Si conclude Heads di Higashino e Mase: merita?
Pubblicato il 7 Marzo 2016 alle 20:00
Quattro volumi di grande intensità per una storia da non perdere.
Si è da poco concluso, qui in italia, Heads di Keigo Higashino (storia) e Motoro Mase (sceneggiatura e disegni).
Il manga tratta, in quattro volumi, la storia di Junichi Naruse (anche detto ‘Jun’), semplice dipendente con la passione per la pittura. La sua vita monotona subisce un primo cambiamento quando riesce finalmente a parlare con la commessa del colorificio presso cui si serve abitualmente.
Ulteriore (e definitiva) svolta alla sua vita provvede a darla un fatto tragico: un colpo di pistola alla testa, durante una rapina, che lo manda in coma.
No, non finisce cosi, tranquilli.
Accade infatti un miracolo: Jun si sveglia, grazie al primo trapianto di cervello della storia.
E vissero tutti felici e contenti.
Si, certo, due volte.
Possiamo dire che è questo l’inizio ufficiale del manga. La parte iniziale può essere considerata una sorta di introduzione.
Ora Jun, tornato in vita, inizia a vivere il suo incubo, destinato a seppellire definitivamente la sua precedente quotidianità.
Finiti i riassunti parliamo un attimo, senza fare spoiler, di questo fumetto. Vale la pena leggerlo?
Heads è un seinen manga, un thriller psicologico molto intenso, sia per quanto concerne la storia, sia per come questa viene rappresentata. Le vicende di Jun si snodano infatti in ‘appena’ 4 volumi (anzi, 3 e mezzo, visto che nell’ultimo sono presenti anche 3 racconti autoconclusivi di Matoro Mase.), succede tutto ‘di colpo’.
La trama è interessante, si evolve sempre bene e presenta continui colpi di scena che ci permettono di aggiungere nuovi pezzi al puzzle andando, a volte, a toglierne di precedenti. E bisogna dire che, una volta completato, questo puzzle sarà davvero interessante.
Il manga ha infatti un ottimo finale e delle ultime pagine veramente intense ed emozionanti.
C’è una pecca però: per certi aspetti, gli ultimi capitoli sono un po’ ‘concentrati’, quasi sbrigativi. Un’accelerata forse evitabile, che, probabilmente, avrebbe giovato alla conclusione del manga.
Heads inoltre presenta anche dei disegni che ben si adattano ad un seinen manga. Interessante, da un punto di vista stilistico, il cambiamento relativo alla figura di Jun nel corso del manga.
Si, forse è un po’ criptico detto cosi ma no, non dirò altro, mi spiace. Vi lascio l’onore di scoprirlo, se vi siete incuriositi.
Scherzi a parte, per concludere, si può quindi dire che, si, sicuramente Heads è un manga che, forse più per gli appassionati del genere che per un generico lettore, merita la giusta attenzione.