Novità e anticipazioni di BilBolBul 2016 alla Bologna Children’s Book Fair
Pubblicato il 12 Aprile 2016 alle 12:00
Si è appena conclusa a Bologna la Children’s Book Fair, la fiera internazionale del libro per ragazzi, la più importante manifestazione nel nostro paese per questo settore. Importanti sono state le novità di quest’anno come le celebrazioni per il centenario di Roald Dahl e le premiazioni del premio Strega ragazzi. Ma le novità non riguardano solo la letteratura per l’infanzia ma anche l’animazione, le app e tutto ciò che ruota intorno al mercato rivolto a bambini e adolescenti.
Tra questi uno spazio piccolo ma importante è stato riservato anche al fumetto che ha visto la partecipazione di alcuni stand interessanti della DC e della WARNER BROS che hanno presentato il loro catalogo con le nuove collezioni di Superman, Batman e Wonder Woman, dato il successo del film Batman vs Superman che ha rilanciato queste serie supereroistiche.
Tra gli espositori anche alcuni editori italiani di fumetti come Becco Giallo, casa editrice che ha pubblicato interessanti graphic novel sulla storia d’Italia, e Canicola, che propone laboratori e fumetti pensati apposta per i più piccoli, che si sono confrontate in alcuni incontri molto interessanti sul futuro del fumetto italiano, in particolare per quanto riguarda il settore delle graphic novel che hanno definitivamente sdoganato questo medium rendendolo apprezzato dalla critica in generale, e non solo di quella specializzata in fumetti per bambini.
Tra le realtà accorse alla manifestazione, una delle più interessanti è sicuramente Hamelin, un’associazione culturale che ha sede nella stessa città felsinea e che organizza da anni laboratori e corsi legati al mondo della letteratura, del fumetto, dell’animazione. Tra le iniziative dell’associazione BILBOLBUL, il festival internazionale di fumetto che quest’anno arriva alla sua ottava edizione.
Ce ne ha parlato Simone Piccinini uno dei responsabili di questa associazione.
Parlaci un po’ di Hamelin. Chi siete e cosa fate?
Hamelin è un’associazione culturale, un gruppo di ragazze e ragazzi che si sono messi a studiare e approfondire il mondo del fumetto, continuiamo a ragionare e a fare critica sull’immaginario che comprende il testo scritto e visivo. Abbiamo fatto progetti legati al mondo della lettura e all’audiovisivo, curiamo testi che parlano dell’infanzia e dell’adolescenza.
Qual è la considerazione del fumetto oggi?
Il fumetto è ancora molto di nicchia. Ha poco spazio. Ci sono fiere dedicate (Lucca Comics, per esempio) ma è considerato ancora dai ragazzi come qualcosa da piccoli, leggera e divertente, non è riconosciuto come linguaggio autorevole.
Oggi, esattamente come tutta la produzione che riguarda il mondo dell’infanzia, vive soprattutto (dopo l’esplosione di Harry Potter) di appassionati che si organizzano in “tribù” che originano a loro volta dei mondi (le cosiddette fan-fiction).
La tendenza è questa: una serie di fenomeni editoriali che hanno dato origine a queste narrazioni fan-fiction che spesso creano prodotti nuovi. Fan-fiction è diventato il nuovo metodo di scouting per prodotti per ragazzi con una nuova modalità di consumo e di distribuzione. Così è nato, per esempio, anche 50 sfumature di grigio.
In questa situazione quale ruolo svolge Hamelin?
Lo scopo di Hamelin è filtrare il marasma di produzione e offrire ai ragazzi una selezione di storie ad alto livello, analizzare e cercare di capire quelo che accade e rimetterlo a posto.
C’è un atteggiamento pedagogico con le scuole in cui andiamo a proporre le nostre iniziative. E questo atteggiamento è quello di proporre opere che portino a ragionare, a crescere e a diventare persone migliori grazie alle storie che vengono proposte.
Quindi di preciso come si svolge l’azione di Hamelin?
Beh, innanzitutto ci sono gli incontri con le classi. In tutto quello che facciamo ci rivolgiamo sempre prima al pubblico: se tu hai dei gusti e io ti consiglio cose che non c’entrano niente con quelli che sono i tuoi gusti allora è inutile.
Noi chiediamo quali sono i tipi di narrazioni che vanno per la maggiore. Poi rimaniamo in quell’ambito ma proponiamo storie che affrontano il tema in maniera stilistica con contenuto molto elevato. Spostiamo l’attenzione a un livello maggiore e costruiamo il gusto del lettore.
Se in una classe sono tutti impazziti per Hunger Games allora gli consigliamo di leggersi Orwell (rimanendo nella fantascienza distopica) in modo da creare un gusto. Facciamo scoprire un po’ di storia che possa arricchire il loro gusto.
È come se tu per tutta la vita hai mangiato roba in scatola e poi vai in un ristorante. Ti fa schifo tutto. Allora bisogna “farsi i muscoli”. Se uno ha letto solo Geronimo Stilton, che è solo per un consumo passivo e non ti permette di diventare un lettore attivo, allora bisogna invogliarlo ad andare oltre Geronimo Stilton in maniera che sia poi lui a cercarti storie che gli interessino per la sua formazione personale.
Parlaci un po’ di BILBOLBUL, il festival del fumetto che organizzate a Bologna.
Per l’edizione di quest’anno a BBB abbiamo voluto fare le cose in grande con un nome di forte richiamo: Chris Ware (l’autore di Jimmi Corrigan e Building Stories, considerato uno dei maggiori autori di comics statunitensi e internazionali, nda). Dopo anni che lo rincorriamo abbiamo veramente il mostro sacro del fumetto mondiale.
Come si è evoluto negli anni il festival?
Negli anni BBB aveva un obiettivo principale che pensiamo di aver raggiunto con successo, infatti per quest’anno è previsto un cambio di format. L’obiettivo era quello di sdoganare il fumetto come prodotto culturale di serie b. Adesso il fumetto è nelle vetrine delle librerie, è di fianco ad altri libri perciò possiamo dire che il primo obiettivo è stato raggiunto.
Anche le storie adesso non sono più solo quelle leggere per bambini, ma c’è una narrazione anche per adulti anche se ancora adesso si pensa al fumetto solo come a qualcosa di leggero (come Topolino) e che poi se diventi grande devi leggere altre cose.
Quindi cosa ci dobbiamo aspettare dal festival quest’anno?
Quest’anno abbiamo deciso di mostrare meno immagini ma molto più forti ed efficaci, gli anni scorsi facevamo vedere nelle piazze tutte le immagini prese dai grandi autori, quest’anno ci saranno meno mostre ma molto più originali. Sempre con un ragionamento però, ogni cosa non è fatta a caso.
Sempre di più ci accorgiamo dell’importanza di ridurre la quantità per aumentare il tempo di sguardo dell’immagine perché sempre meno è il tempo d’attenzione verso di esse. Noi vogliamo allora costringere le persone a perdere tempo per capire la struttura e la qualità dell’immagine, la stratificazione dell’immagine, la complessità di essa. Questo per capire quante cose ti dice.
Viviamo nella società dell’immagine e ne siamo circondati tanto che non riusciamo a decifrarle. Il prossimo obiettivo del nostro festival sarà dunque questo.
L’appuntamento è dunque fissato per il 20-23 di Novembre per i curiosi e appassionati di fumetti che volessero approfondire e imparare qualcosa di nuovo sul fumetto e i suoi infiniti e molteplici mondi.