I Passeggeri del Vento vol. 3: la recensione del volume finale
Pubblicato il 29 Aprile 2016 alle 11:25
Si conclude I Passeggeri del Vento, l’acclamata opera del bravissimo Francois Bourgeon! Cosa succederà alla coraggiosa Isa in questo ultimo straordinario capitolo? L’autore ci sorprende introducendo un nuovo intrigante personaggio!
Tra gli autori più apprezzati della letteratura disegnata di area francofona c’è il bravissimo Francois Bourgeon, celebrato per opere del calibro de La Compagnia del Crepuscolo e de Le Cronache di Cyann. Ma deve la sua fama a un altro straordinario esito creativo che Mondadori Comics ha pubblicato nella collana Historica e cioè I Passeggeri del Vento.
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Alla sua uscita in Francia suscitò entusiasmo e moltissimi lettori si appassionarono alle intricate vicende di Isa, la giovane e coraggiosa protagonista. Per diverso tempo, tuttavia, Bourgeon lasciò in sospeso la serie e solo nel 2014 ha finalmente proposto i due capitoli conclusivi, in pratica quelli inclusi nel presente volume di Historica.
E Bourgeon ha spiazzato tutti. La trama, infatti, non si svolge nello stesso periodo degli episodi precedenti ma negli Stati Uniti del 1862. E’ quindi il momento della Guerra di Secessione. Peraltro, almeno in principio, Isa non compare affatto e le avventure sono incentrate su un nuovo, straordinario personaggio femminile, Zabo. Anche lei è coraggiosa e volitiva ed è la figlia di un medico ucciso dall’esercito nordista.
A causa di questo dramma, la ragazza è costretta a fuggire per evitare le aggressioni dei nordisti e decide di recarsi in un altro posto, in cui è già presente il fratellino. Nel corso del suo viaggio, si imbatte in Quentin, un soldato palesemente attratto da lei che si dimostra affidabile e onesto. Quando i due arrivano a destinazione, Bourgeon ci sorprende con l’apparizione di Isa. Ormai novantacinquenne, è la bisavola di Zabo ed è lei che racconta tutto ciò che le è accaduto in seguito agli eventi narrati nei primi due volumi.
Tramite una serie di suggestivi flashback, Bourgeon delinea dunque una story-line composta da avventure parallele situate in differenti contesti geografici e temporali, caratterizzate da ammirevole rigore storico. La vastità e la molteplicità delle ambientazioni contribuisce a mantenere desta l’attenzione del lettore, immerso ora nel cuore tenebroso dell’Africa, ora nella colonia francese di Santo Domingo, così come a New Orleans e nel territorio del Mississippi.
Tutto è impostato sui registri dell’avventura allo stato puro, con un perfetto equilibrio di azione e riflessione, ma non mancano accenni a tematiche importanti, come quelle del razzismo e dello schiavismo. I testi e i dialoghi sono curati e l’autore a volte utilizza il patois creolo e tale dettaglio rende ulteriormente credibile l’universo narrativo de I Passeggeri del Vento.
Ma il volume è da tenere d’occhio anche per l’eccezionale livello qualitativo dei disegni. Coloro che hanno avuto modo di leggere le prime due uscite de La Compagnia del Crepuscolo sono già consapevoli del talento di Bourgeon. Tuttavia, la conclusione, da questo punto di vista, è di gran lunga superiore ai lavori comunque pregevoli realizzati in passato.
Lo stile del penciler è naturalistico. Le figure umane hanno una grazia, una raffinatezza e un’eleganza innegabili e lo stesso vale per gli animali, figure ricorrenti dell’opera, come i gufi, i cavalli e i terribili coccodrilli delle paludi. Ma ciò che più colpisce è la cura certosina dei particolari, evidente nella rappresentazione delle foreste oscure e inquietanti, dei fiumi, delle architetture e in generale dei fascinosi paesaggi naturali che a loro modo sono da reputare anch’essi personaggi della storia.
Bourgeon si è inoltre occupato dei colori e insiste su sfumature tenui e delicate che impreziosiscono le sue matite incantate. Insomma, se volete provare un fumetto che è un autentico gioiello grafico e testuale, non potete assolutamente trascurare questo volume.