Avengers Operazione Tempesta nella Galassia: torna una delle saghe cosmiche più amate – Recensione
Pubblicato il 1 Aprile 2016 alle 11:40
Panini Comics ripropone una delle saghe più importanti dei Vendicatori: Operation Galactic Storm! Non perdete le drammatiche vicissitudini dei più potenti supereroi del Marvel Universe coinvolti in un devastante scontro tra i Kree e gli Shi’ar!
Quando si parla dei Vendicatori si pensa al termine ‘cosmico’. Il gruppo di supereroi più potente del Marvel Universe, infatti, ha spesso affrontato, nel corso della sua lunga vita editoriale, minacce devastanti che un singolo giustiziere non potrebbe sconfiggere. E certamente i fan degli Avengers ricordano tante storie incentrate su avversari del calibro di Kang il Conquistatore, Immortus o Thanos, giusto per citarne alcuni.
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Una delle saghe più acclamate di sempre fu quella della guerra Kree-Skrull, ideata da Roy Thomas, considerato all’unanimità il più grande scrittore di Avengers. Fu l’allievo di Stan Lee, infatti, a concepire una trama complessa e articolata basata sul team alle prese con una guerra dei popoli alieni dei Kree e degli Skrull, appunto.
Quella story-line è una pietra miliare del fumetto americano e non fu priva di conseguenze, al punto che diversi autori negli anni successivi ne approfondirono le premesse.
Un esempio è dato da Operation Galactic Storm, crossover realizzato nei primi anni novanta che ora Panini ripropone in volume. La storia riprende l’idea dei Vendicatori implicati in una guerra cosmica che coinvolge razze extraterrestri con conseguenze devastanti. Stavolta però i Kree si oppongono agli Shi’ar, ben noti ai fan degli X-Men.
Dal momento che, come ho scritto, si tratta di un crossover, la trama coinvolge parecchie serie: Avengers, Avengers West Coast, Captain America, Wonder Man, Quasar, Iron Man e Mighty Thor, in pratica i comic-book che all’epoca componevano la linea editoriale dei Vendicatori.
La Marvel utilizzò gli scrittori di punta di quei mensili e il risultato fu una saga di ampie proporzioni, con un vasto pantheon di personaggi, ricca di pathos, azione e colpi di scena. E’ una lettura di intrattenimento, intendiamoci, e classicamente supereroica nei toni.
Ma non è priva di qualità ed è valorizzata da atmosfere mutevoli. Gli autori riprendono diversi concetti introdotti nella Guerra Kree-Skrull (del resto, tra loro c’è Roy Thomas), adattandoli allo spirito anni novanta.
Tutto inizia con Rick Jones e un sogno riguardante l’Intelligenza Suprema dei Kree. Il giovane alleato di Cap, di Hulk e di Capitan Marvel percepisce un pericolo devastante che rischia di distruggere la terra. I Kree e gli Shi’ar sono in guerra e non penseranno agli innocenti che potrebbero andare di mezzo. E’ a questo punto che i Vendicatori saranno costretti a intervenire e a vivere quella che forse sarà la loro missione più pericolosa.
Si parte quindi con Capitan America. E’ sul suo mensile che Steve Rogers affronterà Warstar della Guardia Imperiale. Apparentemente può sembrare un’avventura come tante ma è il principio di un vero e proprio incubo. Questo primo tp include i nn. 398-399 di Captain America, i nn. 80-81 di Avengers West Coast, i nn. 32-33 di Quasar, i nn. 7-8 di Wonder Man, i nn. 345-346 di Avengers, il n. 278 di Iron Man e il n. 445 di Mighty Thor.
Ai testi di Captain America c’è il compianto Mark Gruenwald che delinea una story-line mainstream illustrata da Rik Levins che, pur non essendo dotato di uno stile eccezionale, si rivela funzionale. Il leggendario Roy Thomas, coadiuvato dalla moglie Dann, si occupa invece di Avengers West Coast ed è lui che parte in quarta opponendo la filiale californiana dei Vendicatori alla potentissima Guardia Imperiale Shi’ar. I disegni sono dell’efficace David Ross.
Gli episodi di Quasar, anche in questo caso firmati da Mark Gruenwald, sono tra i migliori della saga. L’eroe cosmico vivrà un’avventura allucinante dai toni visionari, resa più suggestiva dal bravissimo Greg Capullo che illustra il n. 32. Il successivo è purtroppo firmato da Rurik Tyler, non all’altezza del primo.
Lo spassoso Gerard Jones invece scrive i testi degli albi di Wonder Man e insiste su situazioni ironiche. Simon Williams dovrà vedersela con Capitan Atlas e i disegni spigolosi ma espressivi di Jeff Johnson valorizzano lo script.
Ma il momento di maggiore qualità è rappresentato dai nn. 345-346 di Avengers. L’autore è Bob Harras che in quel periodo stava scrivendo storie eccezionali dei Vendicatori, dando importanza a personaggi come Crystal, il Cavaliere Nero e Sersi. E’ lui che utilizza una pletora di character, facendo persino apparire gli Starjammers, Lilandra e Deathbird, strizzando dunque l’occhio agli estimatori delle serie mutanti. I disegni sono del bravissimo Steve Epting che concepisce tavole di grande bellezza formale.
Iron Man, d’altro canto, combatterà contro l’inarrestabile Shatterax, al suo esordio nel n. 278 della collana di Testa di Ferro. I testi sono di Len Kaminski, autore che all’epoca realizzava cose piuttosto strane, e i disegni del recentemente scomparso Paul Ryan.
Il tratto del penciler di Fantastic Four è classico e la sua versione di Iron Man suggestiva. Non manca poi Tom De Falco che scrive il n. 445 di Mighty Thor. Nelle vesti del Dio del Tuono c’è Eric Masterson ed è lui che affronta il Gladiatore. E’ la tipica storia che in America definiscono ‘slug fest’, basata cioè sulle lotte senza esclusione di colpi, e da questo punto di vista funziona, anche perché alle matite c’è l’ottimo Pat Oliffe con il suo stile plastico e dinamico.
Insomma, come ho già chiarito, Operation Galactic Storm è una lettura tipicamente supereroica. A renderla intrigante è il numero enorme di personaggi e la vastità e la varietà dei contesti narrativi. E’ una saga della Marvel, nel senso positivo della definizione, e coloro che non hanno avuto modo di leggerla la gradiranno sicuramente.