I Vendicatori – La Guerra Kree-Skrull – Marvel Gold – recensione

Pubblicato il 18 Aprile 2011 alle 10:32

I Vendicatori – La Guerra Kree-Skrull
Marvel Gold

Autori: Roy Thomas (testi), Sal Buscema, John Buscema, Neal Adams (disegni)
Casa Editrice: Panini Comics
Provenienza: USA
Prezzo: € 17,00, 17 x 26, pp. 208, col.
Recensione


Ci sono opere che, in virtù della loro qualità, diventano pietre miliari, sia del fumetto in generale, sia della produzione di una specifica casa editrice. Nel caso della Marvel, per esempio, si può affermare senza tema di smentite che la celebrata run di Roy Thomas sulla prima serie di The Avengers rientra in tale categoria. Tuttavia, se si analizza con attenzione la gestione di Thomas, ci si accorge che esiste una sequenza che ha assunto una valenza mitica: quella, cioè, che va dal n. 89 al n. 97 del comic-book dedicato ai più potenti eroi della terra, conosciuta come ‘La Guerra Kree-Skrull’.

Ciò è dovuto alla validità della trama e dei disegni e anche perché tale saga, in un certo qual modo, ha anticipato la voga dei cross-over (benché, tecnicamente, la story-line non lo sia a tutti gli effetti) e delle avventure cosmiche di ampia portata che ormai sono da tempo una caratteristica della Marvel e della DC. Thomas, infatti, degno erede di Stan Lee nei primi anni settanta, con questi episodi si ricollegò a numerose storie passate, non solo degli Avengers, contribuendo a rendere maggiormente coeso il Marvel Universe.

Per giunta, la guerra senza esclusione di colpi tra le razze aliene dei Kree e degli Skrull fu fondamentale per gli sviluppi narrativi successivi e lo provano, per esempio, saghe come Operation Galactic Storm o la più recente Secret Invasion che, in fondo, devono molto all’opera di Roy Thomas. Merito, inoltre, dello sceneggiatore fu quello di mettere sotto la luce dei riflettori personaggi apparentemente minori come Capitan Marvel (coadiuvato dal giovane Rick Jones) e i misteriosi Inumani (concludendo alcune vicende di questi ultimi rimaste in sospeso).

In una situazione che, almeno in principio, sembra di routine, Quicksilver, Scarlet, Golia (l’ex Occhio di Falco) e la Visione sono costretti, per una serie di circostanze, ad aiutare Capitan Marvel; ma non sospettano che questo sarà solo l’inizio di un intrigo che li coinvolgerà nelle macchinazioni dei Kree e degli Skrull, con conseguenze devastanti non solo per i Vendicatori ma anche per l’intera razza umana.

Thomas, inoltre, si collega al clima di tensione socio-politica e di paranoia dell’America anni settanta (era l’era del Watergate) tramite un politicante reazionario che cercherà di mettere il popolo americano contro i Vendicatori, accusandoli di essere in combutta con gli alieni e creando un’atmosfera da caccia alle streghe (simile a quella effettivamente verificatasi in epoca maccartista e, nei seventies, con le discutibili politiche nixoniane).

Ma Thomas non dimentica di scrivere una storia di super-eroi dai toni fantascientifici, con omaggi a Star Trek, a 2001 Odissea nello Spazio e ai romanzi di Isaac Asimov o Robert A. Heinlein, rivelandosi abilissimo nei testi, nei dialoghi e nella delineazione psicologica dei personaggi (raggiungendo livelli incredibili specialmente con la Visione e con Rick Jones).

Perché, tuttavia, la Guerra Kree-Skrull è ancora oggi celebrata? Non solo per i testi. Ma anche per i disegni. E se Sal Buscema ne illustra in maniera efficace i primi capitoli e se il grande fratello John si occupa di altre sequenze, ci sono i numeri più importanti, appannaggio di una leggenda: Neal Adams, il mitico penciler di Deadman, Batman e Green Lantern/Green Arrow della DC; ma che ebbe anche una breve esperienza Marvel con queste storie dei Vendicatori, appunto, e con alcune di X-Men e Inhumans.

A decenni di distanza, lo stile visionario e psichedelico di Adams, con incredibili prospettive e lay-out innovativi per l’epoca, non ha perso nulla del suo fascino e vi invito a considerare, in particolare, il pazzesco (e storico) episodio in cui il minuscolo Ant-Man entra nel corpo del sintezoide Visione (una strizzatina d’occhio a ‘Viaggio Allucinante’) e le pagine che introducono nella vicenda Triton e Freccia Nera per comprendere la sua caratura di artista.

L’opera, inoltre, non è solo una enorme dichiarazione d’amore nei confronti della fantascienza; ma anche di altre esperienze creative: gli horror comics della E.C., per esempio; o l’era Timely (si sa che Thomas è un fan sfegatato della Golden Age) e lo dimostrano le pagine famose in cui Rick Jones evoca i grandi eroi Timely, appunto: i classici Invasori (Capitan America, Sub-Mariner e la Torcia Umana Originale); e giustizieri meno noti come Angel, The Fin, Blazing Skull, il Patriota o la prima Visione. In poche parole, ribadisco che questa story-line è una pietra miliare e la consiglio vivamente a coloro che non hanno avuto modo di leggerla.


Voto: 8

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