U-47 La Battaglia dell’Atlantico: la Seconda Guerra Mondiale secondo Mark Jennison e Gerardo Balsa – Recensione
Pubblicato il 27 Febbraio 2016 alle 11:20
Arriva un nuovo volume della collana Historica! Mark Jennison e Gerardo Balsa ci conducono nel contesto drammatico della Seconda Guerra Mondiale con U-47, storia dal ritmo sincopato e adrenalinico imperniata sulla flotta di un potente sottomarino tedesco!
La collana Historica di Mondadori Comics ha finora proposto materiale eccellente, prevalentemente di area francofona, e lo sanno bene tutti coloro che la seguono sin dal suo esordio. Non sono mancate opere ambientate nel drammatico contesto della Seconda Guerra Mondiale e U-47 di Mark Jennison e Gerardo Balsa rientra perfettamente nel discorso. Sebbene, però, sia di provenienza francese non è firmato da autori d’Oltralpe.
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Jennison è infatti americano, benché abbia già prodotto varie cose in Francia, e Balsa argentino. Questo lo si comprende fin dal principio, dal momento che U-47 ha un ritmo narrativo più assimilabile a quello dei comics d’oltreoceano che a quello tipico della bd. La vicenda è incentrata, almeno inizialmente, su Gunther, ufficiale tedesco della kriegsmarine che viene posto al comando del sommergibile U-47 che dà il titolo alla storia.
Si tratta di un incarico importante ma non privo di pericoli. L’equipaggio deve colpire la Home Fleet britannica. Il problema è che per fare ciò bisogna per forza penetrare nella base di Scapa Flow, una baia delle isole Orcadi, in pratica in territorio nemico. Gunther, comunque, obbedisce agli ordini e, come è facile intuire, le cose per lui e per i suoi compagni diventeranno spiacevoli. Un ruolo altrettanto importante nella trama lo gioca Karl Donitz, un ammiraglio che, a conti fatti, si rivelerà cruciale.
Ma U-47 può vantare un ampio e variegato cast di personaggi: nazisti infidi, francesi collaborazionisti, splendide partigiane, infermiere, militari di vario tipo. Jennison racconta una vicenda corale e rappresenta un vasto universo popolato da uomini e donne oppressi, loro malgrado, dalla follia della guerra. Questa è onnipresente e non è simboleggiata solo dalle battaglie sottomarine. Esiste infatti una guerra più silenziosa, quella delle spie che cercano di ottenere informazioni, e tale conflitto è forse persino più aspro di quello che si svolge nei mari.
Come ho già scritto, Jennison è americano e il suo stile di scrittura è meno denso e riflessivo di quello dei suoi colleghi francesi e magari gli abituali lettori di Historica potrebbero rimanere delusi, da questo punto di vista. Lo sceneggiatore, in fondo, pur non realizzando un fumetto banale, non si concede molti momenti di riflessione e preferisce concentrarsi sull’azione e sull’intreccio da spy story. I protagonisti sono tutti comunque ben delineati, anche se un po’ schematici, e nel complesso U-47 è di buon livello.
Gerardo Balsa, dal canto suo, ha uno stile che si richiama a certi esiti espressivi di scuola sudamericana. E’ accurato nella raffigurazione dei sottomarini, delle armi e dei congegni tecnici e suggestivo quando rappresenta le immense, oscure e inquietanti ambientazioni sottomarine. E’ invece meno convincente con le figure umane. A volte le espressioni facciali sono grezze e tutte simili tra loro ma in definitiva il suo lavoro è efficace.
Le tavole sono contrassegnate da vignette minuscole e dettagliate e da intriganti primi piani ma ci sono pure altre dalle inquadrature ampie che evocano la vastità e l’ampiezza dei mari. In alcuni momenti, inoltre, il penciler si concede lay-out inventivi e di grande impatto. I disegni sono poi valorizzati dagli straordinari colori del bravissimo Nicolas Coriaux.
E’ lui il vero punto di forza di U-47 e spesso sceglie sfumature intense e vivide, espressione metaforica delle emozioni violente che animano i character; ma non mancano contributi più tenui e sfumati di impostazione impressionista che fanno del volume una continua sorpresa a livello visivo. Di tanto in tanto si colgono poi contributi pittorici che impreziosiscono ulteriormente l’opera.
In definitiva, U-47 non è paragonabile alle pietre miliari in precedenza pubblicate su Historica ma è un’uscita valida che piacerà agli estimatori delle war stories.