Flash – La Notte Più Profonda – Geoff Johns – recensione
Pubblicato il 12 Aprile 2011 alle 14:42
Flash – La Notte Più Profonda
Autori: Geoff Johns (testi), Scott Kolins (disegni)
Casa Editrice: Planeta De Agostini
Provenienza: USA
Prezzo: € 4,95, 16,8 x 25,7, pp. 80
Recensione
Che Barry Allen, il secondo Flash, sia uno dei supereroi più amati di sempre è notorio e la sua importanza, nell’ambito del fumetto americano, è indubbia: è stato, infatti, lui a dare il via alla Silver Age dei comics a stelle e strisce ed è sempre stato lui, in un certo qual modo, a sancirne la fine, morendo nella leggendaria Crisis On Infinite Earths, lasciando spazio a Wally West, l’ex Kid Flash che, per molti anni, lo sostituì, ottenendo il consenso di molti fans.
Ma, come sanno tutti, il grande Grant Morrison, nella sua fenomenale Final Crisis, ha riportato in scena Barry, malgrado diversi lettori, specie in America, non abbiano accolto con entusiasmo tale ritorno, più che altro perché, a loro dire, vanificava il pathos e l’eroicità del suo sacrificio (anche se questo è, in fondo, il lato negativo di qualsiasi ripescaggio di un personaggio defunto).
Comunque, la DC ha deciso di puntare su Flash, varando una serie regolare che sta per intraprendere il suo corso editoriale in Italia (anche se in USA ne è stata annunciata la chiusura); mentre invece, negli Stati Uniti, si fa già un gran parlare di Flashpoint e delle numerose iniziative collaterali ad essa collegate che, prevedibilmente, susciteranno ulteriore attenzione nei confronti di Barry Allen. E bisogna altresì considerare che i meravigliosi crossover Blackest Night e Brightest Day hanno parecchio a che fare con Flash.
Dal momento, dunque, che di Flash sentiremo parlare ancora a lungo, sarebbe bene recuperare questo interessante albo imperniato su di lui e sulle terribili Lanterne Nere che hanno tormentato il DC Universe. La miniserie di tre numeri Blackest Night: Flash, in esso contenuta, scritta dall’onnipresente Geoff Johns, attuale deus ex machina dell’etichetta statunitense, e disegnata dal bravo Scott Kolins, non è affatto trascurabile.
Barry dovrà affrontare le Lanterne in un mondo in cui a stento riesce ad orientarsi e, pur basata sull’azione adrenalinica e su classiche atmosfere supereroistiche, Johns riesce con maestria a svolgere un’interessante analisi psicologica del velocista, per giunta collegandosi a una pletora di avvenimenti passati che coinvolgono non solo lui ma pure altri character, come lo stesso Wally West, una nemesi storica come l’Anti-Flash, il perfido Capitan Boomerang, e così via.
E, dal momento che Johns è celebrato anche per Green Lantern, non mancano personaggi spesso presenti nelle avventure di Hal Jordan, come il Santo Vagabondo che giocherà un ruolo cruciale nella story-line. I testi di Johns sono ottimi e lo sceneggiatore sa costruire una trama appassionante in grado di catturare sin dal principio l’attenzione del lettore.
Il penciler Scott Kolins, con il suo stile aggressivo ed estremamente personale, imprime allo story-telling un notevole senso di velocità (essenziale per un eroe come Flash), riuscendo a caratterizzare visivamente ogni character (basti riflettere sull’incisività della rappresentazione dei vari nemici di Barry, da Capitan Cold a Mirror Master, dal Mago del Tempo a Trikster, e così via) e rivelando indiscutibile perizia nel lay-out.
E non mancano i momenti macabri: per esempio, la versione zombi di Digger, il primo Capitan Boomerang, e nel complesso il fumetto è un mix di differenti atmosfere narrative. Per concludere, direi che Flash – La Notte Più Profonda non è rivoluzionario o particolarmente innovativo; si tratta di una lettura di intrattenimento. Ma c’è qualità e può essere considerato, al pari dello stupendo Flash Rinascita, il primo passo per iniziare a prepararsi alle future proposte riguardanti Barry Allen.
Voto: 8