The Last of Us: Cosa gradiremmo nel sequel

Pubblicato il 2 Marzo 2016 alle 12:15

The Last of Us debuttò in tutto il mondo in esclusiva Ps3 nel giugno 2013 mentre su Ps4, l’agosto 2014 e nonostante tutto questo tempo, il gioco attualmente non ha mai smesso di essere nostalgico anche ai sentimenti dei videogiocatori meno fanatici.

Sviluppato dalla famosa Software House statunitense “Naughty Dog“, (produttrice di capolavori del calibro di Crash Bandicoot, Jack and Daxter, Uncharted, ecc…) The Last of Us conquistò ancor prima del suo rilascio, il cuore delle persone, vedendo in quest’opera (in quanto è definibile tale) non soltanto un videogioco a cui giocare rilassandosi senza concentrare il pensiero e le attenzioni umane.

Infatti, il gioco si pone nel limbo tra gaming e cinema, tra reale e finzione e per questo, personalmente, mi piacerebbe chiamarlo il “FRUTTO“. Il frutto di tante prove e riprove e sforzi da parte della casa produttrice al fine di consegnarci un prodotto che ha meritato “l’Oscar” (dato che è top trending attualmente) dei videogiochi.

Il frutto comincia con la vita quotidiana e apparentemente tranquilla di un uomo altrettanto tranquillo, di nome Joel il quale vive con la sua bambina e conducono un’esistenza piacevole.
Il tutto cambia dopo la diffusione di un fungo tossico che fa letteralmente trasformare l’uomo in esseri aldilà della concezione umana, privi di coscienza e sentimenti ma animati dalla voglia di distruzione e morte. Cosa lascia pensare? Esatto, a degli zombie che vogliono a loro volta trasmettere la loro infezione al resto della popolazione.

Joel dopo la fuga dalla città, si ritrova con la sua bambina ammazzata da delle guardie per un malinteso e da quel preciso istante, il suo atteggiamento cambia; da uomo tranquillo e spensierato, diviene chiuso, freddo, razionale e frustrato all’idea che da un momento all’altro l’umanità potrebbe estinguersi e sono pochi quelli rimasti ancora in vita.

Man mano, fa la conoscenza di Ellie, una ragazzina di quattordici anni, fin troppo sveglia per la sua età, la quale è infetta, è stata morsa da molto tempo però non ha mutato le sue sembianze perchè è immune a questo contagio.

Dunque comincia il viaggio di Joel ed Ellie, un viaggio che inizialmente dovrà essere semplice e diretto; portare la ragazzina ad un laboratorio “delle Luci” e i dottori dovranno “usare” la ragazza per debellare l’infezione virale.
M si sa, un viaggio non è solo composto da un momento di andata e da un momento di ritorno ma principalmente dal suo tragitto, nel senso più totale del termine e nel tragitto, possono accadere tantissime cose.

I due sopravvissuti, Joel ed Ellie in azione.
I due sopravvissuti, Joel ed Ellie in azione.

Durante il viaggio, i due si evitano, si odiano, non si capacitano di essere l’uno il difensore dell’altro in un certo senso, sono diversi. Lui forte poi stanco quindi scostante, lei una vera forza, una sopravvissuta che cerca altro contro cui combattere ma in un secondo momento, quando davvero la paura di fallire e la solitudine, si fa largo tra le loro menti, comincia l’avvicinamento, le comprensioni, la fiducia si intreccia tanto che il rapporto si trasforma. Joel ed Ellie sembrano padre e figlia, l’uno non può vivere senza l’altra e viceversa, si completano e non solo per la missione ma proprio per la vita e la sopravvivenza.

Questo ci conduce al finale che è lieto ma solo parzialmente.
La “missione” salta perché dopo la convivenza e le peripezie affrontante, Joel non può semplicemente permettere che Ellie venga lasciata al suo destino ed usata come un’arma per salvare il mondo. Joel capisce che è una persona e può esserci assolutamente un altro modo per arrivare alla soluzione, deve esserci e la sua missione è questa, trovarla, magari con Ellie accanto.
Joel ne è consapevole perchè ha perso già sua figlia e non può perderne un’altra.

Mentre l’infezione, dilaga.

Comunque sia, da diverso tempo oramai, ci sono rumors sotto forma di dichiarazioni vaghe, artwork e video, legati allo sviluppo di un sequel di questo frutto ma nè Sony e nè tantomeno Naughty Dog, hanno confermato nulla di ufficiale.
Dunque, cosa ci piacerebbe vedere in un ipotetico secondo capitolo di questa serie?

Ne parliamo nella prossima pagina.

