Le 6 volte che Frank Underwood ha scioccato il pubblico

Pubblicato il 23 Marzo 2016 alle 13:30

La serie House of Cards è una delle serie più acclamate dalla critica per l’altissima qualità dimostrata in ogni singolo episodio della serie, ma è stata oggetto anche di forti critiche riguardo diverse scene concentrate soprattutto durante la terza stagione (ATTENZIONE, SPOILER!)

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Ormai arrivata alla quarta stagione, House of Cards ci ha mostrato il lato oscuro e peggiore del governo degli USA  (ma potrebbe essere ambientata in qualsiasi altra nazione), raccontandoci la scalata al potere di Frank Underwood, cosparsa di delitti politici, di minacce, boicottaggi, corruzione, omicidi e chi più ne ha più ne metta. Nel corso delle puntate, Underwood si è macchiato di terribili colpe, che hanno sconvolto la sensibilità del grande pubblico in più di una occasione. Che House of Cards non voglia essere uno show politicamente corretto è intuibile sin dall’inizio: non a caso, di politica corretta nella serie se ne vedono ben pochi esempi.

Gli esponenti puliti e onesti della società finiscono con l’essere fagocitati dalle brame di potere di Frank, il quale non è disposto a fermarsi di fronte a nulla, come dice il motto nella immagine di propaganda qui sopra. “Anything for America“, disposto a tutto per l’America. E lo ha dimostrato in più di un’occasione: qui di seguito esamineremo alcune delle scene che più hanno sconvolto e disturbato (si, esattamente) gli spettatori. Chi non volesse avere spoiler, non continui la lettura!

6. Frank sfrutta la malattia terminale della madre di Claire per giustificare la sua assenza agli eventi di propaganda elettorale

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Al termine della terza stagione, dopo la vittoria di Frank alle primarie in Iowa, Claire decide di abbandonarlo dopo una brusca lite tra i due, tornando così alla casa dei genitori in Texas. Nella prima puntata della quarta stagione, Frank decide così di sfruttare il cancro di Elizabeth, di cui Claire non sapeva nulla, come causa della sua assenza al suo fianco, e convince Claire a tornare con lui per il bene della campagna elettorale. Non senza promesse fatte alla moglie, ovvio.

Per cui, una situazione suscettibile come la malattia terminale di una persona è stata trasformata sapientemente (ma anche spietatamente) in una situazione di vantaggio da Frank, che non si è fatto scrupolo alcuno di portare alla luce una questione tanto delicata e privata.-

5. Il suicidio inscenato di Peter Russo

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Peter Russo è stato un personaggio importante nel corso della prima stagione di House of Cards, riscuotendo anche molte simpatie tra gli spettatori, che si sono immedesimati con la sua vita piena di problemi, a partire dalla ex moglie per arrivare ai problemi di dipendenza dall’alcol, passando per alcune scelte politiche obbligate.

Si, obbligate, perché Underwood per raggiungere i suoi scopi ha costretto Russo a far chiudere il cantiere navale che era stato la sua roccaforte per l’elezione a membro del congresso del suo stato, per poi metterlo in riabilitazione, dargli la speranza di diventare governatore dello stato della Pennsylvania e addirittura coordinare la sua campagna.

Salvo poi distruggerlo definitivamente dopo l’ennesimo errore di Peter, che rappresenta una svolta e una possibilità che Frank non si fa sfuggire: ormai diventato un peso troppo grande da sostenere, inscena il suo suicidio con una freddezza assoluta, senza battere ciglio alcuno.

Ubriaco nella propria auto, Russo viene accompagnato da Frank a casa sua, dove molto spontaneamente decide di farla finita: pulisce le sue impronte, apre i finestrini, accende il motore e lascia Russo addormentato nella macchina chiudendo il garage, uccidendolo.

Una scena che ha sconvolto tutti, dopo aver sperato nella riabilitazione di un bravo ma sfortunato uomo come Peter Russo, che è sempre stato nulla più che un burattino nelle mani di Frank, nonostante gli sforzi fatti nel tentativo di liberarsi dalla sua morsa. Nulla da fare, ci spiace Peter.-

4. L’omicidio di Zoe Barnes

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Quanti di voi dopo questa scena hanno pensato in preda allo sconforto e all’incredulità “non può essere accaduto davvero quello che ho appena visto!” E invece, è successo davvero.

Nel primo episodio della seconda stagione. Dopo un accordo che ha fruttato benefici entrambi, Zoe Barnes ha iniziato a farsi domande sull’onestà di Frank, e ad avere dubbi sul suicidio di Peter Russo. Bam, detto fatto. Anche lei diviene un peso morto da eliminare al più presto.

E Underwood non ha problemi a fare anche questo: con rapidità, naturalezza e incoscienza della vita umana scaglia Zoe contro un treno della metro in corsa, non prima di averle fatto cancellare ogni traccia della loro relazione clandestina.

