Randolph Reed – Alessandro Fusari – recensione

Pubblicato il 2 Maggio 2011 alle 12:00

DINAMICHE DI GRUPPO
GAUDEAMUS IGITUR
GELATINEIDE – BATTAGLIA PER DENEB
XILOM – IL SIGNORE DELLA GUERRA
IUS PRIMUS – BRODO PRIMORDIALE

Autore: Alessandro Fusari
Casa Editrice: Centro Fumetto Andrea Pazienza
Provenienza: Italia
Prezzo: DINAMICHE DI GRUPPO: € 1,50; 16,5×24; 12 pp., col.
GAUDEAMUS IGITUR: € 9,00; 17×26; 48 pp., col.
GELATINEIDE – BATTAGLIA PER DENEB: € 10,00; 17×26; 56 pp., col.
XILOM – IL SIGNORE DELLA GUERRA: € 5,00; 17×26; 36 pp., col.
IUS PRIMUS – BRODO PRIMORDIALE: € 5,00; 17×26; 36 pp., col.
Recensione


Siamo nel 3005, in una galassia lontana, quasi completamente assoggettata al dominio dell’Impero di Deneb, pianeta sul quale vive la bellicosa razza aliena che sta cercando di conquistare ogni pianeta sulla sua strada. Randolph Reed, il nostro protagonista, è un alchimista ingegnere in grado di manipolare i tecnopolimeri, un rivoluzionario materiale da costruzione fra i più diffusi nella galassia, il cui monopolio produttivo viene detenuto delle industrie Ne.Te.P.T.A.
Nel primo breve episodio, oltre a venirci presentato il cast dei personaggi, viene raccontata l’assunzione di Randolph presso l’azienda, nonché la dinamica dell’ironico incidente che lo ha privato di braccia e gambe, successivamente sostituite con arti artificiali. Dalla semplice e immediata comicità di questo primo assaggio però, la saga di Randolph Reed si trova a crescere di molto nel corso dei successivi volumi della quadrilogia. La storia si fa infatti di più ampio respiro e si tinge di tutt’altre implicazioni, divenendo a tutti gli effetti un’epica spaziale.

La guerra portata avanti dai denebiani, gli oscuri traffici della Ne.Te.P.T.A., il piano delle gelatine di Kornell (razza aliena mite e pacifica), e le strade di Randolph e dei suoi colleghi Lester e Natasha, si incrociano in una trama intricata in cui non mancano elementi bellicosi, d’azione, di politica, di mistero, e nella quale non può ovviamente essere assente una difficile love story. La fantascienza di cui sono intrise queste pagine è fortemente debitrice di tanto cinema e fumetto del genere, ma trova una sua certa originalità quando pone al centro la figura di Randolph, ed il suo particolare lavoro. L’avventura che lo porta a passare dal ruolo di ingegnere a quello di prigioniero, e poi fuggiasco, ha come sfondo tutta la girandola degli intrighi e delle lotte per il potere, mentre l’intensità del suo sentimento d’amore cresce di pari passo a quella dell’incombenza della distruzione. Attraverso immagini che sanno essere potenti senza mai perdere raffinatezza, assistiamo così ad un’epopea fantascientifica dal sapore antico.

Siamo nel 2004, a Cremona, quando il Centro Fumetto Andrea Pazienza pone il primo mattone di questa saga, ideata e portata avanti negli anni da un giovane talento locale: Alessandro Fusari. Dalla sua narrativa emerge un chiaro gusto per l’ironia ed il senso del bizzarro (ad esempio nelle “formule alchemiche”), o più in generale del divertimento (Gaudeamus Igitur del resto è l’inno internazionale della goliardia), ma l’autore sa anche essere profondo ed epico nelle scene più importanti, sebbene le sue maggiori qualità siano da ricercare nel disegno.
Le morbidi linee caratterizzanti Dinamiche di Gruppo vengono inghiottite nei volumi successivi dai bellissimi colori digitali stesi dallo stesso Fusari, che dimostra doti da colorista forse persino superiori a quelle di disegnatore. Questa scelta conferisce un aspetto più cinematografico e spettacolare alle tavole, ma penalizza la fluidità della storia. Fortunatamente Fusari è dotato anche di un ottimo ritmo che rende comunque estremamente dinamica la lettura. Se però il rischio della staticità viene quindi scongiurato, non è sempre così, ad esempio, per quanto riguarda l’espressività dei volti, spesso appiattita.

In ogni caso tutta la parte grafica in generale si fa segnalare per un’ottima qualità, con vignette di grande impatto e tavole di grande bellezza; e la storia regala colpi di scena e qualche emozione. In definitiva, si ha come l’impressione che il talento di Fusari come autore completo non emerga del tutto dai quattro volumi che compongono la saga di Randolph Reed, ma ciò che si vede basta a fare una gran bella impressione, e a fare sicuramente ben sperare per futuri lavori.


VOTO: 7,5

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