Bodies: un ottimo mix di thriller, noir e horror per il volume Vertigo – Recensione
Pubblicato il 25 Febbraio 2016 alle 11:20
Quattro detective. Efferati omicidi avvenuti a Londra in periodi diversi. Un solo responsabile. Come è possibile? La risposta la troverete in Bodies, dirompente serie Vertigo di Si Oliver consigliata a tutti gli estimatori del thriller!
Ultimamente la divisione editoriale Vertigo della DC Comics è stata ridimensionata e molti dei suoi autori stanno pubblicando i loro progetti creator-owned con la Image. Tuttavia, l’etichetta per lettori adulti creata dalla grande Karen Berger sta comunque continuando a proporre lavori intriganti e tra essi si segnala Bodies, miniserie dai toni thriller/horror scritta dall’inglese Si Oliver. Si tratta di un’opera a forti tinte che certamente piacerà agli estimatori delle atmosfere tenebrose ed è caratterizzata da una struttura narrativa peculiare.
La story-line è infatti composta da quattro trame parallele ambientate a Londra in diversi periodi storici. I protagonisti sono tutti detective che indagano su efferati omicidi. Innanzitutto c’è Shahara che agisce nella Londra multietnica del 2014. Di fede musulmana, vive in una Gran Bretagna tormentata dal razzismo e dai pregiudizi, ha forse qualcosa da nascondere e presto la sua vita si trasforma in un incubo. Il secondo detective è Hollinghead che vive nel 1890, in una metropoli londinese terrorizzata dalle gesta di Jack lo Squartatore.
La giovane Maplewood invece si trova nel 2050, in un contesto cyberpunk di realtà virtuali e tecnologia. E infine c’è Weismann, investigatore di origine ebraica che si muove nella Londra del 1940 sconvolta dalla guerra. Nessuno di loro è un santo; anzi, in ossequio alla classica tradizione del noir, sono imperfetti e non privi di pulsioni negative. Tutti però hanno a che fare con omicidi effettuati con le stesse agghiaccianti modalità.
Chi sono gli assassini? E se il colpevole fosse uno solo? Ma come è possibile? Grazie a questo mistero, Si Oliver delinea una trama ricca di suspense, tensione e colpi di scena, e man mano che si procede nella lettura i vari elementi, apparentemente scollegati tra loro, formano uno sconcertante e inquietante disegno. Lo sceneggiatore si sbizzarrisce, non reprimendo la fantasia e descrivendo un universo impazzito popolato da sette segrete stile Illuminati, simboli occulti ed esoterici, culti pagani e blasfemi, complotti massonici, prostitute, omosessuali, ermafroditi e orribili entità.
Bodies è un ottimo mix di thriller, noir e horror, con testi intensi e dialoghi degni di un serial televisivo. Tuttavia, richiede una lettura attenta, considerando che gli echi e i rimandi delle varie sottotrame sono numerosi. Questo però non inficia la qualità della proposta nel suo insieme. Anche per ciò che concerne i disegni, inoltre, Bodies è da segnalare. Dal momento che le vicende si svolgono in quattro periodi differenti, sono stati coinvolti quattro diversi disegnatori.
Meghan Hetrick si occupa della sezione incentrata su Shahara, facendo un lavoro efficace, malgrado qualche incertezza grafica e compositiva. Dean Ormston, conosciuto da molti per Lucifer e altre acclamate serie Vertigo, illustra la Londra cupa e nebbiosa del 1890 e ci dona tavole di notevole eleganza formale.
La parte futuribile di Bodies è appannaggio di Tula Lotey che si concede pagine inventive impreziosite da uno stile fluido e plastico piuttosto riuscito. Le sequenze del 1940 sono del bravissimo Phil Winslade, altro nome noto ai Vertigo fan e i suoi disegni sono valorizzati da splendidi chiaroscuri, perfetti per un thriller. Insomma, Bodies è un volume che sarebbe un vero peccato trascurare ed è un lavoro che fa ben sperare per il futuro della Vertigo.