Recensione Jonah Hex Vol. 3 Origini – Planeta DeAgostini
Pubblicato il 29 Aprile 2010 alle 12:08
Autori Jimmy Palmiotti, Justin Gray (testi), Jordi Bernet, Phil Noto, Val Semeiks (disegni)
Casa Editrice Planeta De Agostini
Provenienza USA
Prezzo € 12,95
A cura di Sergio L. Duma
Giunge al terzo volume la serie di Jonah Hex, proposta da Planeta DeAgostini nella collana Pulp DC, dedicata a serial della casa editrice americana imperniati su personaggi che non hanno niente a che fare con il variegato ambito super-eroistico che ha reso celebre l’editore statunitense. E la serie dello spietato cacciatore di taglie, già protagonista, negli anni passati, di diversi mensili, è, a mio avviso, quanto di meglio si possa leggere attualmente. Intendiamoci, il fumetto scritto dai bravi Jimmy Palmiotti e Justin Gray è un classico esempio di comic scacciapensieri e stop. Non ci sono intellettualismi di sorta. Ma è realizzato con cura ed è senza ombra di dubbio una lettura di qualità.
Peraltro, come ho già avuto modo di puntualizzare in altre occasioni, la più recente serie dello sfregiato e spietato Jonah è piuttosto anomala nell’ambito del comicdom statunitense. Infatti gli episodi sono in genere auto-conclusivi e non impostati in lunghi cicli, come è il caso di almeno il novanta per cento dei fumetti USA. Da questo punto di vista, insomma, le storie di Jonah Hex sono narrate nella maniera tipica della Silver Age (nei primissimi anni sessanta, infatti, la stragrande maggioranza delle storie Marvel e DC si svolgevano nell’arco di un solo episodio).
Tuttavia, questo volume, intitolato ‘Origini’, che raccoglie i nn. 13-18 del mensile originale, si differenzia un po’, più che altro perché Palmiotti e Gray abbandonano momentaneamente la scansione auto-conclusiva della narrazione per realizzare una saga in più parti, riguardante, come è facile intuire dal titolo, le origini di Jonah Hex.
Finora il lettore sapeva che Jonah era un cowboy pericoloso e violento, dal viso orribilmente sfigurato. Ma chi lo ha sfregiato? In quali circostanze? E perché? E come mai Jonah ha deciso di diventare un cacciatore di taglie? Palmiotti e Gray ce lo rivelano in una storia dai toni efferati, particolarmente inquietante e intensa, visualizzata dai disegni di Jordi Bernet. Di sicuro i fan del Tex bonelliano e di Torpedo conoscono bene e apprezzano il celeberrimo disegnatore spagnolo che si rivela perfetto per rappresentare le vicende del volume.
I testi di Palmiotti e Gray sono, come di consueto, efficaci e i due sceneggiatori si sbizzarriscono con racconti basati su pericolose tribù indiane, pistoleri infidi, donne schizofreniche e banditi disposti a tutto. Non mancano, poi, elementi vagamente horror, per esempio, una famiglia forse dedita al cannibalismo, che rendono ulteriormente interessante il libro. Oltre agli episodi disegnati da Bernet, ne segnalo due realizzati dal bravissimo Phil Noto, che delizia il lettore con un micidiale personaggio femminile, Tallulah Black, coinvolta in una torbida storia di violenza e vendetta; e un altro da Val Semeiks che dimostra di non essere inferiore agli artisti sopraccitati.
Insomma, Jonah Hex, ripeto, è un’ottima serie che merita attenzione. Peraltro, si tratta di un fumetto che può piacere non solo agli amanti del western ma anche a quelli che di solito non apprezzano questo particolare genere narrativo. È la prova di come la DC Comics sia particolarmente attenta ai prodotti differenti da quelli super-eroistici e credo che tale politica editoriale sia da lodare. Fate, dunque, una capatina nelle praterie con Jonah Hex. Potreste scoprire di non volerle più abbandonare.
VOTO 7