Addio così reporter ambiziosa amata dalla maggior parte del pubblico, una scelta che ha lasciato basiti tutti, ma un modo straordinario di iniziare una stagione, eliminando uno dei personaggi principali. Ci vuole il coraggio, e agli sceneggiatori di House of Cards non manca di certo.-3. La profanazione della tomba del padre

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Una scena a dir poco forte, che ha urtato la sensibilità di tutti coloro che al rispetto dei defunti tengono tantissimo. Andato a portare omaggio alla tomba del padre dopo essere diventato presidente, Frank invece la dissacra urinandoci sopra in segno di profondo disprezzo e il tutto condito dalla totale mancanza di rispetto.

Molti hanno trovato la scena assolutamente gratuita, affermando che i produttori e gli sceneggiatori avrebbero potuto risparmiare la dissacrazione di un simbolo sacro alla maggior parte dei credenti di qualsiasi religione.

Lo scopo della scena, però, è appunto quello di mostrare tutta la mancanza di scrupoli di Frank, che non tentenna nemmeno in questo caso, e sottolinea il fatto che il padre non abbia avuto rispetto di lui, e che sia stato in grado di formarsi e raggiungere i suoi obiettivi totalmente da solo.

Che siate d’accordo o meno, questa è una scena molto forte e potente, e House of Cards si basa sui giochi di potere.

2. La scena dell’esecuzione dell’ostaggio da parte dei terroristi

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Una scena forte anche questa, dalla straordinaria quotidianità, dato il periodo che ci troviamo a vivere.

Il terrorismo è una realtà che dobbiamo fronteggiare e, ahimé, con cui stiamo convivendo fin troppo spesso ormai. L’esecuzione di un ostaggio americano, in seguito alla cattura di uno dei leader della fittizia (ma neanche tanto, visto che è ispirata e modellata all’associazione terroristica ISIS) ICO, vista ormai davvero troppe volte.

L’universo di House of Cards è molto più reale di quanto non si possa credere, e lo abbiamo visto anche in occasione della diatriba tra Russia e USA, con il fittizio Petrov che raffigura una non troppo velata trasposizione del vero presidente russo Putin.

La quarta stagione di HoC ha così deciso di affrontare il delicato tema del terrorismo, e questa scena porta a compimento tale proposito, ricordando a tutti che non si è al sicuro neanche tentando di fuggire dalla realtà guardando uno show televisivo.

House of Cards non è quel genere di show, visto che ha sempre messo lo spettatore di fronte alla realtà più oscura e spietata della società umana.-

1. Frank Underwood e lo sputo alla statua del Cristo

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Eccoci arrivati alla scena principe, quando si parla di scene sconvolgenti e disturbanti di House of Cards.

La scena che senza dubbio ha generato l’ondata di critiche più vasta e discussa è la scena in cui Frank Underwood manca di rispetto addirittura alla sacra figura cattolica del Cristo crocifisso.

Messo sotto pressione dai media, divorato (una volta tanto) dai dubbi sulla moralità delle sue azioni, Underwood si reca in una chiesa per conversare con un vescovo, e dopo una discussione tesa con lui chiede di essere lasciato solo nella chiesa.

E si reca ai piedi del crocifisso, apparentemente per pregare. Senza mai smettere di sorprendere, Frank inizia a parlare con la statua: “Amore. E’ questo che cerchi di farmi credere? Beh, io non la bevo.” E in questo momento che sputa sul viso della statua, proprio come il popolo ha fatto nelle storie religiose riguardo alla crocifissione del Cristo.

E’ davvero così senza cuore Frank? Sembrerebbe di no, in quanto il momento dopo il gesto, definito da molti sacrilego, tira fuori un fazzoletto nell’intento di pulire la statua, che si stacca e cade a terra frantumandosi in mille pezzi, a simboleggiare la caduta di ogni piccola parte di moralità dell’uomo, in particolare di Underwood.

Infatti, torna immediatamente al suo vecchio io: prende un pezzo della statua e dice di avere l’orecchio di Dio, chiara metafora per dire di avere l’attenzione dovuta.

Le ripercussioni della scena sono sfociate in articoli che urlavano al sacrilegio, intenti a gettare vergogna su Netflix, sottolinenando l’oscenità del tutto. Non credo personalmente che Netflix volesse offendere i fedeli cattolici, ma solamente accentuare il lato oscuro di Frank, senza Dio, senza moralità, senza senso della giustizia alcuno; l’unico obiettivo è raggiungere i suoi obiettivi. Senza guardare in faccia a nessuno, nemmeno Dio in persona.

Queste scene particolari rendono grande il personaggio concepito dagli sceneggiatori, dalle mille sfaccettature e atteggiamenti, ed hanno trovato in Kevin Spacey il mattatore ideale, grazie alle sue performance sempre superbe e coinvolgenti. House of Cards è sacrilego? Profano? Crudo?

Non direi, il tutto è fine solo al costruire il mosaico Underwood, cosparso da numerosissimi tasselli scuri, e, perché no, fare un po’ di autocritica attraverso le provocazioni ben concepite.

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