Wolverine: Sex + Violence – recensione

Pubblicato il 13 Aprile 2011 alle 10:51

Wolverine: Sex + violence

Autori: Graig Kyle, Christopher Yost (testi), Gabriele Dell’Otto (disegni)
Casa Editrice: Panini Comics
Provenienza: USA
Prezzo: 12 euro; 14 euro con sovraccoperta, 18,3×27,7, C., 80 pp., col
Recensione


Finalmente lo stringo in mano.
Finalmente ho tra le mie mani un altro volume disegnato da Gabriele Dell’Otto. Dopo Secret War ed anni di attesa posso tornare a leggere un fumetto disegnato da Dell’Otto, uno dei miei illustratori preferiti.
Panini sa che questo fumetto non è il solito comics qualunque e allora decide di fare le cose in grande. Tratto dalla miniserie X-Force: Sex + violence di tre numeri, da noi viene pubblicato in un’unica soluzione in formato cartonato e inserito nella collana Marvel Graphic Novels.

Un volume pregevole nella confezione che attrae fin dalla copertina, dove la fanno da padrone i due protagonisti, Wolverine e Domino in posa plastica.
Il nostro illustratore non si risparmia e seguendo la trama tutta azione e combattimenti corpo a corpo, dona al fumetto il giusto tocco di spettacolarità.

Le tavole hanno una struttura di base molto dinamica e Dell’Otto ama raffigurare i propri personaggi in pose accattivanti e potenti.
Le scene d’azione non sono mai rappresentate in modo banale o superficiale. Le scene sono sicuramente di un realistico impatto visivo per essere un fumetto Marvel. Infatti, non ci vengono risparmiate battaglie dove la crudezza della scena è sempre messa in primo piano.

Tuttavia, nonostante le ottime tavole, rimango dell’idea che Dell’Otto non sia ancora un fumettista senza debolezze. Come nel precedente Secret War, anche in questa occasione Gabriele punta molto sull’illustrazione, sull’impatto visivo della tavola, mettendo in secondo piano l’evolversi della storia e il suo corretto e coerente svolgimento.

Passando all’analisi della trama iniziano le vere note dolenti del volume.
Sapevo che da Kyle e Yost, i due scrittori di questo volume, non potevo aspettarmi una storia dai toni diversi rispetto alle tematiche trattate  su X-Force.
Chi segue come il sottoscritto tutti i mesi la suddetta serie, scritta dai nostri due autori (pubblicata su X-Men Deluxe sempre di Panini Comics), sa che le storie premono come sempre decisamente sull’acceleratore dell’azione tralasciando talvolta l’aspetto psicologico dei personaggi.
Su Sex + violence forse hanno esagerato e la storia corre via troppo leggera senza un minimo di riflessione psicologica. Alla fine tutto si riduce a facili battute e fiumi di sangue.

Purtroppo ho trovato infelice anche la scelta di inserire troppi personaggi in soli tre numeri della miniserie originale. In cosi poco spazio di manovra, qualche interessante supercriminale (vedi ad esempio Clay che viene disegnato in due sole tavole) si riduce a semplice ed inutile comparsa.

Ritengo che un artista come Dell’Otto meriti di lavorare su una storia che ambisca a qualcosa di più di una semplice lettura da piccolo passatempo.
Aspettando dunque di vedere il nostro illustratore al lavoro su qualcosa di più ambizioso, Sex + violence merita un giudizio a metà. Pessimo per la sua trama troppo leggera e ottimo per le illustrazioni ma che posso ancora migliorare.

Se non cercate per forza sempre il capolavoro ma vi accontentate di una trama con tanto sangue e molti artigli, allora vi consiglio la lettura di questo volume.
In alternativa, rivolgetevi altrove.

Un brindisi agli amici assenti.


Voto: testi 4; disegni 7.5

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