Recensione: Nimona, un esordio straordinario per Noelle Stevenson

Pubblicato il 12 Febbraio 2016 alle 17:00

Un webcomic su un’aspirante supercattiva diventa uno dei fumetti di maggior successo del 2015 grazie a un mix di fantasy, azione e personaggi che rimangono nel cuore.

Nimona è l’opera prima, messa in rete tra il 2012 e il 2014 come webcomic, di Noelle Stevenson. Il successo su internet si è tramutato in un caso editoriale dopo che Harper & Collins, a fumetto ancora in corso online, ne ha acquistato i diritti per un’edizione cartacea che una volta uscita nel 2015 ha conquistato stuoli di lettori e riconoscimenti sia dal mondo della Nona Arte (nomination agli Eisner, che tra l’altro la Stevenson ha dominato nel 2015 con la sua serie Boom! Lumberjanes) che fuori: Nimona è stato nel 2015 il quarto fumetto della storia ad arrivare in finale al prestigioso National Book Award.

Un successo che dimostra come negli USA sia un momento florido per il movimento young adult a cui questo libro appartiene, ma che non è da ascriversi solo a uno zeitgeist favorevole. Nimona è un’opera coinvolgente, divertente, che gioca bene con i luoghi comuni e le convenzioni dei generi letterari ma rimane sempre onesta al punto da diventare quasi spietata verso i suoi personaggi e i suoi lettori.

Prima di andare oltre con l’analisi, un po’ di trama.

Compra: Nimona

La vita nel Regno, un luogo dalle atmosfere, dai costumi e dalle strutture sociali medievali in cui convivono magia e tecnologia fantascientifica, va avanti tranquillamente. C’è la minaccia del cavaliere scienziato Lord Ballister Cuorenero (Blackhearth), supercattivo da manuale con protesi robotica, ma il paladino della giustizia Sir Ambrosius Lombidoro (Goldenloin) è sempre in guardia sostenuto dal potente Ente per l’Adempimento della Legge ed Eroismi. I due uomini, che condividono un passato complicato, vivono una routine che è ormai più messa in scena che vero scontro tra criminale e vigilante.

Nello stallo senza apparente risoluzione tra i due cavalieri irrompe Nimona, ragazza con la straordinaria capacità di trasformarsi in qualunque essere vivente dal bebè al gatto al dragone sputafuoco che si autonomia assistente di Cuorenero e si dimostra presto una supercattiva molto più determinata e priva di scrupoli del suo “boss”.

La caotica intrusione di questa volenterosa e irresistibile tirapiedi distruggerà gli equilibri che L’Ente (ricorrendo a metodi non proprio leciti) era riuscito a costruire e farà venire a galla intrighi, sentimenti mai sopiti e misteri secolari legati alla stessa giovane (?) Nimona, che non è proprio quello che sembra…

Se pure le premesse non sembrano chissà che, il modo in cui Noelle Stevenson porta avanti la storia e lo sviluppo dei personaggi rende il tutto un’esperienza affascinante. Nimona, Cuorenero e Lombidoro sono persone fragili che provano a riscattarsi… fallendo in continuazione. Alla fine (senza spoilerare) c’è un lieto fine a tutti gli effetti, ma è più che altro il frutto dei loro disperati tentativi che un vero successo.

L’umanità dei personaggi non si limita però ai loro problemi e la Stevenson è bravissima a caratterizzarli in maniera moderna, mettendogli in bocca scambi di battute taglienti e rapidi come quelli che vediamo ogni giorno sui social network.

Del resto la stessa autrice è giovanissima (non ha ancora 24 anni) e negli ambienti social più legati al mondo del fumetto USA, Tumblr e Twitter, ci è ‘cresciuta’ e si era già fatta notare come fan-artist; conosce il suo pubblico, il quale a sua volta si riconoscerà nel personaggio (autobiografico) di Nimona, che vuole dare fuoco al mondo e diffida di chi come Cuorenero vuole decidere per lei (“per il suo bene”).

In virtù di sull’onestà di cui parlavo, tuttavia, la fumettista non attribuisce torti o ragioni: l’attitudine e le azioni di Nimona non le portano certo più felicità e soddisfazione di quelli dei più controllati Cuorenero e Lombidoro.

L’assenza di un intento moralizzatore gioca a favore della spettacolarità del libro, che scorre rapido ma appassionante in 260 pagine di draghi, esplosioni, duelli e (fanta)scienza. A tenere desta l’attenzione ci pensa anche l’origine di webcomic aggiornata tavola per tavola, fatto che garantisce qualcosa di interessante in ogni pagina.

Per converso però questo incedere precisamente ritmato rende i primi capitoli un filo monotoni, con la struttura ‘piano di Nimona e Cuorenero-esecuzione-scontro con Lombidoro’ che si ripete in maniera fin troppo regolare. Questo difetto si attenua quando la trama principale prende abbrivio.

Anche dal punto di vista del disegno si nota immediatamente sfogliandone le pagine che Nimona è un webcomic realizzato nell’arco di due anni trasferito su carta: lo stile della Stevenson si evolve distintamente, meno definito e più “semplice” all’inizio e più ricco di di particolari, profondità (la prima ombra compare praticamente a metà) e dinamismo, anche nella composizione delle pagine, alla fine.

Si tratta comunque sempre di un tratto apparentemente stilizzato, in realtà molto espressivo specialmente nella resa delle espressioni e degli stati d’animo dei protagonisti. Molto belli i design di armi, armature e delle varie trasformazioni di Nimona.

(Potrei qui iniziare un bel muro di testo sulle chiare influenze che hanno avuto su Noelle Stevenson le web-cartoonist americane Kate Beaton di Hark! A Vagrant e Faith Erin Hendricks di Demonology 101, poco conosciute in Italia, ma non lo farò. Per ora.)

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Torniamo all’inizio. Nimona è l’opera prima, straordinaria, di un’autrice della quale sentiremo parlare per molti anni a venire. Che ha saputo raccontare una storia apparentemente semplice con personaggi complessi costruendo un mondo coerente e interessante. Una lettura piena di freschezza e azione, ottima per introdurre giovani lettrici e lettori al fumetto ma adatta a tutti.
Il successo che ha avuto negli USA (diventerà presto anche un film animato) e che spero avrà in Italia è meritato.

In chiusura, un piccolo appunto sull’edizione italiana della Bao: 24 Euro per un libro di 260 pagine con copertina rigida ma senza sovraccoperta sembrano eccessivi. L’analoga edizione americana si trova a quasi 10 Euro di meno e considerando che si tratta di un fumetto per ragazzi forse un prezzo più abbordabile sarebbe stato più indicato, anche se ovviamente la qualità ha un prezzo.

Io stesso non ho ancora letto Nimona in edizione italiana, quindi non assegnerò nessun punteggio per la cura editoriale.

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