In primis, sicuramente la componente drammatica/horror deve rimanere tale e fare da base a tutta l’opera.
Tuttavia, non è un horror mainstream come tanti altri presenti sul mercato. Prende spunto ma si dirige in una destinazione completamente esclusiva e quest’ultima è il cuore e i sentimenti di noi videogiocatori.

I sentimenti sono chiamati in causa diverse volte in molti intermezzi.
I sentimenti sono chiamati in causa diverse volte in molti intermezzi.

Il frutto fa e deve farci riflettere tantissimo, il fatto che ci siano degli zombie, è solo un esempio per identificare le piaghe della nostra realtà come la corruzione, il terrorismo, l’odio, la guerra, la repressione, il divieto e la schiavitù. Sono questi i nostri zombie.

Per quanto riguarda la storia, ci vorrebbe un esaustivo aggiornamento sulla situazione del mondo e dell’umanità quasi del tutto devastata dall’infezione virale.
Nuove storie e nuovi retroscena legati allo sviluppo di quest’ultima e magari scoprire se dietro tutto ciò c’è qualcuno che tira i fili, che manipola l’umanità a proprio piacimento al fine di compiacersi come nuovo Dio.

E chi vorremmo che affrontassero queste storie? Sicuramente Ellie con un pensiero e atteggiamento più saggio e maturo legato all’età e all’esperienza di questa vita ogni secondo più difficile affiancata da un sicuramente veterano uomo di nome Joel.

In un ipotetico seguito, a mio parere Joel potrebbe apparire non più distaccato e freddo ma più sicuro delle sue capacità e al contempo sempre preoccupato dell’incolumità della ragazza e magari con un tocco di sarcasmo che non nuoce mai al carattere di un personaggio.

Nel sequel, si dovrebbe spingere sempre sul tagline, “gli ultimi di noi” che lascia alla mente, un’immaginazione infinita. Nonostante questo, ci vorrebbero sempre nuove alleanze e nuovi tradimenti fino a rimenere di nuovo soli, Joel ed Ellie, soli alla ricerca della salvezza del mondo.

E che ve ne pare di una divisione anche tra i due eroi? Sono diventati più grandi e più responsabili di prendere decisioni singolarmente. Magari potrebbero sviluppare una concezione differente di salvezza del mondo, con un modo più semplice, più intelligente fino alla tanto attesa, nuova riconciliazione che suggellerebbe il loro legame.

O la morte di Joel? Joel potrebbe giocare la sua vita per salvare tutto e soprattutto Ellie… o ancora, la resa di uno dei due. Questi ultimi potrebbero realizzare che si sta girando senza vedere la conclusione e che non è possibile una reale salvezza, che tutto è finito, che è solo una questione di tempo fino alla loro morte e che tutto dunque è stato vano.

Diverse teorie si potrebbero sviluppare al fine di creare dei nuovi contenuti per il nuovo titolo. La Naughty Dog presenta soggetti al limite del cinema e sicuramente se The Last of Us 2 dovesse essere realtà, non rimarremo delusi. Nulla verrà lasciato al caso.if-the-last-of-us-2-has-joel-ellie-their-relationship-can-only-sour-the-last-of-us-596910

Questo frutto infine non ha bisogno di alcuna analisi contenutistica e tecnica come ad esempio la grafica o la varietà degli zombie. Partendo dal presupposto che la grafica è realizzata in maniera impeccabile, sarebbe del tutto fuori luogo soffermarsi su questo. Sarebbe il classico esempio di giudicare il libro dalla copertina.

The Last of Us è un’esperienza che cambia per un istante la visione del mondo di chi lo gioca. La trasformazione del normale al sovrannaturale, dell’esistenza alla sopravvivenza, della vita alla morte sono pilastri fondamentali che avvicinano l’uomo comune e reale e suggerisce a voce flebile che il mondo in cui viviamo è l’unico e noi umani dobbiamo salvaguardarlo al massimo delle nostre possibilità, è la nostra casa e per quanto tale deve essere sinonimo di sicurezza.

The Last of Us 2 è atteso da tantissimi videogiocatori, che il prossimo E3 2016 sia la volta buona per qualcosa di ufficiale da parte di Sony? Lo scopriremo!

Articoli Correlati

L’ultimo capitolo dell’anno di One Piece presenta una splendida pagina doppia a colori in cui Eiichiro Oda rende...

24/12/2024 •

14:00

Vigilante: My Hero Academia farà finalmente il suo debutto sul piccolo schermo l’anno prossimo e i fan possono fin da...

24/12/2024 •

14:00

Il manga di Jujutsu Kaisen si è concluso a settembre 2024, lasciando i lettori con un mix di emozioni contrastanti. Mentre la...

24/12/2024 •

13:01