ma allo stesso tempo analizzando anche la parte più introspettiva ed emozionale.

Marvel Netflix

Ma la Marvel si è rivelata lungimirante non solo nella forma con il quale ha deciso di proporre questi personaggi così particolari, ma anche nel come distribuirli… Il “contenitore” scelto infatti è una novità assoluta ( o almeno, lo era… ) come Netflix, una piattaforma di contenuti in streaming completamente digitale e fruibile da qualsiasi dispositivo dotato di una connessione.

Qui si possono vedere, pagando un abbonamento mensile esiguo, intere stagioni di serie tv senza interruzioni o pubblicità, ed alcune di esse sono in esclusiva per Netflix, proprio come i suddetti titoli della Casa Delle Idee.

Continua nella prossima pagina…

Affidarsi a una piattaforma così innovativa e soprattutto libera da rigide imposizioni di marketing che possono arrivare da reti televisive e sponsor,ha significato anche la possibilità di proporre contenuti forti, dove non viene risparmiata la crudezza di un combattimento corpo a corpo e i relativi spargimenti di sangue.

Questa scelta di certo restringe il target di pubblico a cui sono destinati, ma se si vuole davvero trasporre la realtà di questi personaggi e il loro background è giusto che sia così.

Edulcorare i metodi del Punisher o di Kingpin, o le conseguenze di una lotta senza quartiere tra spietati criminali e ninja assassini, vorrebbe dire snaturarli e perdere quell’impronta fortemente realistica che sta alla base di queste nuove serie e le contraddistingue.

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Per il pubblico di tutte le età, comunque, ci sono già gli Avengers, che hanno assolutamente una loro dignità ed va benissimo che ci siano.

Daredevil e le altre serie Netflix, invece, rispondono ad un’altra esigenza specifica: quella di offrire un prodotto dedicato esclusivamente ad un pubblico adulto, che magari non si accontenta più di “giocattoloni” stile Avengers o di serie più adolescenziali come Flash e Supergirl. Finalmente anche i vecchi lettori di fumetti, cresciuti a “pane e Miller”, avranno dei serial che incontreranno i loro gusti e manterranno inalterato lo spirito e le atmosfere dei comics di allora.

E’ vero che adesso siamo solo all’inizio di questo nuovo percorso che sta intraprendendo la Marvel, ma le prime due stagioni di Daredevil e quella di Jessica Jones hanno già tracciato una linea ben precisa. U

n’impostazione narrativa e visiva decisamente più oscura, fredda e angosciante, da cui si capisce fin dai primi fotogrammi che stavolta abbiamo a che fare con qualcosa di completamente diverso rispetto a quanto visto finora al cinema ( almeno in ambito Marvel, ovviamente… ). Qui siamo nella vita “reale”, qui la gente muore e si fa male davvero….!

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Daredevil in questo senso è il perfetto emblema dell’eroe problematico, oscuro e urbano, così come lo rappresentò il grande Frank Miller negli anni Ottanta.

Nell’arco di due stagioni, da 13 episodi ciascuna, abbiamo visto come si è evoluta la sua crociata e i rapporti con le persone che lo circondano, come i suoi amici Foggy Nelson e Karen Page.

Dopo una prima lotta senza quartiere contro il suo nemico giurato Wilson Fisk/Kingpin ( un eccezionale e carismatico Vincent D’Onofrio ) e la malavita organizzata di Hell’s Kitchen, irrompe anche una scheggia impazzita come il Punitore, che metterà in dubbio i metodi del Diavolo Rosso e dei supereroi come lui, in un faccia a faccia memorabile dove verranno affrontate  tematiche ricorrenti anche nei fumetti, come quella del vigilantismo che sfocia nell’omicidio e nella giustizia sommaria, apparentemente più efficace, ma inconciliabile con l’etica e la morale di un eroe che crede nella giustizia e nel rispetto assoluto della vita umana.

Daredevil

La seconda stagione di Daredevil in pratica si arricchisce di nuovi elementi destabilizzanti, come il succitato Frank Castle/Punisher che porta avanti la sua guerra personale contro chi gli ha strappato la famiglia, e la vecchia fiamma di Matt Murdock, Elektra, altro personaggio chiave della mitologia del Cornetto, che contribuirà a metterà a dura prova i suoi principi e i valori in cui crede, facendo leva anche sui sentimenti che prova per lei…

Questo coacervo di emozioni, spesso contrastanti, come rabbia, odio, amore, amicizia e compassione, permeano tutto il racconto, senza mai appesantirlo o portarlo fuori strada.

Tutto è perfettamente calibrato e procede senza sbavature dall’inizio alla fine, alternando violenza pura a momenti più introspettivi e intimisti, che analizzano e conferiscono spessore ai personaggi, così da renderli credibili e realistici, e non delle semplici macchiette bidimensionali.

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Non manca nulla, insomma… e più si procede, più la storia si fa interessante e articolata. Lo stesso costume del protagonista si evolve e migliora con l’avanzare del racconto, passando da una semplice tuta con una benda nera a una specie di mix tra la corazza di Batman e l’iconica uniforme dei fumetti.

Anche guardando la regia, la fotografia, gli interpreti e tutto il resto, viene davvero difficile riuscire a trovare dei difetti, e quei pochi che ci sono, sono talmente irrilevanti da scomparire in mezzo ad un’opera tanto riuscita ed avvincente, curata con dovizia in ogni suo aspetto.

E’ per tutti questi motivi ( ed altri che non mi dilungo a spiegare ) che Daredevil si può considerare uno dei migliori serial dedicati a un supereroe realizzati finora.

Una scelta vincente sotto tutti i punti di vista, che si spera venga presa da esempio e ispirazione anche per le prossime trasposizioni di personaggi a fumetti, sia al cinema che in televisione.

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